Ventinovesima Lettera.

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Troye si buttò pesantemente sul letto, rimbalzando sul materasso.

Era stata una giornata stressante e non vedeva l'ora di addormentarsi e riposare la mente.

Quella mattina si era svegliato alle 6:30, causa le lamentele di suo figlio Benjamin che era saltato sul letto proclamando ai genitori la sua agitazione per il primo giorno di scuola elementare.

Mentre Tyler lo calmava e gli preparava la colazione, Troye si apprestava a vestirsi e a domare i suoi capelli, che da un bel pezzo andavano per una propria direzione.

Dopo essersi messo una quantità industriale di gel, il moro scese in cucina e, dopo un caffè e un paio di baci da parte di suo marito, era uscito di casa con accanto il piccolo ometto della famiglia.

I due avevano adottato Benjamin tre anni prima, tre mesi dopo la cena con Pew.

Fin' ora non si erano per niente pentiti della loro scelta.

Beh certo, il bambino era estremamente curioso e rumoroso, però loro lo amavano per come era.

Quando erano entrati in quell'orfanotrofio e il piccolino si era avvicinato a Troye, indicando indicando i suoi capelli e chiedendo se fossero finti, capirono immediatamente che lo avrebbero adottato.

Beh, in realtà Tyler avrebbe voluto adottarli tutti, quei bambini, ma si era trattenuto dalla voglia di portarli a casa.

Ben, così ormai lo chiamavano tutti, era un bel bambino: aveva i capelli rossicci e leggermente mossi, mentre gli occhi erano marroni.

Tutto il contrario di Tyler e Troye.



Dopo essere arrivato a scuola e aver accompagnato il figlio in classe, Troye si era diretto a lavoro.

Da poco lo aveva cambiato, dopo aver capito che i vestiti non facevano per lui.

Ora lavorava in un negozio di musica che gestiva Pew, insieme al biondo e ad un altro ragazzo.

Lì le giornate trascorrevano tranquille e rilassate, grazie anche alla melodia che Pew aveva inserito nelle casse per fare accompagnamento agli acquisti, e che ogni tanto cambiava.

Quel giorno però, appena Troye fu entrato, Pew gli era saltato addosso, cingendolo in uno abbraccio mozzafiato.

"Pew che cos-"

Troye, parecchio confuso dalla situazione, cercò di liberarsi dalla stretta ferrea dello svedese.

"Troyyyyyyyye" Il moro sbuffò. Pew non aveva ancora capito come si pronunciasse il suo nome.

"HEI! STACCATI KOALA DA QUATTRO SOLDI!"

Dan, il ragazzo che lavorava con loro, scoppiò a ridere, mentre il biondo lasciò finalmente lo spazio a Troye di respirare.

"TROYE! Non sai cos'è successo!"

"Certo che non lo so, sono appena entrato e tu mi hai attaccato neanche fossimo in una sessione di wrestling!"

Pew scosse la testa, frustrato.

"Allora, se tu la smettessi con questa ironia del cazzo..."

"Ma sai che mi piace!"

Proprio in quel momento entrò un cliente che li guardò malissimo, mentre Dan si teneva la pancia per le risate.

"Troye, okay, smettiamola. Ora ti dico quello che é successo.

Praticamente prima è passato Luke e mi ha detto che gli piacerebbe rivedervi! A te e a Tyler!

Mi ha raccontato che si era trasferito a Los Angeles ma poi, dopo essersi stufato dei genitori, è tornato qua a Londra!"

Troye boccheggiò, prima di stringere gli occhi e e fare mente locale.

"Ma intendiamo lo stesso Luke? Quello che ha quasi stuprato Tyler in bagno, poi ha fatto un sacco di casini giusto per divertimento. Quello del liceo?"

"Sì, lui!"

"E me lo dici così?!"

Troye sorpassò gli altri due, poi andò nello sgabuzzino che si trovava in retrobottega e si sedette su una sedia.

Non era ancora pausa pranzo, ma la sua mente in quel momento sembrava non voler collaborare e non se la sentiva di stare a sentire le lamentele di clienti che non avevano trovato il loro album preferito, anche perché era uscito 30 anni prima. Il passato per lui era quasi un tabù.

Non voleva ricordarlo.

In realtà non sapeva neanche lui perché, forse non voleva ripetere gli errori compiuti precedentemente.O forse aveva solo paura di quello che Luke avrebbe potuto fare.

Magari dividerlo da suo marito.

***

Quando la giornata lavorativa fu finalmente finita, Troye poté rilassare i nervi.

Dopo dieci minuti dalla notizia del ritorno di Luke, era uscito dallo stanzino e si era messo al lavoro, anche perché non voleva gravare tutto lo sforzo sulle spalle di Pew e Dan.

Tra qualche giovane che non riusciva a decidersi tra quell'album e quell'altro e un signora col cane che aveva liberato la propria vescica sul pavimento del negozio, Troye era riuscito a distrarsi dal pensiero del vicino incontro con il rosso.

Ma, pian piano che l'ora di chiusura si avvicinava, più lui iniziava ad agitarsi.

Avrebbe sicuramente dovuto parlarne con Tyler, ma ce l'avrebbe fatta?

Quando, alle sette in punto, il proprietario sistemò il cartellino "chiuso" sulla porta d'ingresso, il moro raccattò le sue cose e salutò tutti, prima di uscire dal negozio e incamminarsi per casa.

Una volta arrivato, trovò Tyler e Ben che stavano iniziando a mangiare e si unì a loro.


Tyler, al contrario di suo marito, non aveva cambiato lavoro, era ancora fedele alla panetteria.

Con lui non lavorava più Anne, ma una pasticcera che copriva le ore di assenza del biondo.

Infatti, visto che Benjamin usciva da scuola alle cinque di pomeriggio, lui aveva il dovere di andarlo a prendere e rimanere con lui a casa.

E si stava per addormentare, dopo aver pensato alla giornata appena trascorsa, se non fosse che suo marito gli stesse scrollando la spalla.

"Tyler non è ancora mattina, so che è sera perciò non svegliarmi, mh? Mi sto addormenta-"

"Lo so che è sera, volevo solo dirti che ti é caduta una cosa dal portafoglio.

Lo avevi messo sul mobile, ma era aperto e quindi..."

Troye aprì un occhio, prima di vedere la mano di Tyler che avvolgeva un foglio di carta.

"Me lo leggi tu? Non ho neanche la forza di alzare le braccia..."

"Okay. Allora, dice

"Ciao Troye,

non picchiarmi, ma non è vero che Luke è tornato!

La vera notizia è che ho trovato finalmente l'amore della mia vita.

Bello, eh?

Pew."

Troye si alzò con uno scatto, poi prese il foglio dalla mano del marito, lo aprì e lo lesse velocemente.

"MA IO LO UCCIDO QUELLO! ALTRO CHE AMORE DELLA MIA VITA, QUA!"



Volete che pubblichi sta sera anche l'ultimo capitolo?

x.


30 Letters From Nobody × Troyler.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora