45. Cuori & Gravità

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And when you say my name
Like white horses on the waves
I think it feels the same
As an ocean in my veins
And you'll be diving in
Like nothing is out of place
And we exist for love
Only for love

Exist for Love - Aurora



15 Settembre

«Lo avresti lasciato morire...»

Conficcai le unghie nella plastica delle stampelle con cui mi reggevo in piedi; raschiavano le parole in gola, come animali feriti.

«Non ero lucido. Mi dispiace tanto, delfino.» La sua mano cercò la mia.

Feci un passo indietro, instabile, schivando quel gesto. Avevo così tanta rabbia sopita nello stomaco, che avrei potuto distruggere qualcosa.

Un'infermiera passò con sguardo concentrato e fintamente disinterrato. Impossibile che non ci stesse ascoltando. Non c'era nessun'altro in quel corridoio. Ordini dall'alto: nessuno doveva avvicinarsi a Nicholas Kayle Moon. La sua sentenza ancora non era stata emessa.

«Ti prego, delfino, ho sbagliato.»

«Gli avrebbero sparato, papà!» La mia voce rimbombò tra le pareti, mi riecheggiò dietro le sterno, mi scorticò la trachea. «Nicholas ha collaborato con te! Avevate un accordo, ha dato la sua vita per proteggermi! E tu l'avresti ripagato così!»

«Non c'era alternativa, non-»

«Sì che c'era!» Sollevai il mento. Fissai papà, le sue iridi specchio delle mie, e ci vidi qualcosa dentro che prima non avevo mai visto. «E l'ho anche provato, mi pare.»

Papà portava i segni di un dolore che lo consumava come uno stoppino sempre acceso.

Lo stesso che consumava me.

Ma io non avevo tradito la fiducia di nessuno, né avevo sacrificato Nicholas lasciandolo alla mercé di tutti, come aveva fatto lui.

Allungò un braccio. «Sam...»

Indietreggiai.

I suoi occhi si piantarono su quella distanza che gli avevo imposto, ci cascarono come se fosse un dirupo. La mano con le dita mezze ripiegate che ancora si allungavano verso di me.

C'era un fossato posto tra di noi, lì dove niente ci aveva mai diviso.

Ed era alienante, sconvolgente fissare qualcuno come se fosse la prima volta.

Lui, che dalla mia parte c'era stato anche quando il mondo mi era crollato addosso.

«Partirò a breve. Ma se vorrai resterò, delfino.» Calò lo sguardo. «Non ho mai voluto farti del male, non ho mai voluto tutto questo per te. Quando feci trovare a te e tua madre il video per farvi impaurire e allontanarvi così da me, non avrei mai creduto che sarebbe successo qualcosa del genere.»

Le pareti erano troppo luminose, pensieri si accatastarono nelle mie tempie, deviando la mia rabbia.

L'aveva fatto apposta... non era stato un caso che mamma e io avessimo trovato quella penna usb l'anno precedente. Il cerchio si era chiuso infine.

La guardia a pochi passi da noi fece un passo in avanti, avvicinandosi.

«Non merito il tuo perdono, non dopo quello che vi ho fatto. Ma io ci sarò sempre per te, quando vorrai, e questo non cambierà per niente al mondo, delfino.»

L'ultima parola si diffuse in quello spazio lasciato vuoto tra di noi. Perché c'erano distanze che pesavano più di vicinanze.

Strinsi così tanto le dita intorno ai manici delle stampelle da percepire una stilettata di dolore irradiarsi nelle falangi. Avrei potuto spezzarle di nuovo.

Black Moon ~ Come un'AquilaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora