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NETEYAM'S POV

Sto per andare quando vengo fermato da mia madre. Se inizia con l'ennesimo discorso sul fatto di andare nella foresta ad orari poco consoni giuro che...

"Dov'eri stanotte?" mi chiede squadrandomi dalla testa ai piedi.

Come non detto.

"Madre devi stare tranquilla, non mi sono allontanato troppo" comunque tengo la testa bassa perchè Neytiri mi incute più timore di Jake.

"Cosa ti succede Neteyam? Lo sai cosa può accadere se Antis ti trova? Lo sai?" mi dispiace farla arrabbiare, so perfettamente cosa mi sta succedendo in realtà...

"Sì signora lo so"

"No che non lo sai se metti in pericolo anche quella povera 'eve" lo sa che ero in compagnia di Eli.

"Forse devo rinfrescarti la memoria su quello che avvenne prima che Antis diventasse un reietto..."

Il silenzio che si crea è carico del suo dolore, ammetto di non aver riconosciuto la pericolosità del fratello minore, soprattutto per quello che ha fatto alla sua stessa famiglia.

"Esattamente come noi anni fa, tanti anni fa oramai, il clan era minacciato. La minaccia era la prima gente del cielo, che non aspettava un secondo per ucciderci. Non c'erano gli scienziati a proteggerci, ci difendevamo da soli.

Eytukan,  tuo nonno, ordinò di non avventurarsi sbadatamente nella foresta, perchè era molto pericoloso. Antis e Sylwanin non lo ascoltarono. Erano entrambi molto coraggiosi, non ascoltavano nostro padre come me, erano sempre in cerca dell'avventura... che li portò alla morte. 

Un giorno Antis chiese a nostra sorella e ad altri loro amici di andare alla ricerca di soldati per ucciderli, voleva risolvere la situazione da solo, era impaziente. 

Individuarono un gruppo di soldati in perlustrazione e si divisero per attaccarli a sorpresa. Combatterono fino a quando a resistere non furono sono Antis e Sylwanin. Antis riuscì a sconfiggere l'uomo contro cui stava combattendo e per salvarsi, invece di aiutare la sorella, fuggì.

Tornò dal clan per avvisarlo di quanto accaduto, pensando di essere rimasto l'unico in vita. Solo dopo diverse ore tornò un loro amico, che raccontò la vera versione dei fatti. A quel punto Antis fu condannato all'esilio. 

Sarà stato per paura o per codardia non lo so. So solo che mia sorella perse la vita per la stupidità di un ragazzino, che credeva di salvare tutti e alla fine salvò solo se stesso. Dimmi che non farai più nulla del genere."

Vederla piangere mentre mi raccontava quello che era successo mi faceva stare ancora più male. L'abbracciai.

"Non succederà più madre, lo prometto" è vero non metterò più a repentaglio la mia vita, ne tanto meno quella di Eli. 

"Tu ed Eli avete legato molto, non è vero?" mi chiede accennando un sorriso.

"S-si, forse è per questo che sono un po' distratto in questo periodo. Non è da me, ne sono consapevole, ma è qualcosa che anche se provo non riesco a controllare" ci ho provato ad allontanarmi senza risultati.

"Maitan, quando incontri qualcuno che ti fa stare bene è così" 

"Si ma questo mi ha indebolito, mentalmente intendo" 

"Eywa manda da te queste sensazioni così potenti perchè sono quelle che ti faranno essere ancora più forte di quanto già tu sia. Accoglile, trai forza da quello che provi, non cercare di combatterle. Saranno le migliori che sperimenterai" 

Detto questo mi accarezza e mi lascia andare, Tuk aveva bisogno di aiuto per finire una collana che stava fabbricando da tutta la giornata, senza mai finirla davvero. 

La ringraziai prima di andare, ero felice del nostro rapporto, io e lei siamo davvero molto simili per questo mi fido doppiamente di quello che dice. 

Improvvisamente però, mi ricordo che il giorno dopo sarebbe stato il compleanno di Eli, devo pesare a qualcosa di speciale per lei...



I segreti di Pandora // NeteyamDove le storie prendono vita. Scoprilo ora