Ventitreesima Lettera.

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Non so se vi fa riprodurre il video, in ogni caso è "Uncover" di Zara Larsson xx.


"Caro Troye,

non penso che tu mi abbia dato false speranze.

Non penso di essermi innamorato di te per abbracci troppo stretti o contatti che ho frainteso.

Penso che sia stata la dose di affetto reciproco ogni giorno, invece.

Mi sono innamorato di te lentamente e quando è successo è stato troppo tardi per riparare. 

Amo ogni cosa di te e lo so che a 18 anni non si può provare qualcosa di così troppo profondo, ma lo sento Troye.

Sento che quando ti avvicini il mondo si colora e mi viene naturale sorridere. E' una sensazione fantastica.

Amo quando arricci il naso per il freddo o quando è inverno e metti i tuoi maglioni larghi che sembra quasi stia annegando in essi.

Amo come i tuoi capelli diventano sotto il sole.

Amo che ogni tre secondi ti sposti la frangetta perché ti finisce negli occhi e che ogni tanto ti metti gli occhiali, senza un apparente motivazione.

Amo quando sorridi e ti prende tutta la faccia e non sono le labbra.

Non so se mi ami nello stesso modo, sappi solo che a me basta una minima parte.

Ps: venerdì sera va benissimo :)

Tyler xx" 

Troye aveva trovato quella lettera nel suo astuccio ed era rimasto commosso.

Veramente Tyler provava così tanto per lui?

Tyler, il ragazzino tanto timido da imbarazzarsi al minimo sbaglio, quello che aveva condiviso con lui ogni piccola cosa.

Quello di cui era comunque, pazzamente innamorato.

Perché quelle non erano solo farfalle, era un intera bufera che si scatenava nella sua pancia e che non aveva mai provato prima.


***


Tyler stava riponendo un paio di libri nell'armadietto di ferro, quando sentì uno stridio dietro di lui che lo infastidì, tanto che si ritrovò a sbuffare.

Chiuse con un botto l'anta come al solito e con un cipiglio si girò, pronto a dirigersi verso la classe di letteratura.

Non vedeva l'ora di immergersi in antiche epoche con stucchevoli storie d'amore. 

Questo, fino a che non si accorse che qualcuno lo stava seguendo da un po'.

Così si fermò e disse divertito "Troye?"

Il ragazzo lo raggiunse da dietro "In tutta la sua bellissima presenza".

Poi si avvicinò per baciare dolcemente l'altro, che si ritirò velocemente imbarazzato.

"Uhm?"

"Non sono ancora abituato" borbottò, scusandosi con gli occhi.

"Okay".

Poi Troye prese dolcemente la mano al ragazzo vicino a sé e lo guardò con un sorriso sornione e tutto quello fece sciogliere il cuore a Tyler.

"Smettila di sorridere""Perché? "

"Perché mi viene voglia di baciarti e-" ma il ragazzo non poté finire la frase perché il biondo si era avvicinato gentilmente a lui.

Gli accarezzò dolcemente la guancia e lo baciò, facendo scontrare le loro labbra per qualche secondo.

"Ah, per fortuna che non volevi essere baciato" lo prese in giro Troye, pizzicandogli il fianco.

"Posso fare qualche eccezione" ammiccò

."Comunque, credo che tu abbia lezione dall'altra parte della scuola" riprese Tyler.

"Volevo accompagnarti" Il biondo sorrise, con ancora la mano intrecciata a quella del suo ragazzo, che nel mentre lo guardava con la coda dell'occhio.

 "Comunque, ho chiamato Pew"

Si era creato un silenzio stranamente imbarazzante, che nessuno dei due riusciva a colmare.

"Quando?" chiese Sivan.

"Prima che tu venissi con la tua bellissima presenza a curare la mia solitudine" ridacchiò il ragazzo.

Troye scosse leggermente la testa e sorrise.

"E quindi?"

"Quindi mi ha detto che Phil è entusiasta dall'intervista e che vorrebbe un appuntamento con me"

"Se solo ti tocca lo castro e lo da da mangiare ai pesci.

Comunque certo che è entusiasta dell'intervista, tu sei bravissimo in queste cose"

In realtà non era tanto vero.Tyler molto spesso mentre parlava, improvvisamente entrava in un suo mondo e si interrompeva.

Altre volte, invece, non riusciva a parlare e se ne usciva con dei borbottii.

"Non sono bravo, è Pew che mi sta simpatico" disse infatti il biondo.

Poi con un sorriso tutto fossette cambiò argomento.

"Allora, dove mi porti domani?"

Dopo che porse la sua domanda abbassò gli occhi e iniziò a giocare con le dita.

Quando doveva chiedere cose che lo interessavano si imbarazzava facilmente, quindi Troye non si stupì affatto del suo cambio d'umore.

"Non te lo dico. Se me l'hai chiesto perché così puoi vestirti adeguatamente, puoi metterti un jeans e una camicia, tanto non è un ristorante molto elegante.

Oppure puoi venire anche nudo."

Tyler non rispose, si limitò ad entrare in classe e sbuffare.

"Pervertito"


30 Letters From Nobody × Troyler.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora