XI Capitolo

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"Luke aspetta..." disse Alice staccandosi dai baci affannosi di lui.
"Cosa c'è?"
"Ehm..."
"Hey, piccola." disse affettuosamente lui accarezzandole il viso.
"Mi vergogno un po'..."
"Con me non ti devi vergognare di nulla, dimmi tutto, senza problemi, senza imbarazzo."
"Ecco... Io... Sono vergine, non l'ho mai fatto prima e ho paura che adesso tu mi consideri una sfigata per questo..." si spostò da sotto Luke e si sedette sul bordo del letto dandogli le spalle.
"Piccola..." Luke la raggiunse mettendole una mano sulla spalla con la quale poi iniziò ad accarezzarla sulla schiena e sulla pancia. "Piccola non ti devi preoccupare, io non ho problemi se non vuoi, se non te la senti; con me devi stare tranquilla, devi sentirti a tuo agio."
"No, il fatto è che io voglio fare l'amore con te! Solo che ho paura: paura di non essere capace, paura che non ti piaccia, paura che faccia troppo male, paura che tu cambi idea su di me perché non sono brava... Magari mi ritieni ingenua, ma io penso che il sesso costituisca una parte consistente in un rapporto e non voglio che tu non ti senta...soddisfatto."
Ci fu un momento di silenzio, i loro respiri erano percepibili.
"Vuoi fare l'amore con me?" disse infine Luke
"Si."
"Sta sera?"
Alice si girò, lo guardo per un momento: era bellissimo, era tutto quello che aveva sempre voluto, era una dio personificatosi in lui. "Si." disse sorridendo un po'.
"Era la cosa più bella che potessi dirmi..."
Luke l'abbracciò, le mise le mani nei capelli e rincominciò a baciarla, ma questa volta piano, delicatamente, assaporando ogni attimo, ogni secondo; le sfilò la maglietta e le slacciò lentamente il reggiseno, la fece sdraiare sul letto e incominciò a baciarle il collo, il seno, la pancia, fino ad arrivare al ventre; le tolse anche i pantaloni e gli slip e da solo si levò anche i suoi jeans. Respirò, aveva paura. "Non sai quanta paura ho io, forse più di te..."
Iniziarono a fare l'amore: Luke era delicato, gentile, non voleva farle troppo male e ogni volta che Alice gli diceva un "piano" un "aspetta", lui si fermava, la guardava negli occhi e le sussurrava un "sei bravissima amore mio, ti amo da impazzire."
Quella fu ricordata da entrambi come la notte migliore della loro vita: fecero l'amore due volte e piano piano il dolore verginale di Alice scomparve e lasciò spazio al piacere, al coinvolgimento, all'amore. Si addormentarono poco dopo, Alice con la testa sul petto di Luke, proprio come qualche ora prima sulla spiaggia.

"Questo nostro amore, vita mia
lo prospetti felice
destinato a durare per sempre.
Dei del cielo, fate voi che lei dica il vero,
che lo prometta sincera e dal cuore,
che si possa per tutta la vita
mantener questo patto inviolabile."
Catullo - Ma il cuore non ascolti ragioni

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