Capitolo 8

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"Scusa Harry...ma io devo assolutamente andare a casa!" Lo supplicò.
"Perché?" Chiede continuando a leggere.
"Devo fare assolutamente una cosa. Subito!" Non so perché glielo sto dicendo.
"Bhe questa cosa può aspettare se ha aspettato fino ad adesso!" Ora mi sta guardando. Si sta alzando. Mi tende la mano. Senza pensarci la uso come aiuto per alzarmi. Mette le mani sui miei fianchi e mi avvicina a lui.
"E ricordati che quando sei qui con me, nessuna cosa è più importante" dice mollandomi.
Ecco il momento è finito.
"Ok" mi limito a rispondere. Questo suo gesto d'affetto mi ha stravolto, forse fa così con tutte! Oppure è un gesto speciale che ha riservato a me?
"Per oggi basta, non ho più voglia di studiare quella merda, vieni con me" mi tende nuovamente la mano.

"Harry sono stanca, stiamo camminando da mezz'ora!" Mi lamento. In realtà non sono stanca ma ho perso il senso dell'orientamento in mezzo a tutti questi vigneti.
"Dai siamo quasi arrivati, ma se proprio insisti...ti porto io!" Cosa??? Subito!
Gli salto sulla schiena e lego le mie mani sul suo collo. Dopo circa due minuti appoggio la testa sulla sua spalla e lo vedo sorridere. In questo momento una voglia di dargli un bacio sulla guancia mi lacera.
"Eccolo li!" Indica un enorme stabile ai piedi della collina.

"Eccoci arrivati! Mio padre non vuole che venga qui perché dice che disturbo, ma quando il gatto non c'è i topi ballano" dice facendomi scendere dalla sua schiena. È pieno di gente questo posto. Ma nessuno sembra notarci. Poi mi guardo intorno e noto enormi contenitori di uva, altri di vino suppongo.
"Su seguimi ti faccio vedere la cantina!" Ordina mentre inizia ad incamminarsi. Lo seguo mentre scende alcune rampe di scale. Poi ci ritroviamo davanti ad una porta enorme, di ferro blindato. Digita un codice sulla tastiera e la porta si apre. Lo spettacolo che mi trovo davanti è indescrivibile. Non avevo mai visto così tante botti, alcune sono molto grandi mentre altre sono veramente minuscole.
"Su entra, non ti mangiano!" Dice dandomi una piccola spinta. Le porte si richiudono dietro di noi. Esploro per qualche minuto.
"Ehi guarda queste sono le prossime che verranno imbottigliate!" Mi dice facendomi segno con la mano di avvicinarmi. "Come fai a saperlo?" Lo guardo. Lui mi guarda. Oh cavolo. Mi prende per i fianchi e mi spinge contro qualcosa di duro, simile ad un muro di legno. Mi continua a guardare. Io sono paralizzata da tutto questo. Si avvicina e inizia a baciarmi. Subito non ricambio il bacio ma dopo qualche secondo tutto questo diventa piacevole. La sua lingua cerca disperatamente la mia. Poi il portone si riapre e sentiamo un uomo parlare. "Oh merda! Andiamo piccola" mi stringe la mano e mi tira verso la parte opposta dell' enorme cantina.

Aspettate! Mi ha chiamato piccola o sbaglio?

"Avevo chiesto di portarle via già ieri!" L'uomo al telefono sembra arrabbiato. "No dovete venire qui ora! Non abbiamo più spazio per i nuovi arrivi!" Continua ad urlare.

"Harry adesso come facciamo ad uscire?" Si sinceramente quell'uomo mi fa paura.
"Come siamo entrati!! Non ci sono altri modi!" Dice sottovoce.
"Ma chi è quello?" Chiedo
"È uno strano, che pensa a lavorare tutto il giorno! È meglio stargli lontano.." Dice e un brivido mi scende lungo la schiena.
"Tu non hai fame? Io si!" Chiede durante le urla del pazzo.
"Harry!!! Ti sembra il momento?"

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Salve salve...Capitolo romantico

My Bigbrother || Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora