Devota alla Morte (Acotar fafiction)

Stavo mirando alla testa

Pov Selene

"Ok quindi ricapitolando, la nostra casa non é stata bruciata da quelli che credevmo fossero gli amici di quel fae, ma da un tizio che probabilmente é la causa di tutti i nostri problemi e che ci vuole tutti morti? E che per di piú vive alla corte della Notte e che quindi abbiamo un traditore che, ribadisco, ci vuole tutti morti, a corte!" Nico aveva riassunto perfettamente la situazione eee sí eravamo nella merda.

"Giá" fu l'unica cosa che Lorin disse in tutto questo casino, non aveva proferito parola per tutto il mio discorso. Tutti noi ci guardavamo pensierosi, la storia della nosta casa, credevamo tutti che fosse un capitolo chiuso. Io e i miei fratelli abbiamo perso la nostra casa a causa di un incendio appiccato da dei fae che volevano vendetta per l'uccisione del loro amico, il fae che io avevo ucciso, e questa nuova teoria apriva porte e finestre verso decine di strade, sempre piú insidiose e contorte.

"Come fate a essere cosí calmi! Bianca, Hazel davvero sono l'unico che trova tutto questo assurdo, nel senso ancora piú assurdo di tutto quello che é successo negli ultimi mesi" Ed ecco che il mio amabile e per niente irritante fratellino ruppe il silenzio che si era creato nella stanza.

"Beh Nick se ci pensi non é poi cosí assurdo, la profezia ci aveva avvisato che saremmo stati tutti coinvolti" disse Hazel con nochalance. Odiavo dirlo, ma credo che l'essere venuti qui sia stata la cosa migliore che le potesse capitare, é cresciuta piú in questi mesi che in un anno intero "E poi se ci pensi la profezia parla maggiormente di morte, il tuo discendente é il dio dei morti, il re degli Inferi e quello di Sel é la Morte, siamo letteralmente reincarnazioni degli dei, quindi alla fine non é cosí assurdo" continuó Bianca, sinceramente invidio quanto bene si sia ambientata, per me é sempre stata lei la mia sorella maggiore.

"Perfetto, quindi ho passato ore su queste mappe per niente" esclamó Fyro mandando frustrato le carte al centro del tavolo.
Subito dopo se ne andó, pendendo con rabbia le cartine e metterle a posto per poi tornare in cittá a casa.

"Ne parlerei ora, ma sono troppo stanco per continuare, abbiamo raggiunto l'obiettivo di questa visita, Amren é finalmente a casa e la spada é nelle mani della proprietaria" disse Rhys, guardando anche il figlio, a proposito l'ultima parte non ero convinta, avevo usato tante armi in passato, spade soprattutto ma qualcosa mi diceva che non sarebbe stata la stessa cosa. Mi avvicinai alla spada e la presi, era pesante, passai il dito sulla parte piatta della lama, sembrava vetro nero, l'unico colore che ornava la spada erano i filamenti dorati che partivano dal punto dove mi ero tagliata. Quando la afferrai non successe niente, non si illuminó né altre cose strane, l'unica cosa che sentii fu quel brivido che mi percorse tutta la schiena.

"Se non la vuoi tenere con te, posso tenerla nelle mie stanze" Az mi guardó, le sue ombre uscivano dalla schiena verso le sue orecchie, immediatamente guardai Lorin, ma la sua espressione era neutra, seduto sul divano, che avesse usato il dono di deamati per vedere quello che pensavo?

"No posso tenela con me sta sera" esalai.

"Bene allora buona notte ragazzi" disse Feyre, in poco tempo tutti eravamo andati via, Gwyn si era fermata a parlare con Feyre, quindi anche Lorin era ancora qui.

"Ehi, che succede?" mi guardó con uno sguardo confuso "Non hai detto una parola per tutto il tempo, credevo volessi vantarti del fatto che senza di te non ci sarei mai arrrivata" spiegai.

"Sta tranquilla, sono solo stanco, la Corte degli Incubi fa questo effetto" detto questo se ne andó, sentivo che c'era qualcos'altro che lo turbava, ma preferivo non insistere.

"Bianca, come é andata con Gywn? Ancora convinta di diventare una Valchiria?" affiancai mia sorella mentre tornavamo nelle stanze, Nico ed Hazel erano piú avanti litigando su chi avesse convinto chi ad usare spade vere, domani sará...una leione divertente da come sorrideva Cassian parlando della stella a otto punte.