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"So che cosa significa fumare, anche se non hai visto nessun Na'vii della nostra tribù farlo non vuol dire che questa pratica non esista qui. E' una cosa che fanno i gruppi di reietti, per questo non ti conviene che qualcuno dei nostri ti veda".

Non sapevo esistessero dei reietti tra i Na'vii e la cosa mi incuriosisce molto ma non voglio gettare ancora fango sulla mia condizione già abbastanza grave per lui, quindi non insisto.

"Hai mai provato?" chiedo ricevendo in risposta uno sguardo fulmineo.

"Ok, non avrei dovuto..."

"E' una cosa che crea dipendenza, ed è orribile. Fai del male a te e ad Eywa"

Fa sul serio adesso.

"Poi tu non dovresti farlo a prescindere, vuoi rovinare anche questo nuovo corpo? Skxawng! Tawtute tsatu ke'u tìtseri lahe"

Pronuncia a bassa voce le parole in Na'vii, come se non capissi.

"Guarda che lo capisco ormai il Na'vii... hai detto che sono un'idiota e una persona del cielo che non sono altro" mi vanto un po' soddisfatta facendoglielo notare.

"Molto brava, adesso devi anche capire che è stupido quello che fai di nascosto. Quando lo farai avrai la mia stima" mi guarda deluso e sparisce nella foresta.

Devo ammettere di esserci rimasta male, mi aspettavo la sua reazione ma non la mia. Non mi piace deludere gli altri, soprattutto perchè scopri quanto vali per loro e quanto loro valgano per te. Neteyam sembrava molto deluso questa volta e io ho scoperto quanto m'importi il suo parere.

Non accetto il rimprovero su come usare il mio nome corpo, solo perchè so che ha ragione. Mi sto impegnando però con tutte le mie forze ad imparare la loro cultura, il loro modo di vivere e appena faccio qualcosa che non è consuetudine prende e se ne va.

Ho capito da quando sono arrivata qui che non si fida della "gente del cielo" ed è anche giusto perchè non facciamo solo che rovinar loro il luogo in cui vivono, però mi sembra di aver dato varie prove del fatto che io non sia una dei cattivi.

Non ho voglia nemmeno di seguirlo, sicuramente non correrà pericoli visto l'impavido guerriero qual è. Spero solo di tornare io sana e salva e per paura di non farcela decido di aspettare le prime luci dell'alba.

Sogno la mia vita prima di Pandora e il motivo per cui sono qui mi sveglia. Le prime luci del sole mi ricordano che non sono nell'amaca che mi hanno assegnato e che farei meglio a tornare in fretta se non voglio essere rimproverata ancora. Intraprendo il sentiero al contrario e sembra quasi più facile di giorno.

Jake mi ha salvato la vita, i Na'vii mi hanno salvato la vita, Eywa lo ha fatto. Mi chiamo Elizabeth, ho 15 anni e fino a due mesi fa sarei morta sulla terra. Il cancro mi stava divorando in fretta e non avevo nessuna possibilità di sopravvivere. A quel punto mio padre, amico di Norm dall'infanzia, sapendo del progetto a cui partecipasse da anni, decide di contattarlo come ultima speranza.

La risposta di Norm non arrivò subito, ci spiegò che non fu semplice convincere i responsabili e gli scienziati del progetto. Avevano paura che altra gente del cielo nel clan potesse creare una sorta di ostilità nei nostri confronti. Nonostante questo Norm, vista la mia età e la motivazione per cui sarei diventata una di loro, fece leva sulla grande magnanimità dei Na'vii e li convinse.

Lui e Jake mi spiegarono che avrei avuto lo stesso trattamento che ebbe il corpo di Jake. Quando aprii gli occhi per la prima volta mi sembrò di essere rinata. Non mi sono ancora del tutto abituata alla forza, alla velocità, alle dimensioni di questo corpo, ma non riconoscevo più nemmeno il mio vero a causa della malattia.

Norm aveva ragione, mi accolsero tutti come una del clan e furono da subito gentili con me, a parte qualcuno...

Neytiri e Jake in particolare mi accolsero come fossi una loro figlia e mi piaceva far parte di una nuova famiglia anche se mi mancava la mia e tanto.

Per non parlare dei miei nuovi fratelli, era come se vivessi con loro da sempre, sopratutto per Tuk, Kiri, Lo'ak e Spider. L'unico che mi ha sempre trattata con distacco è Neteyam, ma credo per una serie di motivi tra cui quello più importante: dover insegnarmi cosa voleva dire essere un Na'vii.

Fu un'idea di Neytiri e lui non la prese molto bene ecco. A parte il rimproverarmi di continuo per gli stupidi errori che facevo non mi lasciava un minuto da sola. Anche quando non lo vedevo sapevo di essere seguita. Sto ancora cercando di capirne il motivo, se si tratti di iper-responsabilità per paura di deludere Jake o se in realtà questo è il suo modo di dimostrare che in fondo mi vuole bene.

Mentre ripenso a come radicalmente è cambiata la mia vita arrivo all'albero casa e noto che già gran parte dei Na'vii hanno cominciato la loro giornata. Chi si prepara per cacciare, chi per tessere, chi si occupa del cibo ma anche chi si prepara a connettersi con Eywa.

L'albero casa è enorme, sembra una foresta nella foresta, solo abitato e decorato con tutto quello che serve per vivere. Ovviamente l'essenziale, senza negozi o centri di bellezza come piace a noi.

Metto un piede sulla mia amaca ed ecco che vengo colta in flagrante.

I segreti di Pandora // NeteyamDove le storie prendono vita. Scoprilo ora