Seconda Lettera.

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Troye pensò molto a quel biglietto quel pomeriggio.

Aveva continuato a rileggerlo, per captare un segno che ne identificasse l'identità di una persona, ma non aveva cavato un ragno da un buco.

Sapeva solo cosa doveva fare: doveva chiamare Tyler.

Lo conosceva da quando erano alle medie, da quando il biondo era disseminato di brufoli e Troye aveva ancora i capelli a scodella.

All'inizio si odiavano, Troye pensava che il ragazzo dagli occhi azzurro fosse un nerd- lo è veramente, solo che è simpatico- e che riuscisse a parlare solo di Iron Man.

Invece no, si era rivelato un grande amico, anche se timido e riservato, quando voleva mostrava il suo lato malizioso.

Troye compose il numero di cellulare ma prima di cliccare sul tasto verde si fermò a riflettere.

Sapeva quanto Tyler fosse geloso nei suoi confronti e metterlo a conoscenza di questa persona che gli scriveva enigmatiche lettere lo avrebbe fatto diventare ancora più attaccato e possessivo.

Così tornò al menù principale e bloccò il cellulare, sistemandolo, poi, sulla scrivania.

Non voleva pensarci molto in realtà, d'altronde quello sconosciuto non gli recava nessun fastidio e gli faceva anche piacere che quel misterioso personaggio avesse scelto lui come personale sfogo.

Così, inondato dai suoi pensieri, si sdraiò sul letto e prese a fissare il soffitto, sul quale compariva una foto di lui e Tyler.

Era un'afosa giornata di luglio, i due amici erano appena usciti dalla gelateria vicino al centro cittadino.

Come al solito, Troye aveva optato per cioccolato e pistacchio, mentre Tyler per limone e fragola.

Stavano camminando verso il parco per finire il gelato all'ombra di un albero, quando una bambina passò davanti al ragazzo biondo, facendolo inciampare sui suoi stessi piedi.

Troye, quando lo aiutò a rialzarsi, notò che il gelato era sparpagliato per terra e il viso di Tyler era un po' sporco di ghiaia, oltre ad essere rosso per l'impatto.

Tyler aveva una facci abbastanza triste, su cui compariva il solito broncio-che faceva tanta tenerezza al liscio- così gli offrì il suo gelato, ma Tyler rifiutò.

Alla fine lo divisero e mentre il liscio finiva l'ultimo pezzo di cialda, Tyler scattò una foto in cui compariva anche lui.

A Troye piaceva molto quella foto, sapeva, ne era assolutamente certo, che l'avrebbe tenuta fino alla vecchiaia.

Il giorno dopo Troye, appena entrò un classe, notò subito il pezzo di carta attaccato al suo banco -questa volta con lo scotch- e, salutando Tyler con un cenno a cui il rosso rispose con un timido sorriso, staccò la lettera e l'aprì, portando il testo sotto agli occhi.

"Ciao Troye,

a quanto pare non sei rimasto spaventato dalla prima lettera e questo mi ha reso veramente felice.

Ieri ci ho pensato molto, e ho deciso che continuerò a scriverti finchè non ti stancherai, o mi stancherò- sappi che non succederà mai, hahah-.

Comunque ieri non è che abbia fatto molto di interessante, ho solo guardato film depressi con mia sorella-eh, sì, ho una sorella- inondandoci di pop corn.

E' come una migliore amica per me, cioè, voglio dire, c'è qualcun'altro di meglio ma non starò a dirti chi.

Penso di essermi innamorato, Troye.

E' normale che ogni volta che lo vedo ho le farfalle nello stomaco e voglio buttarmi sotto la finestra per vergogna?

No, penso di no.

Solo che è troppo bello, aiutooo.

Sì, te ne importa della mia vita, lo so. :)

Naturalmente lui non lo sa (se lo sapesse, sicuramente, non mi parlerebbe più) perché insomma, penso sia etero.

In realtà non gliel'ho mai chiesto. mi vergogno un po' sono tipo domande, uhm, personali (?)

Uugh.

Ti sto annoiando, scuuusa.

Solo che ho bisogno di sfogarmi, sai.

Comunque, parliamo un attimo di te...

In realtà non vorrei illuderti Troye, insomma, tu non sai chi sono e tu, probabilmente, vorresti saperlo, ma non posso.

Non posso perché tu ti spaventeresti e ti chiederesti "Wtf, perché mi fai questo!?" ed io non voglio, perché sei importante per me.

Sei la persona più speciale dell'universo, Sivan, e ti voglio un casino di bene.

Vado, che è meglio. (L'ultima confessione è stata imbarazzante, ooops)

Byeee. :) "

Ti voglio un casino di bene.

Quella frase rimbombava nella testa di Troye come una cantilena e, senza accorgersene, sorrise impercettibilmente.

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Hello There, grazie se sei arrivato qui, eeeeeh, buh, tanto love. xxxx

30 Letters From Nobody × Troyler.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora