Capitolo 5 Tu chi sei?

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Sabato mattina si svegliò di buon umore, le rose erano in un vaso sul comodino affianco al suo letto, rimase per un po' ad ammirarle, erano davvero belle.
All'inizio, la sera prima, quando le aveva viste si era spaventata, ma poi aveva realizzato che l'indomani ci sarebbe stata la festa. Molto probabilmente era stato Spike a mandare quei bellissimi fiori.
Forse Celine aveva ragione, forse aveva davvero fatto colpo su di lui.
Poi guardò la sveglia e smise di fantasticare, corse a prepararsi.

Alla fermata dell'autobus vide Celine seduta con l'mp3 nelle orecchie.
~Celineeee~ urlò Jessie andandole incontro.
~Celine~ ripeté togliendole un auricolare dell'orecchio.
~Oh, Jessie, non ti avevo sentito~
~Ti devo raccontare una cosa, ieri sera ho trovato due rose sul mio letto e sopra c'era questo~ disse eccitata mostrandole il biglietto.
~ Oddio Jessie, questo è sicuramente Spike, ne sono sicura.....no oddio, oddio, oggi pomeriggio vengo da te e ci prepariamo insieme, dobbiamo fare una bella figura... ~
~Okkey, allora alle 6 da me....oh ecco l'autobus!~

Le 6 arrivarono e Celine puntualissima, si presentò alla sua porta. Jessie aveva appena finito di farsi i boccoli e decisero di farsi le unghie a vicenda. Dopo essersi occupati delle unghie iniziarono a truccarsi. Jessie adorava fare trucchi elaborati, e sugli occhi inizio a dare varie sfumature che passavano dal nero al grigio e poi al bianco. Elyner nero, mascara, fard e per il terminare il tutto non poteva mancare un rossetto rosso acceso.
Indossarono gli abiti, e le bellissime e letali scarpe col tacco. I tacchi neri sotto il vestito rosso di Jessie stavano a pennello. Ma lei continuava a guardarsi, mancava qualcosa. Ad un certo punto prese il nastro nero che prima teneva unite le due rose, e se lo mise alla vita a mo ci cintura e dietro lo lego a fiocco. Ecco. Ora era perfetta.
Il fratello di Celine le venne a prendere alle 9,00 e alle 9,30 erano alla festa.
Il fratello di Celine aveva 24 anni, studiava all'università, e da quando aveva preso la patente la sorella gli aveva affibbiato il lavoro di tassista personale.

La villa di Teodor si trovava in periferia e aveva un bosco poso distante. La casa era enorme e si divideva in due piani. Si notava subito che fosse molto ricco.
L'ingresso introduceva in un salotto molto grande e accogliente con due divani ad angolo. C'era un tavolo messo di lungo su cui erano posizionate molte bottiglie e qualcosa da mangiare. C'era molta gente, la musica era alta, c'era chi ballava, chi cercava di parlare, poi c'era un gruppo di ragazzi intorno ad un biliardino.
La maggior parte degli invitati erano studenti della loro scuola. Teodor e Spike erano poggiati al muro circondati da un gruppetto maggiormente di ragazze. Teodor aveva una camicia blu scuro mentre Spike indossava una camicia bianca molto sexy.
Appena videro entrare Jessie e Celine adorarono loro incontro.
~Celine, Uau, sei bellissima. Ti va di ballare?~disse Teodor, lei arrossi.
~Ce-certo~ balbettò afferrando la mano che lui gli porgeva. E mentre lo seguiva lanciò un occhiolino a Jessie lasciandola sola con Spike.
~Hey Jessie, tutto bene?~
~Si, tutto bene, e grazie per le rose~
~Scusa, ma con questa musica non riesco a sentire bene, hai parlato di rose?~ disse confuso.
"Okkey non è lui ad aver mandato le rose" pensò guardandosi intorno per cercare di nascondere la sua figuraccia.
Poi notò delle rose bianche in un vaso su un caminetto e farfugliò: ~No, cioè si, ho detto come sono belle quelle rose li nel vaso....~
~ah...okkey~ rispose Spike ancora più confuso ~beviamo qualcosa?~
~certo~ rispose Jessie prontamente.

