Prima Lettera.

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Troye quella mattina, esattamente lunedì, entrò in aula con un cipiglio nervoso ed insoddisfatto.

Il diciottenne, infatti, aveva passato l'intera notte a giocare alla Play, lasciando che il tempo scorresse sulle sue spalle, per poi perdere all'ultimo minuto.

Troye dovette ammetterlo: alla fine, quando alle sei del mattino, sua madre era già sveglia e pronta, si era dato uno schiaffo in faccia e si era mormorato un 'Coglione'.

Coglione lo era, sicuramente.

Quando entrò in classe trovò dentro Tyler, il suo migliore amico-se non fratello- che appena lo vide arrossì vistosamente sotto lo sguardo confuso di Troye, che gli urlò un saluto.

Tyler rispose con un cenno.

Va bene, di solito Tyler non era sfacciato, anzi, era la persona più timida della Terra, ma se c'era una cosa che la vita garantiva al liscio, era un abbraccio da parte del suo migliore amico ogni volta che lo vedesse.

Quella mattina non successe.

Troye si strofinò i capelli -che tutti gli invidiavano- e si sedette al suo posto quando un fogliettino attaccato al banco con una chewingum, attirò la sua attenzione.

Hey Troye,

sì, okay, probabilmente ti starai chiedendo chi è questo tizio strano che ha lasciato un bigliettino sul tuo banco, attaccato con una chewingum, che ti dirò, tanto male non era.

Ho deciso di scriverti per un po', quindi potrai aspettarti una mia lettera, qualche volta.

Innanzitutto, volevo raccontarti delle mia giornata, se non ti dispiace -so che ti dispiacerà perché io faccio letteralmente schifo, ma capiscimi, è un po' come uno sfogo-.

Ieri ho tentato di giocare a calcio, e sì, devo dire che il risultato è stato alquanto schifoso, ma non mi abbatto, eh, io voglio essere bravo come te.

Poi ho studiato, Troye, mentre mi rigiravo tra le mani il cellulare e guardavo qualche foto -mi piace, non so- e alla fine ho mangiato al Mc.

Mi piace la mia vita, solo che è NOIOSA.

Ma ho te Troye e questo è l'importante.

Non so se capirai subito o forse sì, ma boh.

Voglio essere calmo e graduale, per non spaventarti.

Non sono uno stalker/maniaco/altre cose che non voglio immaginare (tu dirai che lo dicono tutti, ma okay) sono solo un ragazzo strambo e con molto in testa.

Come hai capito ho una BUONISSIMA autostima.

Non posso descrivermi, lo farei, giuro, sennò non ci sarebbe gusto (?) si può chiamare così?

Non so se tu voglia rispondermi (mi illudo solo che tu legga questo, e a dir la verità ciò mi spaventa parecchio) ma se lo faresti, potresti lasciare un biglietto... non so. Facciamo così: Niente risposta. Sarà come parlare da solo, ma poco importa.

Ora ti lascio (spero di non averti infastidito).

Ciao :)

Troye ripiegò il foglietto in quattro e si guardò attorno preoccupato, sentendo gli occhi di tutti addosso.

Poi posò il biglietto nella tasca e proprio in quel momento entrò la professoressa.

Non poteva sapere che, da quel momento, si sarebbe svegliato solo per leggere una di quelle lettere.

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Salve pipolz! Eccomi qui con una nuova storia di 30 capitoli, come al solito non ci sarà un giorno fisso per l'aggiornamento, ma vabbè, capitemi. xx

Hope u enjoy it. <3

Ricordo che l'autrice è: wontstoptosurrender_

30 Letters From Nobody × Troyler.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora