X Capitolo

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"He's so tall and handsome as hell..." Il nuovo singolo, Wildest Dreams, di Taylor Swift risuonava nella spaziosa macchina dei 5SOS. Alice tra sé e sé si domandava in che modo gli altri avrebbero poi raggiunto le proprie abitazioni, senza un autista e una macchina; magari sarebbe tornato indietro dopo aver lasciato loro a casa, oppure avrebbero chiamato un taxi... Non sapeva il motivo, ma la faccenda l'angosciava.
Dopo 20 minuti di viaggio arrivarono finalmente al meraviglioso complesso di appartamenti dei 5 Seconds Of Summer: erano 4 casette tutte vicine ed uguali tra loro, quella di Luke era la terza, vicina a quella di Michael e Ashton.
Entrarono; l'interno era semplice, essenziale, moderno ed accogliente, niente male.
"Ecco, questa è la mia umile dimora..."
"Che carina!"
"Ti piace sul serio? Non è che mi sia impegnato per arredarla, in pratica i mobili li ha scelti mia mamma e io ho solo aggiunto il cibo e l' X Box..."
"Si, mi piace, è accogliente... Comunque, hai parlato di cibo?"
"Certo!! Cosa ti offro?"
"Allora... Vorrei una birra e un panino."
Luke la guardò stupito "Ma sei sicura di essere una ragazza?" le disse prendendola in giro per farla ridere.
"Beh, abbastanza... Insomma da piccola mi hanno detto così..." disse lei stando al gioco.
Luke rise, prese dal frigo due birre e due tramezzini già pronti, li mise su un piatto e appoggiò tutto sul tavolino davanti alla televisione.
"Luke, scusa se rompo... Sono un po' scomoda con questo vestito. Oddio, per carità, è bellissimo, ma non è proprio ciò che di solito indosso quando gioco a FIFA, non è che avresti tipo una maglietta e dei pantaloncini da prestarmi?"
"Per me puoi anche stare in reggiseno e mutande, cioè io non ho problemi."
"Dai scemo!"
Risero entrambi, Luke si alzò e andò in camera da letto a prendere i vestiti per Alice; tornò 5 minuti dopo con dei pantaloncini e una maglietta neri.
"Puoi cambiarti in camera se vuoi."
"Grazie, torno subito."
Dopo qualche minuto Alice tornò e Luke rimase ancora una volta colpito dalla sua fulminante bellezza: nonostante avesse dei vestiti oggettivamente troppo larghi per lei e i capelli raccolti in uno chignon fatto frettolosamente era assolutamente perfetta. Le si avvicinò e la baciò nuovamente.
Dopo il bacio le sorrise, le mise dietro l'orecchio una ciocca ribelle dei suoi capelli castano chiaro e le diede in mano il joy stick per giocare.

La partita era accesissima: Luke non se lo aspettava ma Alice era davvero bravissima a FIFA! Il punteggio infatti era a 4-1 per lei e Luke si sentiva un po' in imbarazzo.
"Ti batto Hemmings!"
"Non così facilmente come pensi tu Queen, adesso rimonto!"
"Si si certo, intanto beccati quest'altro goal!"
"Va bene, d'accordo, lo ammetto: sei più brava di me. Contenta?"
"Non ancora." Lo baciò a stampo "Adesso sì!"
"Quanto sei bella..."
"Quanto sei perfetto..."
"Quanto ho voglia di baciarti..."
"Non sai quanta ne ho io e di farlo ancora e ancora e ancora fino all'infinito..."
Luke buttò a terra il joy stick e si buttò sulle sue labbra: era un bacio appassionato, lento, regolare, magico. La prese in braccio continuando a baciarla e la portò in camera da letto, la stese sul letto, si tolse la maglietta e poi continuò a baciarla, non riusciva a fermarsi. Non aveva controllo, quella ragazza aveva del tutto eliminato la sua ragione, seguiva solo il suo istinto ormai; e il suo istinto gli diceva che ciò era giusto, che quella era la ragazza per lui, che l'amava e che quella notte glielo avrebbe dimostrato.

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