Ventisettesima Lettera.

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Tyler non aveva neanche dato il tempo al suo cervello per assimilare la notizia, che già era saltato addosso a Troye, tempestandolo di baci e urlando dei "Sì, sì e sì" eccitati.

Troye si aspettava una reazione del genere, quindi si era preparato anche una caterva di fazzoletti, che alla fine vennero usati per asciugare le lacrime di felicità del biondo.

Dopo che Tyler si fu calmato, Troye gli prese gentilmente la mano e gli infilò un anello all'anulare.

Era un piccolo gioiello, comprato come gesto simbolico più che altro.

Tyler era quindi scoppiato di nuovo a piangere ,sotto lo sguardo interrogativo del gatto che ben presto gli fece da coperta per le gambe. 

***

Erano passati sei mesi da quel giorno, in cui i due fidanzati si erano preparati psicologicamente al grande passo.

Il matrimonio lo stavano organizzando le mamme dei due, visto che a Troye non andava di sistemare e ordinare lettere per gli inviti e Tyler ogni volta scoppiava a piangere per l'emozione.

Il moro in quei momenti cercava in tutti modi di consolarlo, anche se da consolare c'era poco, dato che erano lacrime di gioia!

Ma a Troye si spezzava comunque il cuore nel vederlo con gli occhi umidi e un leggero broncio.

Insomma, quei sei mesi passarono abbastanza velocemente e, senza accorgersene, i due erano arrivati all'altare.

Le due mamme avevano optato per una scelta sobria, oltretutto il matrimonio si sarebbe svolto in comune, quindi niente fronzoli.

Inoltre avevano invitato veramente poche persone. 

Oltre a tutti i parenti c'erano solo Pew e il loro vicino di casa, Phil Lester.

La cerimonia si era svolta in totale silenzio, tolto il pianto sommesso di Liz e Jackie, a cui più tardi si aggiunse anche Tyler.

Quel ragazzo si sarebbe disidratato troppo, di questo passo. 

Dopo che la cerimonia fu conclusa e, finalmente, i due ragazzi uniti per sempre, tutta la combriccola andò in un ristorante dove rimasero fino a notte fonda.

Tyler e Troye a mezzanotte salutarono tutti con un sorriso stanco, poi tornarono un attimo dentro il locale per prendere i regali ricevuti.

Per lo più erano cose da usare sotto le coperte.

Colpa di Pew.

Dopo aver caricato la macchina con tutti i pacchetti i due tornarono finalmente a casa.

In realtà non avevano parlato granché quel giorno, sia per l'emozione sia perché, a quanto pare, le loro mamme volevano passare gli ultimi momenti da "uomini liberi" accanto a loro, attaccate quasi come cozze.

Certo, non avevano dato fastidio, ma a Troye sarebbe piaciuto liberare un attimo Tyler dalla stretta morbosa di Jakie e fare magari una visitina in bagno, ma.

L'unica cosa che gli era stata concessa erano stati gli sguardi, che erano sempre ricchi d'amore e di affetto, e i piccoli contatti.

Magari capitava di sfiorarsi con le mani sul tavolo e allora entrambi sorridevano come sciocchi, sotto gli sguardi confusi dei parenti e amici.

Quando finalmente entrarono in casa, entrambi si diressero in camera da letto.

Veramente, erano troppo stanchi per fare qualsiasi cosa,anche tenere gli occhi aperti per un altro secondo.

Si misero il pigiama -beh Tyler come al solito no ma, dettagli-e si distesero stancamente sul letto, stringendosi in un abbraccio.

Verso le cinque di mattina però, Troye sentì uno strano dolore sulla nuca, quindi spalancò gli occhi.

La stanza era completamente buia, anche perché i due si erano abituati a dormire con le tapparelle sigillate, quindi il ragazzo non vedeva niente, se non il viso rilassato e dormiente di Tyler.

Avevano fatto la classica posizione "a cucchiaio" e la faccia del biondo giaceva indisturbata sul petto del marito, che fungeva da cuscino.

Troye non si sentiva di muoversi, anche perché sicuramente l'avrebbe svegliato, quindi cercò di ignorare il punto dolorante e chiuse gli occhi."Sivvy"Dopo cinque minuti la voce di Tyler ruppe il silenzio.

Il moro aprì un occhio e vide subito lo sguardo assonnato del biondo puntato addosso.

"Mh?""Va tutto bene? Perchè hai tipo aumentato i respiri e l'ho notato e mi sono preoccupato..."

Troye trattenne un "Aw" poi spostò delicatamente Tyler dal suo petto e alzò la testa.

Tolse il cuscino e sotto ci trovò un pezzo di carta.

"UNA LETTERA?! MA CHE COSA!" urlò il ragazzo.

Tyler lo guardò in attimo e poi scoppiò a ridere "Dovresti vedere la tua faccia ora!"

Troye lo ignorò e prese il foglietto, poi lo aprì e si ristese sul letto.

Il moro gli si affiancò subito.

"Ma che caz-"

"Caro Troye o Tyler (non so chi dorme in questa parte di letto, scusate)

ORA SIETE SPOSATI! 

LA MIA COPPIA PREFERITA!

Okay devo ammetterlo, mi sono infiltrato qua mentre Tyler si sta vestendo e Troye sta in bagno a...beh.

Non lo so.

E non lo voglio sapere.

Inizio chiedendovi scusa se i miei regali vi saranno sembrati fuori norma ma volevo vedere la vostra faccia nel riceverli! 

(I veri regali stanno nell'armadio nella stanza degli ospiti, a destra (; ).

Poi, che dire.

Non state sempre appiccicati e non spaccate il letto troppo spesso :)

E TANTI TANTI AUGURI, EH!

Pew."

"Io giuro che domani lo picchio" Tyler ridacchiò, poi prese la lettera dalle mani di Troye e si spalmò sopra di lui.

"Era meglio se ci regalava un'assicurazione sul letto, comunque".

"Tyler!"


30 Letters From Nobody × Troyler.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora