The family bond ~ Lettura Percy Jackson

Bandita dalla cabina di Efesto

"Percy non aveva davvero voglia di uscire dalla cabina di Hermes."

Percy annuì e Dioniso sospirò. "Ti avevo avvisato che non eri nelle giuste condizioni per partire."
"Va bene, non è un problema." Percy sorrise al cugino, ignorando lo sguardo triste che i semidei le avevano rivolto.

"Da due anni a quella parte, aveva continuamente infastidito Dioniso per concederle una missione, ma il dio aveva sempre negato.
Non era abbastanza pronta ad uscire nel mondo mortale, cosa che Percy riteneva piuttosto ingiusta.
Nonostante la sua insistenza, Dioniso non era mai stato disposto a cedere, forse abituato a gestire drammi e fastidiosi bambini. O fastidiosi dei, a seconda di dove si trovava."

Gli dei la guardarono e Percy sorrise. "Ho torto?"
Ade scosse la testa. "Purtroppo no. Le riunioni di famiglia sono sempre orrende."
Poseidone, Zeus, Era e Demetra fissarono il fratello, ma Estia annuì. "Era meglio come eravamo prima."
"Vuoi dire quando non c'era Zeus?" Chiese Poseidone, sorridendo divertito al fratello minore che alzò gli occhi al cielo.

"Tutto sommato, Percy non si sentiva in vena di uscire dalla cabina.
Non poteva partire per andare a salvare Talia, facendola sentire un incredibile fallimento come amica e membro di una famiglia.
Probabilmente era passata alla parte del dolore profondo e del senso di colpa.
Dioniso l'aveva avvisata.
Aveva dimenticato di dirle quanto avrebbe fatto male tutto il dolore e il senso di inutilità che rischiavano di soffocare la ragazza."

"Sei un'amica fantastica!" Esclamò Clarisse e Nico e Hazel contribuirono. "E una cugina incredibile!"
Frank scosse la testa. "Se tu sei un fallimento come amica, noi restanti siamo pattumiera."
Percy abbassò la testa per nascondere le lacrime che le stavano venendo in reazione alla fervida difesa.

"Poi, di recente, una bambina estremamente arrogante dai capelli biondi e gli occhi grigi era arrivata al Campo e tutto nel suo atteggiamento aveva spinto Percy a quel bordo estremamente sottile, una piccola frase detta nel momento sbagliato sarebbe bastata a farla scoppiare e porre fine all'esistenza della bionda."

Tutti guardarono Annabeth e lei fissò indietro. "Perché dovrei essere io?"
"Perché nonostante tuo padre ti avesse portata al Campo per restare, perché non ti voleva a casa con sé, hai preso a offendere tutti gli altri."
"Percy reagisce nel modo violento."
"Nel modo divertente." Clarisse e Percy precisarono, facendo ridere Silena.

""Percy? Hai intenzione di alzarti?"
Percy mugugnò da sotto il cumulo di coperte, facendo ridere il ragazzo sopra di lei.
"Non parlo semidea scontrosa e imbronciata, scusa.""

Tutti risero e Percy sorrise al ricordo di Luke. Le era mancato più di quanto ritenesse possibile.
Tritone strinse le labbra.

"Le coperte sparirono dal viso di Percy che fissò offesa Luke, troppo sveglio e allegro per i gusti di Percy.
"Dai, peste, non puoi poltrire qui dentro tutto il giorno."
"Posso, se mi lasci stare.""

Travis, Connor e Chris scossero la testa. "Non volevamo che Clarisse rientrasse di nuovo, credendo ti tenessimo in ostaggio."
Charles rise. "Era stato piuttosto sporco, come scontro."
"Scontro?" Ares si informò, incuriosito.
"Hanno invaso la nostra cabina, era chiedere guerra." Spiegò Connor e Percy rise. "Dovevate immaginare che avrebbero risposto al fuoco." Lei e Clarisse si scambiarono uno sguardo divertito.

""Vuoi davvero che Clarisse faccia irruzione qui dentro? Di nuovo?"
Percy fece una smorfia.
Clarisse, che non aveva visto Percy all'arena, perdendo l'incontro organizzato per la prima volta da anni, aveva invaso la cabina di Hermes, dando via alla guerra più sporca e insidiosa tra le due cabine.
Percy lo aveva trovato molto divertente, ma Travis e Connor avevano ancora i brividi al ricordo di Adam, il fratello di Clarisse, che li gettava come pesi morti nel lago.
Percy avrebbe tanto voluto avere delle loro foto.
Purtroppo, semidei e tecnologia non andavano per niente d'accordo.
Che vero peccato.
Erano perle che l'avrebbero sempre tirata su di morale."