Soojung fu abbastanza intelligente da rimanere in silenzio, mantenendo la testa bassa, non appena Jaemin se ne andò, lasciandola di nuovo da sola con Jeno. Aveva sentito le parole che i due ragazzi si erano scambiati e sapeva che dopo quella conversazione Jeno non sarebbe stato di buon umore.
Stranamente, Jeno non se la prese con lei, ma le si sedette accanto e i due diedero da mangiare ai gatti in silenzio.
"Mi dispiace, se non avessi lasciato il cibo per gatti a casa, non ci avrebbe scoperti." Jeno le disse.
"Va tutto bene, Jeno. Prima o poi lo avrebbe scoperto." Soojung rispose.
Jeno si lasciò sfuggire un respiro profondo e si passò le dita tra i capelli, chiaramente frustrato.
"Soojung, va bene per te se ti accompagno e torno a casa mia questa sera?" Jeno chiese.
Non c'era il bisogno di chiederlo e Soojung sapeva che a questo punto stava semplicemente cercando di essere gentile. La ragazza annuì con il capo.
"Sì, vai e sistema le cose con il tuo migliore amico." Soojung gli disse.
"Grazie, sei la migliore." Jeno rispose sporgendosi in avanti per darle un dolce bacio.
— — —
A Jeno sarebbe piaciuto restare a dormire da Soojung, ma sapeva che la sua amicizia con Jaemin era più importante.
Jeno non fu nemmeno sorpreso quando vide il suo migliore amico che lo stava aspettando in piedi nel bel bezzo della cucina a braccia conserte.
Qui si mette male.
Jaemin non si arrabbiava facilmente, ecco perché quando lo faceva, sapevi di averla combinata grossa. Davvero grossa.
"Jaemin, ascolta. Posso spiegarti." Jeno disse, ma Jaemin non ne volle sapere nulla.
"Sì, spiegati, forza Lee Jeno. Spiegami perché hai trascorso delle notti intere con Soojung anche quando ti avevo espressamente chiesto di non farlo. Spiegami perché hai mentito a tutti noi, proprio sotto ai nostri occhi. Spiegami perché hai scelto quella ragazza invece che noi, la tua famiglia, coloro che rischierebbero la loro vita ancora e ancora senza alcuna esitazione. Spiegami perché!"
Jeno sussultò, sentendo la voce di Jaemin riecheggiare in tutto l'appartamento. Se gli altri si fossero trovati in casa, di certo non avrebbero avuto il coraggio di uscire dalle loro stanze in quel preciso istante.
"Io..." Jeno non sapeva cosa dire. "Io penso..."
"Cosa, Jeno? Cosa credi di poter dire per spiegare quello che hai fatto?" Jaemin chiese. "Ti prego, illuminami."
Jeno deglutì il nodo che sentiva di avere in gola, fece un respiro profondo e chiuse gli occhi.
Devi solo essere onesto, Jeno.
"Jaemin, credo di amarla." Jeno disse al ragazzo che si trovava proprio di fronte a lui.
Quando Jeno riaprì i suoi occhi, dopo qualche secondo di silenzio, capì che quelle parole avevano colto di sorpresa Jaemin.
Il ragazzo non aveva alcun espressione sul viso, stava ancora cercando di digerire le sue parole. "Tu cosa?"
"Credo di amarla. Credo di amare Soojung." Jeno disse ancora una volta con un po' più di sicurezza. Ma Jaemin scosse la testa.
"No no, tu neanche ci credi all'amore. E conosci le regole, non puoi stare con lei Jeno, lei non è una Phoenix." Jaemin gli ricordò.
"Sì, ma—"
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Ashes | JENO
FanfictionFt. Lee Jeno degli NCT ᴍᴀғɪᴀ/ɢᴀɴɢ C'erano due regole: 1. Non vagare mai per le strade buie di notte da solo 2. Se vedi una persona che indossa una giacca di pelle nera con una fenice dorata sulla schiena, è meglio girarsi e correre, e non pensare...