XVI Capitolo

145 15 0
                                    


"Luke dove cazzo sei?" esordì Michael al telefono "Hai idea di che ore sono?"
"Ciao Mike, io sono a casa di Alice; adesso passiamo a prendere Brooke, poi te ed infine andiamo al ristorante, stai calmo."
"Sono le 19.30, abbiamo prenotato alle 20.00, non ce la faremo mai..."
"Ti vuoi calmare? Ce la facciamo, ti chiamo quando stiamo per arrivare da te. Ciao!"
"Ciao, muoviti!"
Luke chiuse la chiamata e guardò l'ora, in effetti erano in ritardo: erano entrambi ancora svestiti e abbracciati sul letto. Avevano passato ore e ore a parlare, fare l'amore, ridere e non si erano resi conto del tempo che passava.
"Amore mio dobbiamo prepararci e andare, siamo un po' in ritardo." disse Luke dolcemente accarezzando la testa a Alice.
"Si, hai ragione... Ma si sta così comodi su questo letto..."
"È vero, però Michael mi ha appena chiamato super agitato... Mi sa che dobbiamo sbrigarci, anche se io rimarrei qui per sempre."
Si alzò, la guardò e le diede un dolce bacio sulla guancia, poi le fece il solletico sulla pancia per costringerla ad alzarsi.
"Ok, ok mi alzo!!" disse Alice ridendo.
Nel giro di cinque minuti uscirono di casa semi pronti e andarono da Brooke; lei era già sotto casa e, quando li vide, salutò Alice calorosamente e si presentò a Luke.
"Allora, ma non manca il tuo amico?" chiese Brooke mentre si accomodava in macchina.
"Si, lo passiamo a prendere ora." rispose Luke "Doveva venire da solo ma gli si è rotta la macchina proprio questo pomeriggio e allora andiamo tutti insieme."
"Perfetto... Ah Aly, ti volevo dire che io e Will ci siamo lasciati." disse con leggerezza Brooke.
"Cosa? Ma perchè?" ribattè Alice stupita.
"Perché mi ha fatto una scenata per il fatto che sta sera uscissi, che non ero più così presente e che non ero più innamorata di lui... Insomma tutte balle! Mi sono stufata: io sono uno spirito libero, se ho voglia di fare una cosa la faccio e non voglio che qualcuno si intrometta o mi dica come è più giusto che io mi comporti; tu lo sai, Aly, come sono fatta. Erano mesi che cercavamo di tenere insieme i pezzi di questa storia e alla fine ho mollato..."
"Mi spiace..."
"Non devi! Io sono tranquillissima, anzi, mi sento molto meglio!"
Senza nemmeno accorgersene arrivarono in breve tempo a prendere Mickey, il quale salì in macchina velocemente e rimase sconvolto dalla bellezza di Brooke.
"C-ciao! Io sono Michael..."
"Lo so, lo so... Io sono Brooke; hai un bel colore di capelli!"
"Grazie mille, davvero!" rispose lui "Tu invece" disse parlando a Luke "sei un emerito deficiente: siamo in ritardo!"
"Ti vuoi calmare?" disse Luke
"Il capo sala mi conosce bene, non c'è problema se arriviamo non in tempo... Se volete posso anche chiamarlo ed avvertirlo." disse Alice.
"Non ce n'è bisogno, penso." rispose Luke
"Ma voi due state insieme?" chiese improvvisamente Brooke a Alice e Luke.
"Si, da oggi." disse lui guardando Aly negli occhi.
"Oh, che bello! Menomale..." ribattè Brooke.
Dopo una mezz'ora buona, arrivarono al ristorante scelto da Alice: era accogliente, elegante e tranquillo, esattamente quello che serviva per una serata del genere.

BESIDE YOUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora