My world... all around the world

471 42 0
                                    

All'inizio dell'estate del 2010 Justin sta per raggiungere nuove vette di fama e sta per incontrare centinaia di migliaia di fan in tutto il mondo.
Il 23 giugno a Hartford nel Connecticut lancia il suo primo tour mondiale collegato ai suoi due primi album: My world e My world 2.0, usciti a quattro mesi di distanza, il secondo all'inizio del 2010.
Il tour prevede più di cento concerti in venti paesi e durerà un anno. Durante il tour verrà girato Never say never il documentario sulla vita di Justin. Veramente poche persone al mondo, indipendente dall'età, sarebbero in grado di reggere un impegno di questa portata: un concerto ogni due tre giorni per un anno intero? Cambiare paese in media ogni due settimane? È quasi immaginabile.
In questa lunghissima trasferta lontano da casa, Justin rischia di sentirsi solo. Rayan "Butsy" Butler e Chaz Somers, gli amici di sempre, lo raggiungono ogni volta che possono, ma sono ragazzi normali che vanno a scuola e non possono certo stare accanto a Justin quanto lui vorrebbe.
Quando è con loro Justin torna alla vita di prima, lontana dai riflettori e dalle celebrità: gioca a basket, a calcio o va sullo skate dove capita in giro per il mondo.
Gli amici della sua vita precedente lo aiutano a mantenere un contatto con la realtà, a non perdersi. Con loro due può confidarsi ed essere se stesso, perché lo conoscono da sempre e lo amano per quello che è ed è sempre stato.
Mentre la sua fama cresce in modo esponenziale e trovare il modo di fare cose normali, e di avere una relazione che resti privata con la sua fidanzata Selena Gomez è sempre più difficile.
Non può fare un passo con Selena senza che diventare il protagonista di tutti i media internazionali. Anche andare a prendere un gelato nella sua Stratford implica un'organizzazione da servizi segreti per evitargli l'assalto della folla e dei paparazzi.
C'è qualcuno che però lo può aiutare ad affrontare questo incredibile successo, questo spaventoso stile di vita: è Usher. Perché lui ci è già passato, lo ha già provato sulla sua pelle.
Il team Bieber, tutte le persone che lo circondano e cercano di far andare al meglio la sua carriera artistica che la sua vita personale, si impegna per permettergli di fare tutta una serie di cose normali: andare a vedere un incontro di boxe con il padre, assistere ad un concerto in un piccolo club, andare al centro commerciale con Selena, andare a pesca con Kenny, o in campeggio con la famiglia.
Justin non ha perso la voglia di scherzare e di fare cose divertenti: per esempio durante le vacanze del Quattro luglio del 2011 era sullo yacht di Russell Simmons al lago di Long Insland e i due si sono messi a postare su Twitter le loro foto mentre facevano "panking" partecipando al meme di moda qualche tempo fa che consiste nel fotografarsi mentre si è pancia in giù, tutti tesi e rigidi con le braccia lungo il corpo, in posti assurdi, in cima a un armadio, su una catena , o nel caso di Justin, sulla prua di un yacht extralusso.
Nel febbraio del 2011 è uscito il film Never say never, in 3d. Il film racconta la storia di Justin dalla sua infanzia sino al concerto che ha tenuto al Madison Square Garden a New Yow e si concentra sui dieci giorni che precedono lo storico concerto. Il film ha guadagnato 98 milioni di dollari.
Nel film si vedono tutti i componenti del team Bieber: Pattie, mama Jan, Scooter, Rayan, il maestro di figaggine, Jeremy, i nonni Bruce e Diane.
Il 20 maggio si conclude il My world tour con la tappa a Tokyo. Ma dopo quasi un anno a cantare nei cinque continenti non c'è un attimo di riposo per Justin: appena tornato comincia ad attraversare il Nord America in lungo e in largo per andare a trovare gli amici e la famiglia e per una serie di impegni professionali.

Tutti pazzi per Justin BieberDove le storie prendono vita. Scoprilo ora