È un giorno di inizio Settembre come tutti gli altri. Noioso. Buio. Triste. Quando finisce l'estate è come se finisse un anno e ne iniziasse uno nuovo. Si riflette su ciò che è successo nei mesi precedenti e su come migliorare quelli successivi.
Bevo un caffè in solitaria nel cortile dell'ospedale.
Penso agli interventi, alle emergenze della giornata e ai ricordi che da un paio di settimane stanno affiorando nella mia memoria.-Buongiorno!
Dice una voce alle mie spalle.
Mi giro
-Ciao!
Sorrido.
John si siede accanto a me.
Quando è tornato da Cleveland mi ha detto che doveva raccontarmi tutto quello che era successo con Nicole
-Sono andato a letto con Nicole!
Dice.
Lo guardo
-Cosa?
Dico
-La sera prima del suo processo, mi ha detto che non si sentiva tanto bene, sono andato in camera sua. Abbiamo iniziato a parlare e...
-Perché me lo stai raccontando?
Chiedo
-Perché non è una cosa della quale vado fiero...
Dice
-È sempre la tua ex moglie...
Dico
-È proprio questo il punto!
-Nonostante Nicole non sia la persona migliore che conosca, non vedo problemi nel tornare con una persona con la quale sei stato bene...
Sorrido
-Perché sei così...saggia oggi?
Chiede
-Non riesco a smettere di pensare a quella notte. Da quando sono tornati i ricordi...non riesco a dimenticare...
Dico.
Mi accarezza il viso. Sorrido.
I nostri cerca persone squillano
-C'è un'emergenza!
Dice.Entriamo nel reparto di emergenza
-Beth...
Mi chiama Sam
-Si...allora...John e Joey in trauma 2, io vado con trauma 4 con Dylan!
Dico tenendo in mano le cartelle.Entro nella sala trauma insieme a Dylan
-Mi chiedevo quando saresti arrivata!
Dice
-Dobbiamo parlare!
Dico
-...dopo questa emergenza...
Lui mi guarda e sorride
-Vittima di un incidente stradale. Lui guidava una moto. Ha tre costole rotte e varie escoriazioni sulle gambe. Lo mando a fare una TAC per un eventuale trauma cranico.
Dice
-Il mio lavoro è finito!
Dice firmando la cartella
-Possiamo parlare adesso?
Chiede aprendo la porta
-Sei poco professionale!
Dico
-Non dirlo a John!
Sorride.Usciamo in cortile.
Ha iniziato a piovere. La pioggia mi bagna il camice
-Allora?
Chiede
-Hai pensato a quella cosa che riguarda...noi due?
Chiedo.
Lui ride
-Perché me lo chiedi?
Chiede
-Perché avevamo detto che ne avremmo parlato!
Dico
-No, intendo perché vuoi saperlo adesso? Tu ci hai pensato?
Chiede
-È strano...
Dico
-Voglio stare con te, ma...non voglio!
Dico
-Lo stesso vale per me...
Dice
-Ah siete qua!
Dice John avvicinandosi
-C'è un'emergenza?
Chiedo
-No...in realtà ero venuto a chiedervi che programmi avete per il fine settimana...
Dice
-Io avevo promesso a Abby che avrei badato a Marina, mentre festeggiava l'anniversario di matrimonio con Joey...
Dice Dylan
-Io...sono libera!
Dico.
Dylan mi guarda e sorride
-Ti andrebbe di venire in barca con me?
Chiede
-Barca? Dove?
-Sul Lake Erie...
Dice
-Va bene...
Dico
-Sicuro di non voler venire, Dylan?
Chiede
-No...
Dice lui rientrando in ospedale
-Vado da lui...
Dico.-Dottore!
Lo chiamo per i corridoi
-Dylan!
Lo prendo per un braccio ed entriamo in uno sgabuzzino
-Che ti prende?
Chiedo.
Mi guarda negli occhi
-È per la barca?
Chiedo
-Io tengo a te.
Dice
-Anch'io...
Dico
-Sono stato male per tante storie con donne diverse...non posso stare male anche per te.
Dice.
Lo bacio
-Ci vuole un po' di intraprendenza nella vita, no?
Sorride.
Mi bacia
-Ne parliamo dopo il weekend in barca!
Dico.
Esco dallo sgabuzzino cercando di non farmi vedere da nessuno, anche se tutti sanno che ero lì dentro con Dylan.•Friday•
Io e John siamo pronti per partire per il fine settimana. Dylan è in sala operatoria. Lo saluto attraverso il vetro. Lui fa un cenno con la testa.

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Emergency Call
Romance🩺Lei. Medico di emergenza che lavora in una clinica privata che odia. Un passato che fa ancora male. Un ricordo doloroso. E la determinazione di voler scoprire la verità a tutti i costi perché, anche se fa male, lei deve ricordare. Lui o meglio...