Lorin era davanti a me. Io ero in ascugamano. Porca Pu-
Gli sbattei la porta in faccia con tutta la forza che avevo. Mi sembró di sentire un gemito di dolore, ma in quel momento non mi interessava, il mio cuore batteva come un tamburo. Corsi a vestirmi.
Mi misi uno dei vestiti nell'armadio, era un completo tipico della corte della notte, avevo visto spesso Feyre con uno di questi e anche altre persone nella cittá, ---Andai a riaprire la porta.
"Lorin! Cosa-cosa ci fai qui?" ero appoggiata allo stipite della porta, non riuscivo a guardarlo in faccia, anche perché non volevo che vedesse il forte rossore sulle mie guance.
"Credevo stessi male, era da piú di un'ora che non ti vedevamo" guardai di nuovo verso il basso, ripensando alla faccenda dell'immortalitá, alla visione di sta mattina " ma ora che ci penso, forse era meglio lasciarti in pace, mi sarei risparmiato una porta sul naso" rise alla fine della frase. Ops.
"Io.. scusa, non volevo, credevo fosse Piper" finalmente alzai lo sguardo e vidi un taglio sul suo collo, non sanguinava, ma era ancora aperto, per il livello di guardigione dei fae era strano ch ce l'avesse ancora.
"Te lo ha fatto mio fratello?" dissi indicando la ferita.
"Tua sorella in realtá, non credevo potesse essere cosí brava con la spada, ma tuo fratello ha fatto il culo a Cassian e questo é tutto dire" Non potevo ancora credere a quello che aveva fatto Nick, Cassian era un Fae di 600 anni, un guerriero Illyrian formato era stato battuto da un ragazzino di 15 anni.
"Perché il segno é ancora lí? Dovrebbe essere giá sparito"
"Te l'ho detto, la profezia si sta avverando, i fae si stanno indebolendo, soprattutto le nostre capacitá curative" disse tristemente, sentiva il cambiamento piú di quanto non volesse, a volte lo notavo anche negli altri, anche in Rhysand.
"Vieni, forse tu non hai esperienza con le ferite, ma io ne ho fin troppa, meglio ricucirla" dissi,a lui non sarebbe rimasta la cicatrice, tuttavia secondo me le cicatrici raccontavano una storia, alcune sono piccole e invisibili, facili da accettare, altre erano piú grandi, come quella sul mio viso, visibili, spaventose. Col tempo ho imparato a ricucirle, i sicari non avevano un'assicurazione, se morivi o ti facevi male nessuno ti aiutava.
"Guarirá"
"Meglio dare un'incoraggiamento" sorrisi.
***
"Tu cosa pensi? A proposito della questione degli dei e tutto il resto?" mi chiese Lorin.
"Penso che dovrei iniziare a capire quali sono i miei poteri, l'unica volta che si sono manifestati ho rischiato di fare del male ai miei fratelli" sospirai, non avevo avuto il coraggio di provare durante gli allenamenti.
"E bruciare vivo me, grazie per l'interessamento" rise "c'é una persona che potrebbe aiutarti, ma non é qui a Velaris al momento"
"Dove si trova allora?"
"Una sottocorte, la Corte degli Incubi. Un posto in cui noi ci andiamo poco volentieri, tuttavia sta andando meglio ultimamente, ora che abbiamo qualcuno che tiene in riga il capo lí" Mi sembrava di aver giá sentito quel nome, nei libri che avevo rubato, nessuno di questi ne parlava bene.
Tuttavia avremmo dovuto imparare a controllarci se dovevamo vivere per...sempre. Questa parola mi ronzava ancora in testa, non riuscivo ancora a capacitarmi che non li avrei rivisti mai piú.
Dovevo essermi incantata perché poco dopo sentii una mano scuotermi la spalla. "Tutto bene?" la voce profonda di Lorin mi arrivó alle orecchie, ma sembrava sapere la risposta."Andiamo alla Casa del Vento, non hai fatto molto allenamento fisico oggi"
"Ehi! Gli esercizi calma-mente sono molto piú difficli di quello che credi" detto questo mi prese la vita e sparimmo nell'oscuritá.
STAI LEGGENDO
Devota alla Morte (Acotar fafiction)
Fiksi PenggemarDopo piú di 50'anni dalla guerra con le Regine Mortali, Phrytan é affetta da un destino crudele. I fae e i druidi che vi abitano, anche se immortali, guariscno sempre piú lentamente e la morte chiama sempre piú guerrieri tra le sue fredde braccia. A...