Capitolo 12 Mi dispiace!

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Jessie si svegliò improvvisamente. Mentre piangeva si era addormentata. Era rannicchiata al caldo di una coperta, la guardò confusa, non ricordava di essersela messa. Si alzò dal letto e andò verso la finestra per cercare di guardare attraverso le assi di legno. Non riusciva a distinguere niente di familiare ma se rimaneva in silenzio e si concentrava, riusciva a sentire lo scosciare dell'acqua. Probabilmente era in prossimità di un fiume o un ruscello. Si girò di nuovo verso il letto, e notò che sulla sedia c'era un vassoio, si avvicinò, sopra era poggiata una tazza di latte e dei biscotti. Sorrise. Aveva davvero una gran fame. C'era un biglietto, lo aprì.
~ MI DISPIACE, NON VOLEVO SPAVENTARTI, QUANDO HAI FINITO DI MANGIARE APRI IL SACCHETTO~
Era curiosa ma non vedeva nessun sacchetto. Così inizio a mangiare i biscotti con le gocce di cioccolato. Poi prese la tazza e bevve. Il latte caldo che le scendeva nella gola era davvero rinfrancante dato il freddo che c'era in quella stanza. E mentre beveva, notò dietro il vassoio della stoffa blu che spuntava. Il sacchetto. Poggiò la tazza e lo prese. Non sapeva cosa aspettarsi, era piuttosto piccolo. Lo aprì e guardo il contenuto confusa. Era una chiave. Guardò la chiave, poi la porta della stanza. Poteva davvero essere quella chiave? Si alzò di corsa dal letto e la infilò nella serratura. Era quella. Girò la chiave, e spalancò la porta ma ciò che vide la lasciò senza parole.
Era un corridoio lungo, senza finestre, che finiva con una scala. Ma tutto il pavimento era lastricato di petali di rose. Rossi e Blu. Come quelli delle rose  che aveva trovato in camera sua. Ad entrambi i lati, il corridoio aveva candele profumate accese e lei incantata da quell'atmosfera segui la scia di petali. Questi proseguivano anche per i gradini e alla fine si ritrovò in una casetta di legno molto accogliente. C'erano più stanze, ed avvistò la porta di ingresso. Ma decise di continuare a seguire i petali che la portarono davanti ad una porta scorrevole a due ante di legno intarsiato con decori floreali. L'aprì e fu invasa da un forte profumo. La stanza era piena di rose, decine e decine di vasi, pieni di rose rosse e  blu. C'era un divano rosso, di fronte a lei, con davanti un tavolino. E sopra di questo, le due rose più belle che avesse mai visto. Eppure ce n'erano centinaia in quella stanza. Ma nessuna come quelle due. Una rossa, ed una blu legate da un nastrino nero. Fece dei passi nella direzione del tavolino quando sentì la porta chiudersi di scatto alle sue spalle.

N.b. Eccomi qui, scusate ma ho avuto un sacco di problemi in questo periodo. La linea ballerina che va e viene e non mi cambiano il modem, in più problemi con la mia famiglia, litigi su litigi e non ero dell'umore adatto a scrivere qualcosa di leggibile. Ma ora eccomi qui, e cercherò di far uscire un altro capitolo anche in serata. Vi amo❤️

My lovely OffendermanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora