IX Capitolo

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"Era bello il mito della mela, non lo conoscevo." disse sottovoce Alice. Erano sdraiati sulla spiaggia, lei aveva la testa sul petto di lui e riusciva a sentire il battito lento, regolare e ritmato del suo cuore. "Dici che noi due siamo le metà giuste? Dici che ci siamo trovati?"
"Io penso di sì; non mi sono mai innamorato di nessuno in 11 ore... Dal momento in cui ti ho visto tutto è cambiato. Te l'ho detto: ti ho aspettata per un sacco di tempo, questo era destino, tu sei il mio destino."
"Sei innamorato di me Luke?"
"Si, lo sono. E tu?"
"Si."
Luke le mise un braccio sul fianco sinistro e la strinse forte a sé, gli piaceva molto quella ragazza, gli piacevano le emozioni e le sensazioni che provava in sua compagnia, gli piaceva averla baciata, gli piaceva a tal punto che desiderava farlo di nuovo, e poi ancora e ancora e ancora, senza stancarsi mai.
"A cosa stai pensando?" le chiese d'un tratto.
"Ai miei fratelli..." rispose lei.
"Ti mancano molto?"
"Sì, davvero tanto... Ma ormai ci ho fatto l'abitudine, perché la tristezza del lasciarsi non è nulla in confronto alla gioia del ritrovarsi."
"Quanti fratelli hai?"
"Cinque, tre più grandi e due più piccoli: Matt è il più grande di tutti, adesso ha 24 anni; poi c'è John che ne ha 22; Brian che ne ha 19; io; Harry che ha 14 anni ed infine Simon che ne ha 8."
"Wow, siete una squadra di pallavolo in pratica!"
"Si, infatti!" rispose lei ridendo "Avere cinque fratelli maschi mi ha aiutata molto, sono forte, tenace e sono davvero una grande giocatrice di FIFA."
"Davvero?"
"Certo! In Texas non c'è molto da fare e così passavamo l'estate a suonare o a giocare a FIFA, sono troppo esperta ormai."
"Uhm, lo vedremo! Anzi, vuoi dimostrarmelo già adesso?"
"Ma come?"
"Vieni a casa mia!"
"Hai una casa a Los Angeles?"
"Si, cioè è un complesso di appartamenti che utilizziamo quando veniamo qui o per registrare o per le premiazioni..."
"Ah ok, comunque non mi sembra il caso... Cioè è tardi, meglio fare un'altra volta..."
"Paura Queen?"
"Col cavolo Hemmings! Come raggiungiamo casa tua?"
"C'è l'autista fuori dal locale, sei sicura di voler venire? Potrei batterti in maniera epocale e..."
"Ma taci!" lo interruppe lei scherzando e alzandosi in piedi.
Si alzò anche Luke, la guardo negli occhi e le diede un altro bacio, era come una droga per lui. Infine la prese per mano e si avviarono insieme verso la macchina.

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