"Come ti senti?" Soojung chiese, aiutando Jeno a sedersi. C'era un piatto di zuppa sul tavolino proprio di fronte a loro.
"Uno schifo." Jeno rispose, avvolgendo la coperta attorno al suo corpo. Si sentiva debole e vulnerabile e odiava sentirsi così.
Il suo commento fece ridere Soojung, la ragazza gli passò un cambio di vestiti e lui era piuttosto sicuro che provenissero dal suo armadio.
"Uno dei tuoi amici te li ha portati. Um, quello magro, che non è proprio altissimo, con uno sguardo che potrebbe uccidere, ma d'altra parte, quello ce lo avete tutti." Soojung divagò. "Lo studente d'arte. Il ragazzo, non Ayeon."
Jeno sorrise di fronte alle sue parole. "Renjun."
"Uh, sì lui." Soojung disse. "Il bagno è in fondo al corridoio, hai bisogno d'aiuto?"
"No, non serve." Jeno disse, ma non appena cercò di alzarsi, gli sembrò che le sue gambe fossero fatte di gelatina e la sua testa cominciò a girare. Se non si fosse aggrappato a Soojung, di certo sarebbe caduto a terra come un idiota.
"Ripensandoci, è meglio che ti aiuti io." Soojung disse, guidandolo verso il bagno.
Jeno odiava sentirsi così, ma ad essere sinceri rimase senza parole quando guardò il suo riflesso allo specchio.
Le sue labbra erano pallide e la sua pelle era verdastra. I suoi capelli erano un completo disastro e non riusciva a credere che Soojung l'avesse visto in quelle condizioni per tutta la mattina. Era decisamente malato. Davvero malato.
Jeno rimosse lentamente i vestiti bagnati di sudore, si asciugò il corpo con l'asciugamano che Soojung gli aveva dato e poi indossò i vestiti puliti.
Quando uscì, aggrappandosi alla porta, Soojung era lì fuori ad aspettarlo.
"Non preoccuparti dei tuoi vestiti e dell'asciugamano, ci penso io." Soojung disse. Jeno annuì e i due tornarono al divano.
Jeno era grato che Soojung gli avesse immediatamente poggiato la coperta sulle spalle, non appena si sedette a gambe incrociate.
"Non serve che mi imbocchi." Jeno disse, quando Soojung sollevò il piatto, ma la ragazza non era convinta.
"Non voglio che rovesci la zuppa sul pavimento, sul divano e sulla coperta, perciò apri la bocca." Soojung disse.
Jeno guardò Soojung soffiare delicatamente sulla zuppa, assicurandosi che non fosse bollente, prima di chinarsi verso di lui.
Questa situazione è davvero imbarazzante, Jeno pensò.
"Do da mangiare ai pazienti dell'ospedale in continuazione, perciò smettila di pensare troppo e bevi la zuppa. Ti prego?" Soojung lo supplicò.
L'ho detto ad alta voce? Jeno pensò, aprendo la bocca, così che la ragazza potesse imboccarlo.
Jeno doveva ammetterlo, la zuppa era buona e lo stava riscaldando. Si strinse alla coperta.
"Ti piace la zuppa?" Soojung chiese. Jeno annuì e sentì le farfalle nello stomaco, quando vide la ragazza sorridere.
Soojung continuò ad imboccarlo lentamente, fino a quando non ebbe finito.
"Dove stai andando?" Jeno chiese vedendola in piedi, con il piatto in mano.
"Vado a pulire, tornerò qui fra qualche minuto." Soojung disse prima di guardarlo. "Starai bene senza di me?"
Congratulazioni, le sei ufficialmente sembrato un idiota.
"Sì, ero solo curioso." Jeno disse, cercando di fare l'indifferente, mentre Soojung lasciò di nuovo la stanza.
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Ashes | JENO
أدب الهواةFt. Lee Jeno degli NCT ᴍᴀғɪᴀ/ɢᴀɴɢ C'erano due regole: 1. Non vagare mai per le strade buie di notte da solo 2. Se vedi una persona che indossa una giacca di pelle nera con una fenice dorata sulla schiena, è meglio girarsi e correre, e non pensare...