III Capitolo

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L'odore di chiuso del camerino si mischiava con quello acido dello smalto rosso che Alice si stava mettendo sulle mani. Continuava a pensare a quei quattro ragazzi e a tutti i ricordi che aveva legati a loro. Aveva immaginato per così tanto un potenziale incontro con i 5SOS, ma la realtà si era dimostrata meglio della fantasia e, proprio quella sera, desiderava conoscerli, parlare con loro e magari diventare anche loro amica. Era facile, bastava essere sciolta, socievole e trovare un argomento di conversazione più interessante di quelli che di solito caratterizzano lo squallido pranzo con i parenti a Natale, che ogni anno Alice doveva affrontare con un sorriso e una buona dose di autocontrollo.
La porta si aprì all'improvviso. Alice si voltò di scatto facendo cadere la boccetta di smalto. Ancor prima che potesse realizzare tutto quanto, rimase a bocca aperta e qualunque buon proposito si era ripromessa negli ultimi due minuti, svanì in meno di un secondo.
"Oh, scusa!"
Non poteva crederci: Michael Clifford era davanti a lei; il vero Michael Clifford, e non quell'inquietante cartonato che aveva di lui e degli altri tre in camera sua e che era ormai abituata a vedere tutti i giorni quando stava a casa.
"Ehm... Ciao, hai bisogno?" disse imbarazzata Alice.
"No, cioè... I miei amici mi hanno fatto uno scherzo: hanno messo sulla porta il cartello con il nome della mia band togliendo quello con il tuo, che è....?"
"Alice! Mi chiamo Alice Queen. Piacere" era emozionantissima ma cercava di mantenere la calma.
"Ah, piacere Alice, io sono Michael."
"Lo so benissimo chi sei!!!" Ecco cosa avrebbe voluto dire Alice, e invece si limitò a sorridere imbarazzata. Michael si avvicinò e si chinò per raccogliere la boccetta di smalto che aveva sporcato il pavimento.
"Grazie, non preoccuparti...faccio io..."
"Tranquilla." disse gentilmente Michael "È la tua prima premiazione?"
"Si, sono così emozionata! Sono stata nominata in tre categorie: top female artist, best video, best single. Sto incrociando le dita... Tra l'altro mi devo anche esibire, un'esibizione di 15 minuti..."
"Per noi è la terza premiazione, siamo anche noi nuovi del settore. Senti perché non vieni di là nel nostro camerino? Ti sentiresti meglio: ridiamo, giochiamo, scherziamo... Magari così riesci ad allentare la tensione."
"Grazie ma..."
"Dai! Siamo tutti simpatici, lo giuro!" disse scherzosamente Michael.
"Va bene, dammi solo il tempo di pulire qui... Di sistemarmi un secondo e arrivo!"
"Fantastico! Bussa alla porta dei 5 Seconds Of Summer, adesso sposto il cartello e sarà facile per te trovare il camerino giusto. A dopo Alice."
Michael guardò la ragazza un'ultima volta prima di uscire, prese il cartello con il nome della band e ridendo tra sé e sé cercò il suo vero camerino.
Intanto Alice, ancora incredula per tutto quello che era successo nei precedenti cinque minuti, pulì velocemente la macchia di smalto sul pavimento, si sistemò i capelli, mise un po' di rossetto rosso, prese il telefono e uscì dalla camera, in cerca del camerino dei 5SOS.

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