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⟪I keep trying to put this behind me

I still wanna know, who's taking you home⟫

-No More Sad Songs, Little Mix


LOUIS


"Papà, possiamo andare al parco?" William chiede a tavola.

"Non vedo perché no, tuo padre oggi è libero, possiamo fare un picnic e tu puoi giocare sulla nuova palestra della giungla" gli fa segno Harry.

"Evviva!" William esulta.

Tutti iniziano a prepararsi per il parco, Harry prende ogni tipo di snack, mentre io preparo la coperta. Quando arriviamo al parco, assicuriamo a William che deve mangiare il suo panino prima di giocare.

Lui lo divorò avidamente e si precipitò sulle barre di metallo vicino allo scivolo. Io e Harry lo applaudiamo, mentre si dondolava appeso a queste, tenendolo d'occhio mentre giocava con gli altri bambini.

"È il nostro bambino, così prezioso" ammira Harry.

"Lo so, è difficile credere che abbiamo creato qualcosa di così perfetto" gli dico.

"Hai pensato di avere altri figli?" Mi chiede.

"Cosa vuoi dire?" Gli chiedo.

"Beh, vuoi un altro figlio?" Mi chiede.

"È una domanda piuttosto impegnativa" ridacchiò "ma sì, quando sarà il momento giusto"

"E quale sarebbe questo momento?" Mi chiede.

"Non ne sono sicuro, dopo che ci saremo sposati e tutto il resto, suppongo" ridacchio.

"Beh... e adesso?" Chiede e mi lascia cadere il panino in grembo.

"Cosa? Stai..."

"Penso di sì" mi interrompe.

"Cosa te lo fa pensare?"

"Il mio mal di schiena, i continui dolori muscolari e la nausea"

"Beh, oh mio Dio, è fantastico, è una cosa buona" gli dico, mentre lui non sembra così sicuro "Cosa c'è che non va?"

"È snervante, cioè cosa dovrei provare? Una parte di me ha paura e l'altra si sente in colpa"

"Harry, questa è una cosa di cui essere felici, se sta succedendo, dobbiamo apprezzarla, non scappare da essa, a volte gli arcobaleni arrivano quando meno ci si aspetta" gli dico, facendolo sorridere.

Rapidamente entrambi i nostri occhi sono attratti dal suono di un tonfo a terra. Ci vogliono pochi secondi per accorgerci che William è caduto dalle sbarre della scimmia. Ci precipitiamo, lui inizia a piangere e a respirare affannosamente, come se gli avessero tolto il fiato.

"William, oh mio Dio" grida Harry.

Non sono un'infermiera o un medico, ma posso dire che la gamba di Williams è rotta e peggio ancora la nuca sanguina.

Presto io e Harry abbiamo chiamato un'ambulanza e a cercare di tenere sveglio William.

"Papà, fa male" grida William, guardandomi in faccia.

"Lo so, lo so, non preoccuparti, ti cureremo presto" gli dico.

In poco tempo arriviamo all'ospedale. Mentre l'ambulanza si avvicina all'ospedale e William esce piangendo, capisco dall'espressione di Harry che è spaventato, e non per la gamba rotta di nostro figlio.

È come se fosse congelato nel tempo, gli occhi lacrimano e lo vedo tremare, riluttante a entrare. Deve scegliere tra nostro figlio e il suo stesso trauma. Lo vedo scritto dappertutto. Non desidera altro che entrare e tenere la mano di nostro figlio mentre si assicura che rimettano a posto la gamba, ma il suo corpo gli urla di scappare, mentre lui rimane immobile.

"Se devi restare, va bene, mi assicurerò che stia bene" gli dico.

"Ha paura, ho paura" borbotta Harry "Devo entrare. Aiutami a entrare"

"Va bene. Renditi conto che questo non è solo un posto dove succedono cose brutte, questo è il posto dove nascono i bambini e si scopre che vivranno, questo è il posto dove quella mamma con una protuberanza al seno scopre che è solo un sintomo dell'allattamento, o questo è il posto dove quel padre che è stato in dialisi riceve la notizia che sua figlia è compatibile ed è una perfetta donatrice di reni, è qui che qualcuno impara a camminare dopo essere stato costretto a letto. Qui succedono cose belle e cose brutte, ma tu sarai al sicuro, perché sei una buona persona per nostro figlio, sei suo padre, e lui si ricorderà chi gli terrà la mano mentre i medici gli rimettono a posto le ossa" gli dico.

Mi guarda e fa un passo.

E quel piccolo passo fu un grande passo verso la guarigione.


Meet Me in Halfway | LARRY MPREG | Italian TranslationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora