Capitolo 3 C'è qualcosa!

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Il giorno dopo si svegliò di soprassalto e subito guardò la finestra. Sbarrata. Così come l'aveva lasciata, tirò un sospiro di sollievo. Poi guardo la sveglia, e segnava le 7,30.
~Cazzo~ urlò alzandosi dal letto e correndo a prepararsi. Prese le prime cose che trovò nell'armadio, si lavò velocemente e indosso una maglietta verde con scollo a V, un po' troppo colorata per i suoi gusti e un paio di Jeans scuri. Scese al piano di sotto per fare colazione.
~Buongiorno tesoro~
~Buongiorno mamma, papà?~
~È uscito presto per andare a lavoro, ah ti ho preparato la colazione, qui c'è il latte, è questo è del pane bianco tostato con del burro d'arachidi~
~Grazie mamma, ma non ho tempo per il latte, a dopo!~ disse prendendo il panino e uscendo di corsa.
L'autobus era già partito da una decina di minuti e dovette andare a piedi. Iniziò a correre e fortunatamente riuscì ad arrivare giusto con qualche minuto di ritardo.

Mentre faceva lezione non riusciva a non pensare a quello che era successo. Era sicurissima che ci fosse qualcuno dietro di lei, non poteva esserselo immaginato. A ripensarci sentiva ancora i brividi.
Ad un certo punto, si girò verso la finestra della classe come richiamata da qualcosa e vide come un ombra muoversi fulminea e sparire. Era sempre più confusa.
~Signorina Forbes potrebbe smettere di fissare la finestra e prestare attenzione alla lezione?~
Si riscosse dai suoi pensieri e vide il professore di matematica vicino al suo banco che la guardava severo.
~Ce-certo professore, mi scusi...~ balbettò lei in segno di scuse, ma non riuscì comunque a prestare attenzione, per quanto si sforzasse.

Nella pausa pranzo decise di mangiare un panino nel cortile insieme a Celine. Mentre mangiavano e facevano progetti per il weekend Jessie riniziò a sentire quella strana sensazione di essere osservata.
~Hey Jessie, Celine ~
~ Ciao Teodor ~ sentì squittire Celine così alzai lo sguardo e mi ritrovai davanti due ragazzi. Teodor con una camicia verde scuro a quadroni che scendeva su un paio di Jeans con il cavallo basso, i capelli castani sempre tutti ordinati e perfetti, insieme ad un ragazzo con una grande massa di riccioli biondi, e due grandi occhi nocciola. Era il ragazzo che la fissava nel pullman.
~Ciao~ disse con poco entusiasmo.
~Lui è un mio amico, si è trasferito da poco in questa scuola~
~Piacere Spike ~ disse sorridendo il biondo mentre porgeva la mano a me e Celine.
~ Jessie ~ ~Celine, piacere di conoscerti~
~Beh, dato che lui è nuovo qui, e non conosce ancora nessuno, stavamo pensando di...~
Mentre Teodor parlava, la sensazione di essere osservata si faceva sempre più forte è inquietante così Jessie iniziò a guardarsi intorno. Sembrava tutto tranquillo, tutto come al solito, ma ad un certo punto scorse una figura in lontananza dietro un albero. Non riusciva a distinguerne bene i contorni, era troppo lontano, ma mentre cercava di sforzare la vista al massimo, le sembrò di veder spuntare un sorriso sinistro in quella figura.
~.....allora, vi va di venire?~
~Certo che verremo, vero Jessie? ~ Urlò Celine eccitata distogliendola dai suoi pensieri. Dopo essersi riscossa, guardò Celine spaesata, non aveva ascoltato nemmeno una parola di quello che stava dicendo Teodor ma disse ugualmente ~ Si certo, perché no?! ~
~Okkey, perfetto, allora ci vediamo!~ disse il biondo sorridendo. Ci salutarono con un cenno e se ne andarono. Jessie tornò a guardare l'albero, ma adesso non c'era più nessuno.
~ Hai capito che bello? Ci hanno invitato ad una festa. Teodor mi ha invitato ad una festa. Teodor. Un sogno che si avvera.~ diceva Celine senza pause ma Jessie senza ascoltarla, continuava a guardare verso il punto dove aveva visto quell'inquietante figura.

N.B. ECCOMI QUI, NON SO CHE DIRE, SPERO SOLO CHE LA STORIA VI STIA PIACENDO, SE VI PIACE FATEMELO SAPERE, SE FA SCHIFO FATEMELO SAPERE COMUNQUE, COSÌ POSSO PROVARE A MIGLIORARMI. UN BESOO. CIAOOOOO❤️

My lovely OffendermanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora