Capitolo 1 - Eleanor

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L'aria fredda frizzava sulle guance di Eleanor. Era un pizzicore che si aggiungeva a quello dato dall'energia, priva di controllo come al solito. Mosse le dita nelle tasche e cercò di farla defluire in qualche modo. Avrebbe voluto solo riuscire a comandarla per non continuare a essere soggetta a quegli sbalzi e nasconderla all'occorrenza, come se i capelli bianchi e gli abiti rattoppati non rimanessero a identificarla nella quinta gens. Era sempre l'insieme ad attirare l'attenzione delle persone sbagliate, soprattutto all'arrivo del freddo perché quando le temperature si abbassavano significava solo che i giorni dei fiori di fuoco erano a poca distanza.

Si passò una mano tra i capelli, tirò verso l'alto per cercare di sciogliere i nodi che si erano formati. Ricomprare una spazzola non era nei piani di acquisto.

Si strinse nel cappotto. Le toppe non erano più abbastanza per sopravvivere agli inverni e la propria energia era inutile da quel punto di vista, non dava alcun sollievo contro il vento che si infilava ovunque. Non era mai riuscita a usarla per accendere il fuoco e non che ci avrebbe provato volentieri­, il rischio di bruciare l'intero edificio era dietro l'angolo.

Rabbrividì e si sfregò le braccia con le mani, poi aumentò il passo. La spingeva solo l'idea del guadagno: se non fosse stato per l'affitto da pagare se ne sarebbe rimasta volentieri immobile sotto la coperta. Iniziava a sentire il peso che la paga non fosse più abbastanza: era diverso tempo che il pensiero si faceva sempre più grande e non le sembrava di essere in grado di pensare ad altro.

A rifletterci, però, era da quando aveva compiuto diciotto anni che la situazione era diventata quella: era come se alla mezzanotte la padrona di casa avesse smesso di comportarsi come la madre adottiva. Non poteva comunque lamentarsi, avere un tetto sopra la testa non era una cosa scontata a Ragac Point e presto poteva diventare un bel ricordo del passato. Se la locanda non attirava più clienti o se non ce n'erano più era inutile passare le giornate lì, a fissare il vuoto e non ricevere soldi.

Combatteva con l'idea di cercare altro: il rischio di girare l'intero quartiere e non trovare un nuovo lavoro era alto. La situazione era la stessa ovunque a Ragac Point e più i giorni passavano, più peggiorava.

Era solo colpa della prima gens. Si sarebbe accontenta anche di una paga minima, bastava che ci fosse. Quella che erano costretti a fare non era vita, non quando il terrore di morire era legato anche al respirare nel modo sbagliato nel posto sbagliato.

Serrò le labbra.

Una settimana. Era il tempo che si sarebbe data per valutare il da farsi e parlarne con Benedict. Se non ci fossero stati sviluppi, doveva mettere la propria vita sopra quella della locanda. Non aveva alcun obbligo a rimanere lì, era solo la quasi certezza che da lui sarebbero arrivati soldi a tenerla dietro al bancone.

Era sempre più difficile vivere solo dei pochi topi che riusciva a catturare. Dovevano essere diminuiti, i numeri della caccia erano più bassi di quelli che registrava gli anni prima.

Avrebbe dovuto ingoiare l'orgoglio un'altra volta: era un peccato che non fosse abbastanza per saziarsi e chiedere se ci fossero avanzi della sera prima. Incrociò indice e medio nella tasca.

Lo stomaco gorgogliò al solo pensiero di mettere qualcos'altro sotto i denti. Aveva finito l'ultimo pezzo di pane per colazione e si sarebbe accontentata anche del fondo del calderone della zuppa di cavolo non riscaldata.

Aumentò il passo. Nonostante i dubbi non poteva fare tardi e la soluzione non sarebbe caduta dal cielo.

Mise il piede sul pezzo di acciottolato sbagliato. La caviglia si piegò e le lanciò una fitta di dolore in tutto il corpo. Espirò con forza dal naso e proseguì stringendo i denti. Era bastato quello a ricordare di non avere la testa tra le nuvole e che era meglio guardare in terra. Anche perché se qualcuno avesse perso monete se ne sarebbe accorta e chiunque incontrasse non avrebbe preso il suo sguardo come una sfida. Doveva fare attenzione, ché le guardie della secunda e tertia gens potevano essere nascoste, pronte a rapire persone per portarle a morire davanti alla prima.

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