Entro in pronto soccorso. È deserto. Vedo Sam al banco accettazione
-Beth finalmente sei arrivata!
Dice
-Non sono in ritardo, il mio turno inizia fra mezz'ora...
Dico
-Lo so, ma John chiedeva di te...
-Oh no!
Dico
-È successo qualcosa?
-Si...no, cioè no...tutto bene...lui dov'è?
-Ti aspetta nel suo studio!
-Grazie Sam!
Dico andando via.Busso alla porta dello studio di John
-Avanti!
Dice.
Entro e chiudo la porta alle mie spalle senza dire niente.
Seduto su una poltrona c'è Dylan, mentre John è appoggiato alla scrivania
-Ciao...
Dice Dylan
-Ciao...
Dico
-È successo qualcosa?
Chiedo
-Siediti...
Dice John
-No! Voglio sapere perché mi hai chiamato qui? Se è per quello che c'è stato fra di noi...
Dico indicando prima John e poi Dylan
-...no...
Dice Dylan
-Non c'entra niente...
Dice
-...e allora cosa?
Chiedo
-Dopo il processo di Nicole, mi ha contattato suo padre...
Dice John
-Vuole evitare un altro scandalo che riguardi sua figlia...
Dice
-Mi volete dire che il padre di Nicole non vuole che noi citiamo in giudizio l'università?
Chiedo
-Esatto!
Dice Dylan
-Non se ne parla!
Dico
-Beth!
Dice John
-Noi abbiamo rifiutato...
Dice.
Sorrido
-Grazie...
Dico
-Quindi come procediamo?
Chiedo
-Ho contattato lo studio di avvocati che gestisce gli affari dei miei genitori...
Dice John
-Dobbiamo fornire loro tutta la documentazione, i nomi delle persone coinvolte e una tua dichiarazione...
Dice
-Va bene...
Dico
-Se per te va bene, ci vediamo a fine turno nella sala riunioni...
Dice
-Si...ci vediamo dopo...
Dico uscendo dalla stanza.Un'ondata d'ansia mi travolge. Non pensavo che sarebbe successo tutto così velocemente.
La porta si apre.
Vedo Dylan uscire
-Un caffè?
Chiede
-Anche se sembri parecchio agitata...
Dice
-Devo prendere una boccata d'aria...
Dico.Andiamo nel parcheggio delle ambulanze. C'è un piccolo carretto che vende caffè caldo e qualche dolce
-Due caffè e...
Dice Dylan guardandomi
-...una ciambella glassata...
Dico.
Lui mi cinge la vita con un braccio
-Vuoi passare la serata con me?
Chiede
-Sei così sfacciato ora?
Dico sorridendo
-Lo sono sempre stato...
Sorride
-Dylan avevamo detto...
Dico
-Emergenza in arrivo!
Dice Joey passandoci accanto
-Ne parliamo dopo!
Dico dando un morso alla ciambella.-Donna, 34 anni, incinta al terzo mese, è stata investita mentre attraversava la strada. Pressione 130/90, bpm 80, possibile trauma cranico. Non siamo riusciti a prendere i segni vitali del bambino!
Dice un paramedico
-Bene, chiamate John! Trauma 4!
Dico.-Il marito della donna. Era con lei quando è stata investita. Lievi ferite alle braccia e alle gambe. Non ha voluto essere visitato!
Dice un altro paramedico spingendo una sedia a rotelle
-Devo stare con mia moglie!
Dice l'uomo
-Prima la visito, poi potrà andare da sua moglie!
Dico
-Exam room 2. Me ne occupo io. Joey tu va' da John, vedi se ha bisogno di aiuto!
Dico.Entro nella exam room. L'uomo inizia a parlare
-Come sta mia moglie?
Chiede
-È grave, ma si riprenderà...
-E mio figlio?
-Non lo sappiamo ancora...
Dico
-Io...non volevo...
Dice
-Non voleva fare cosa?
Chiedo mentre lo visito
-Non volevo spingerla...
Dice tra le lacrime
-Lei ha spinto sua moglie?
Chiedo
-Stavamo litigando e...
Dice
-Si rilassi...torno subito!
Dico
-No!
Dice lui prendendomi per le spalle
-Mi lasci!
Dico dandogli una gomitata nella pancia.
L'uomo si piega in due dal dolore. Provo ad aprire la porta, ma lui mi colpisce alla schiena.
Cado a terra. Mi manca il respiro. Esce dalla stanza lasciandomi lì.Dylan's POV
Entro nella sala trauma dove John e Joey stanno visitando una paziente
-Avete bisogno di un consulto?
Chiedo
-No...abbiamo quasi finito!
Dice John
-Avete visto Beth?
Chiedo
-Era in una exam room con il marito di questa donna!
Dice Joey
-Grazie!
Dico uscendo.

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Emergency Call
Storie d'amore🩺Lei. Medico di emergenza che lavora in una clinica privata che odia. Un passato che fa ancora male. Un ricordo doloroso. E la determinazione di voler scoprire la verità a tutti i costi perché, anche se fa male, lei deve ricordare. Lui o meglio...