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Sono passate tre settimane dall'incidente di Dylan; lui si è ripreso benissimo. È tornato a lavorare e la sua mobilità non è stata compromessa.
Non abbiamo più parlato di noi due, né tantomeno di me e John. Non so nemmeno quando e se ne riparleremo. Non sono brava ad affrontare le situazioni difficili! Strano, dato che sono un medico d'emergenza...

Sono nel mio studio e mi sto preparando. Oggi ci verranno affidati degli specializzandi  che dovremo seguire in ogni loro movimento. Almeno così è quello che ha detto John in un messaggio che ha mandato a tutto lo staff ieri notte alle 3!

Entro in sala riunioni.
John sta bevendo un caffè. Lo saluto con un cenno della mano prima di sedermi al mio posto.
Dylan mi si siede davanti.

-Adesso che siamo tutti qui. Buongiorno!
Sorride John
-Sarò breve...
Dice
-Come vi avevo anticipato per oggi vi sarà affidato uno specializzando ciascuno. Sono ragazzi al 1^ anno di specializzazione. Non siate troppo severi!
Ride
-Li troverete nei vostri rispettivi uffici. A fine giornata vorrei un resoconto su questi ragazzi in quanto dovrò valutarli in sede d'esame...
Dice.
Guardiamo tutti John. Io alzo la mano
-Beth...
Dice lui
-In che senso "in sede d'esame"?
Chiedo
-Non vi avevo detto che per questo mese sto tenendo delle lezioni al campus di medicina su nuove tecniche diagnostiche per l'endometriosi e il rettore mi ha chiesto di accogliere alcuni dei suoi alunni migliori qui...
Dice
-Chiaro...
Sorrido.

La riunione termina.
Torno nel mio studio senza fermarmi a parlare né con John né tantomeno con Dylan.

Apro la porta dello studio e trovo un ragazzo seduto su una sedia che guarda il telefono.
-Buongiorno Dottoressa!
Dice lui notando la mia presenza.
Si alza
-Io sono Mike Preson.
-Piacere Mike...sono la dottoressa Elizabeth Dawson, ma tu puoi chiamarmi Beth.
Sorrido
-Andiamo?
Chiedo.
Lui annuisce un po' intimorito.

-Io sono la responsabile del reparto di Emergenza.
Dico
-Tu in che specializzazione vorresti entrare?
Chiedo
-Vorrei entrare in chirurgia d'emergenza!
Dice
-Sei stato affidato alla persona giusta...
Sorrido.
-Dato che oggi non ci sono particolari emergenze. Iniziamo facendo degli esercizi...
Dico
-Di che tipo?
Chiede lui
-Hai mai iniziato una flebo?
Chiedo
-No, ma l'ho visto fare mille volte!
Dice fiero
-Oggi lo farai tu!
Entriamo in una camera.

-Chi è il paziente?
Chiede
-Io...lo farai su di me!
Dico.
Lui sgrana gli occhi
-Dottoressa non so se...
Lo guardo
-Si...
Dico.

Arrotolo le maniche del camice.
-Per prima cosa, metti i guanti.
Dico
-Poi prendi il laccio emostatico.
Dico
-L'ago deve essere leggermente inclinato. Tutto chiaro?
Chiedo mostrandogli il movimento da fare
-Si si!
Dice.
-Iniziamo!
Dico.

Prova a inserire l'ago.
La prima volta: fuori vena.
-Tranquillo. Riprova.
Dico
La seconda volta: fuori vena.
La terza volta: fuori vena. Il braccio inizia a fare un po' male.
-Cambiamo braccio!
Dico indicandogli quello destro.
Quarta volta: inserisce l'ago.
La porta si apre.
Lui si gira e muove l'ago provocando una fuoriuscita di sangue.
-Dylan!
Dico stringendo i denti per il dolore
-Che fai?
Ride
-Poi ti spiego!
Dico
-Dov'è il tuo specializzando?
Chiedo
-L'ho mandato a prendere un caffè...
Dice
-...per rilassarsi un po'...
Continua
-Come ti chiami?
Chiede
-Mike...
Risponde lui
-Mike, raggiungi il tuo amico al bar...
Dice Dylan.

Il ragazzo non se lo fa dire due volte ed esce dalla stanza.

Dylan si siede davanti al lettino dove sono seduta.
Ride mettendo un paio di guanti
-Volevi proprio farti del male!
-Volevo solo fargli fare un po' di pratica...
Dico
-Questo braccio è messo peggio dell'altro!
Dice guardando il braccio destro.
-Rimuovo l'ago...
Dice.
Il sangue inizia ad uscire sempre di più. Dylan prende una garza e la passa sul braccio.
-Non sei qui per il mio braccio...
Dico
-Beth da quanto sono tornato a casa non abbiamo più parlato. Ci siamo evitati...
-Non so che fare!
Dico.
Gli accarezzo il viso mentre mette un cerotto sul mio braccio
-Dobbiamo andare...
Dice.

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