Velaris, la Cittá delle Stelle

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"No niente scarpe all'allenamento" disse Cassian.

L'allenamento iniziava la mattina presto e non avendo dormito molto sta notte, oggi mi reggevo a mala pena in piedi. Noora si allenava con noi, era giá una Illyrian, ma voleva diventare anche una Valchiria, avendo le ali come suo padre mi portó facilmente alla Casa del Vento, andarci da sola significava fare a piedi 10.000 scalini di pietra fino in cima.

"Devi imparare a controllare i movimenti, l'equilibrio. Quindi come primo allenamento... piedi e respiro" Disse Nesta, ripeteva le parole a memoria, le aveva giá sentite e ripetute.

"Piedi?" ero confusa.

"Imparare a aderire al terreno per tenersi in equilibrio é la base di tutto il resto. Io mi alleno da un mese e sono ancora a questo punto" Noora era giá in posizione.

Iniziammo a fare una serie di esercizi. Piegare le dita dei piedi, stare su una gamba con l'anca come asse e l'altra sollevata dietro alla schiena e tanto altro. In alcune cose ho fallito miseramente, in altre é andata bene. Ero abbastanza allenata per certi allenamenti, ma avevo tanto da imparare.

"Mettiti in posizione acquatta e alzati" Disse Cassian "Prima la testa. Tieniti dritta mentre ti alzi." Esegii il comando insieme a Noora.

"Il tuo potere deve aver fatto qualcosa anche alla tua resistenza e alla coordinazione, Noora ci ha messo settimane prima di poterlo fare correttamente" disse Nesta.

"Mio padre mi ha insegnato a combattere all'inizio, ha sempre detto che avevo un talento naturale"

"Bene. Ora esercizi di respirazione e un raffreddamento" Seguii i movimenti di Nesta.

"Quando combatti il respiro é essenziale, prendi il bastone e spingilo in avanti come se dovessi trafiggere qualcuno" inspirai mentre lo feci.

"Come pensavo, adesso ripetilo, ma espira quando lanci"
Ci riprovai, il movimento risultó molto piú facile.

"É tutto collegato. Respiro, equilibrio e movimento" disse Cassian. Sorrisi ero felice di imparare a combattere come loro, le loro storie mi hanno sempre interessata, ma i manuali di combattimanto degli Illyran e delle Valchirie sono stati tutti distrutti alla Capitale.

"Ora rifallo".

***
"Vedo che sei sopravvissuta" disse Lorin apparendo dietro di me. Sopravvissuta era una parola grossa, mi sentivo tesa come una corda.

"Giá" feci per andarmene, ma Lorin mi bloccó.
"Ehi! Ricordi? Abbiamo un patto, tu sopravvivi all'allenamento, io ti porto a fare un giro a Velaris"

"Ma sono troppo stanca e non ho firmato nessun contratto" l'unica cosa che volevo era andare a stendemi sul letto.

"Guarda meglio, non hai notato il tatuaggio dietro alla schiena?" domandó furbamente. Non mi ero guardata allo specchio sta mattina, come avrei dovuto fare a notare qualcosa dietro di me.
Andai alla finestra e spostai i capelli, girandomi di schiena,la maglia che indossavo aveva uno spacco dietro. Sotto al collo, tra le scapole, c'erano tre stelle a otto punte con a lato due paia di ali Illyrian.

"QUESTO COME MAI É QUI?" sbottai.

"Ehi! Credevo lo sapessi, alla Corte della Notte un patto é indissolubile, non hai sentito niente quando hai accettato l'accordo?" scoss la testa.

"Non possiamo rimandare?"

"No e poi sono impaziente di mostrarti Velaris, latua amica ne é rimasta affascinata quando ci é andata con Nyx" Piper? Nyx? Cosa non mi sta dicendo la mia migliore amica?

***

"Questo é l'Arcobaleno, ci sono botteghe, studi per artisti, tessitori. É il centro artistico della cittá" Era bellissimo, persone andavano e venivano dai negozi, sporchi di pittura o con 5 tonalitá di stoffe diverse.

"É straordinario Lorin"

"Vuoi comprare qualcosa?" domandó.
"I soldi non sono un problema, Rhys ci considera la sua famiglia, ma siamo anche membri integranti della corte. Abbiamo uno stipendio ed essendo ora ne hai uno anche tu." Non parlava della profezia, per lui e la sua famiglia, tutti noi eravamo parte della Corte.

"Non dovevate, ma grazie" mi limitai a dire.

"Comunque sí, vi consideriamo parte della corte e se le cose andranno bene potete restare, fare parte della famiglia. Dubito che Hazel vorrá mai lasciare lo studio di pittura di mia zia" Ma come?

"Deamati mia cara ricordi, tieni su i tuoi scudi mentali"

"Non sono la tua cara!" stronzo bellissimo deamati.

***

"Siete tutti molt gentili con noi, ma non credo riusciremo mai ad ambientarci, siamo umani in mezzo ai fae, non é mai finita bene" Lorin abbassó lo sguardo.

"Io sono un mezzosangue, anche se i fae e i druidi sono pressoché uguali, al campo Illyrian dove mi sono allenato, non ero ben accetto. Mio padre é un bastardo di nascita e molti nel campo vengono da tempi in cui i druidi erano ancora considerati inferiori degli Illyrian, che giá di per sé sono considerati meno dei Fae Minori."

Ascoltavo in silenzio, eravamo sul ponte che si affacciava al fiume della cittá, le persone passavano dietro di noi. Lorin mentre parlava guardava l'acqua che scorreva sotto di noi.

"Quelle gemme che portano mio padre e Cassian, si chiamano Sifoni, servono per incanalare il potere in eccesso, per evitare di collassare. Un giorno vorrei esserne degno anche io. Loro ne hanno sette a testa, sono di gran lunga piú potenti anch dei Fae Maggiori. Ai campi l'unico modo per guadagnarsi il rispetto di quei figli di papá é mostrare che sei piú forte di loro. Le mie ombre sono servite a qualcosa dopotutto, ho dovuto imparare a piegarle a mio volere, tutto é fatto di particelle, anche loro ora mi basta un pensiero per trasformarle in qualsiasi cosa io voglia" aprí la mano e vi fece comparire il simbolo della Corte della Notte una montaga con tre stelle sopra di essa.

Non dissi niente per un po' si era aperto con me, forse per confotarmi e dirmi che se siera integrato lui potevo farcela anche io.

"Beh una storia per una storia" dissi "Io sono la primogenita di una famiglia mortale, sono nata 10 anni dopo la guerra, alla Capitale, i miei genitori si chiamavano Kora e ....., tre anni dopo é nata Bianca, poi Nico. Nostra madre é morta quando Nico aveva 1 anno, si é attaccato a me molto piú di quello che credevo. In poco tempo mio padre trovó un'altra compagna da cui naque la nostra Hazel. Quando avevo 16 anni é morto nostro padre e la madre di Hazel non voleva prenderci, cosí venimmo accuditi da una matrona che viveva giá con i suoi figli. Un'anno dopo sono diventata una sicaria"

"Perché proprio una sicaria? Non c'era niente di meno percoloso?"

"Era uno di quelli che pagava meglio e quando la matrona se n'é andata dovevo pagarla abbastanza per continuare ad avere la casa e poi..." puoi farcela Selene "E poi mio padre non é solo morto, é stato ucciso, dal generale delle Regine, lui non credeva avessi visto infilargli una spada nel petto, ma l'ho fatto. Quando ci siamo incontrati la prima volta io ricordavo benissimo ció che aveva fatto. Continuare a sfidare la corona era una sorta di riscatto" mi ero liberata, non avevo mai detto ad alta voce tutto quello che era successo.

Lorin si giró verso di me e mi fece un sorrisetto.
"Allora vuoi ancora andare a comprare qualche pittura" per la prima volta gli regalai un sorriso.

Note Autrice

Spero che la storia stia piacendo, per alcune parti, come l'allenamento potreste trovare delle similitudini con i libri. Tra qualche capitolo inizieró a descrivere anche l'allenamento delle Valchirie e ovviamente gli esercizi calma-mente saranno la prima cosa.

Ciaoooo

Devota alla Morte (Acotar fafiction)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora