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"Ti sei persa e hai vagato per l'intera foresta fino ad ora?" la solita voce di rimprovero.

"No in realtà ho pensato fosse più intelligente aspettare la luce del giorno per tornare"

"E come sempre invece hai fatto la cosa più stupida. Hai dormito su un albero da sola con il rischio che qualunque tipo di creatura ti scambiasse per il suo pasto notturno. Non che mi sarebbe dispiaciuto più di tanto, ma mi avresti fatto passare per un'irresponsabile, quindi non allontanarti più da sola. Nè di notte, nè di giorno. Almeno fino a quando non avrai imparato a difenderti" dice con aria saccente senza nemmeno guardarmi.

"Guarda che non è difficile chiedere ai tuoi di farmi seguire da Kiri o da Lo'ak se è così pesante per te" ormai parliamo in modo sincero e non mi preoccupo di risultare ingrata o scortese, anche se si sente una nota di dispiacere nella mia voce.

"E secondo te non ci ho già provato?" risponde schernendomi.

"Riposa se devi, ma ricordati che dopo dobbiamo riprendere assolutamente ad allenarti. Ti voglio pronta e attiva 3h prima che il sole sia sulle nostre teste alle cascate verso nord".

Con un semplice "va bene" metto fine alla conversazione peggiore che abbiamo mai avuto. Potete immaginare la voglia di rivederlo dopo.

A svegliarmi è Neytiri, mi consiglia di fare una buona colazione perchè di mattina è sempre più difficile essere forti per volare. Raggiungiamo un altro ramo dell'albero casa, più in basso rispetto alle amache, dove anche altri Na'vii si cibano prima della caccia.

"Ho visto Nateyam turbato stamattina, sai il perchè?" mi chiede così dolcemente che anche se l'ultimo discorso che avrei voluto intraprendere è proprio questo, non posso fare a meno di risponderle in modo gentile.

"Sì è colpa mia. Stanotte sono andata in un posto bellissimo che ho visto con Kiri, non so perchè mi ricorda casa, ma lui non l'ha presa bene. Poi invece di ritornare insieme io ho aspettato l'alba e anche in quel momento non era molto felice della mia scelta"

La sento ridere lievemente ma non mi dice il perchè, si limita a pronunciare in Na'vii "Ngenga'll txìng to listen to each lapo" e a stringermi a sé.

Significa "imparerete ad ascoltarvi". Una parte di me lo spera, l'altra ha già perso le speranze.

La guardo e osservo quanto amore metta anche solo nel passarmi dei frutti sbucciati. Oltre che essere bellissima, il ruolo di madre le calza a pennello, sembra sapere sempre cosa fare o dire, l'ammiro davvero.

Dopo avermi dato il classico nikt'chey come spuntino, ossia cibo confezionato con foglie e liane proprio del clan, mi dirigo verso il luogo di incontro.

Ancora una volta mi perdo mentre osservo la natura di Pandora, in questo momento in particolare una famiglia di volatili che provano a prendere dei pesci vicino al ruscello cattura la mia attenzione. Sono così vicini al villaggio ma non hanno alcuna paura. Il piccolo mi nota e prontamente faccio il gesto del "Oel ngati kameie" cioè del "ti vedo" e mi allontano lentamente.

Da lontano intravedo Neteyam sul suo Ikran già pronto a volare, io ho imparato da poco ed è stata una delle cose più folli che io abbia mai fatto da quando sono qui.

"Dormito bene?" mi prende anche in giro adesso.

"Assolutamente benissimo" non aspetto un attimo a rispondere.

"Bene vediamo se riesci a starmi dietro allora" sparisce nel vuoto.

L'ho raggiunto infatti sull'orlo di una cascata altissima, luogo di ritrovo per non so quale altro posto. Chiamo la mia Ikran e lo seguo.

Comincia ad andare più veloce, non vola in modo lineare e dritto e urla e ride perchè sa che mi sta mettendo in difficoltà. Non gliela darei mai vinta comunque, infatti dopo 10 minuti buoni di volo si ferma.

"Niente male, davvero niente male. Puoi anche accennare un minimo di stanchezza se ti va, te lo concedo" questo significava che avremmo fatto una pausa? No perchè se non fosse così posso dirlo per certo mi rimangono pochi secondi di vita.

"Tu-tutto bene" accenno un sorriso e tiro il pollice in su provocandogli una forte risata. Mi ha ucciso e non abbiamo ancora iniziato.

Riprendiamo il volo e raggiungiamo un vasto prato che non avevo mai visto. Neteyam mi spiega che è come un grande confine tra le zone abitate dai Na'vii e quelle inesplorate.

"Calza proprio a pennello la lezione di oggi. Oltre quella foresta" indica una una foresta scurissima pur essendo giorno alla fine del prato, sembrava davvero un confine naturale da non oltrepassare "sono soliti abitare i reietti. Ti ho portata qui per informarti del fatto che se non vuoi morire ti conviene fermarti qui"

"Perché i reietti mi ucciderebbero?" questa volta non freno la mia curiosità.

"Dipende dal Na'vii che trovi davanti, dal rancore che ha verso il clan" tiene lo sguardo fisso sulla foresta.

"Come si fa a diventare reietti?"

"Non ti serve saperlo. Avanti, andiamo" neanche il tempo di proferire parola che è già in volo.

Sento che scoprirò cosa c'è dietro, con il suo aiuto o senza.

I segreti di Pandora // NeteyamDove le storie prendono vita. Scoprilo ora