VIII Capitolo

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Si sentiva ancora in sottofondo la musica della festa che si univa perfettamente al rumore delle piccole onde del mare, l'atmosfera era perfetta: romantica, silenziosa, intima. A Luke batteva così forte il cuore che aveva addirittura paura che Alice potesse sentirlo: aveva detto di essere innamorata di lui, aveva detto di non poter più fare a meno di lui, aveva avuto il coraggio di rivelare i suoi sentimenti, anche se potevano sembrare prematuri, esagerati e stupidi. Alice lo lasciava sempre più sbalordito, lei era tenera, tenace, determinata, timida, nascondeva sicuramente dentro sé un mistero, un dolore che però, con il tempo, l'aveva aiutata a forgiarsi questo carattere così protettivo e duro all'esterno, ma estremamente tenero e fragile all'interno.
"Potrei stare qui per sempre.." Disse ad un certo punto Alice.
"Anche io, è davvero stupendo." Rispose Luke posando gli occhi su lei: era un angelo.
"Che giorno è oggi?"
"Il 12 luglio... Perché?"
"Perché, da ora in poi, il 12 luglio del 2015 lo ricorderò come il miglior giorno della mia vita."
"Sono contento che questa giornata ti abbia lasciato dei bei ricordi."
"Solo belli? Io direi straordinari: ho partecipato alla mia prima premiazione, ho vinto quattro premi, ho conosciuto un sacco di cantanti che amo, voi mi avete ospitato nel vostro camerino per due ore e poi... Beh, poi c'è questo momento che batte tutti gli altri."
Si fermarono per sedersi nuovamente sulla sabbia umida.
"Sei davvero bellissima."
"Non ci credo, è inutile che me lo dici... Nella vita sono stata abituata ad essere considerata, o meglio, a non essere considerata. A scuola mi prendevano in giro, a casa ero una dei tanti figli e mia mamma non riusciva ad occuparsi bene di tutti e sei. Io non sono bella, io sono lo specchio di tutti i colpi, di tutti i dolori, di tutte le sconfitte della mia vita. Il mio sorriso è uno scudo che ho imparato a mostrare alle persone. Non sono bella, sono una maschera."
"No, sei bella. Sei speciale, non c'è da discutere. Io ti ho aspettato per così tanto, tu ti sei nascosta per 19 anni e ora sei qui, sei davanti a me e non voglio che tu ti auto distrugga perché sei la creatura più bella che io abbia mai visto nella mia vita..."
Alice era sbalordita, Luke sembrava davvero convincente, sembrava che quelle cose le dicesse perché le pensava davvero non per provarci o fare colpo.
"Devo fare una cosa, però tu devi volerlo, quindi se non vuoi, non lo faccio." disse Luke
"Va bene, cosa vuoi fare?"
"Sssh..."
Luke si avvicinò, si avvicinava piano piano cercando di capire se anche Alice lo voleva; quando capì che la ragazza non aveva alcuna intenzione di evitare quel momento, chiuse gli occhi e si buttò velocemente. Un secondo dopo li riaprì: le sue labbra erano contro quelle di Alice, il rossetto della ragazza sapeva di ciliegia e questo gli fece venire ancora più voglia di proseguire con quel bacio.
Alice aprì un po' la bocca e fece uscire la sua lingua aspettando che Luke facesse lo stesso; quello era senza dubbio il miglior bacio della sua vita, non solo perché Luke era davvero bravo, ma anche perché si sentiva a suo agio, si sentiva bella, si sentiva donna e l'unica cosa che desiderava era stare con lui, per sempre.

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