Spike era un ragazzo molto simpatico, e tra un bicchiere di vodka, una risata, un po' di bagardi, due chiacchiere, un moijto si ritrovarono ubriachi. Jessie sentiva la testa girarle, e Spike le prese la mano e la trascinò in cucina. La spinse al muro e iniziò a toccarle il seno violentemente mentre le baciava il collo. Il suo alito puzzava d'alcool in una maniera incredibile.
~Spike lasciami....toglimi le mani di dosso....~ diceva cercando di divincolarsi.
~Spike basta!~ ma lui non la lasciava. Quindi le diede un calcio nelle palle e tornò in salotto. La stanza le girava vorticosamente intorno. La musica le trapanava i timpani. Aveva bisogno di un po' d'aria.

Andò a fatica verso la porta, la aprì e fu investita da una ventata d'aria gelida.
Il vento che le entrava nelle ossa la faceva sentire meglio. Si guardò intorno un po' confusa e si incamminò vero il bosco.
Non sapeva perché, ma c'era qualcosa in quel bosco che l'attirava, come se la chiamasse, come se non potesse fare a meno di camminare e passo dopo passo si ritrovò circondata da centinaia di alberi.
Si guardò intorno. Alberi. Solo alberi. Si sentiva spaesata, e gli alberi avevano iniziato a girare vorticosamente intorno a lei.
C'erano un sacco di rumori strani, ed improvvisamente ebbe paura. Era sola, in mezzo ad un bosco, non sapeva più come tornare indietro. Alberi. Tutti uguali. Non si sentiva per niente bene, la testa era pesante, le facevano male gli occhi. Aveva bevuto troppo. Si avvicinò ad un albero e si sedette con le spalle al tronco, doveva schiarirsi le idee.
Un rumore di passi iniziò a farsi sempre più forte. Per un momento si sentì sollevata, forse la stavano cercando. Poteva uscire di lì.
Però pian piano iniziò a sentirsi inquieta, una strana sensazione le cresceva dentro. Si guardava intorno sempre più turbata. E poi, un ombra svettò dietro degli alberi difronte a lei. Jessie si alzò improvvisamente, provocando un ulteriore capogiro.
~Chi è la? C'è qualcuno? ~ urlò.
L'ombra dietro l'albero si fece più definita. Era alta, imponente ma ancora nn riusiva a vederla.
~Tu chi sei?~
L'ombra si avvicinò un po' e apparse un sorriso. Quel sorriso. Il sorriso malefico a cui ormai nn riusciva a smettere di pensare.
~Finalmente ci incontriamo ufficialmente~
Disse una voce melodiosa, spaventosa e sensuale. Una voce non umana. Una voce che ti entra dentro e ti gela l'anima, ma che allo stesso tempo ti inchioda, e ti rende incapace di allontanarti.
~Io sono la cosa migliore e la cosa peggiore che ti potesse mai capitare!~

N.B. HEYYYY, SCUSATE SE HO AGGIORNATO COSÌ TARDI😭😭😭 MA QUESTA SCUOLA MIA STA UCCIDENDO.😭😭😭 PENSO PURE VOI SIATE NELLA STESSA SITUAZIONE, ULTIMI COMPITI, ULTIME INTERROGAZIONI. COMUNQUE BANDO ALLE CIANCE O CIANCIO ALLE BANDE, HO FATTO QUESTO CAPITOLO UN POCHINO PIÙ LUNGO PER FARMI PERDONARE. SPERO VI PIACCIA, FATEMI SAPERE COSA NE PENSATE. LASCIATE STELLINE E SOPRATTUTTO COMMENTI CHE MI RENDONO MOLTO FELICE😍😍😍 GRAZIE PER TUTTI I COMMENTI E LE STELLINE RICEVUTI FINO AD ADESSO E CIAOOOO❤️ UN BACIO😘

My lovely OffendermanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora