25.

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La situazione era a dir poco...
irritante.

Era trascorsa una settimana,
ed in casa v'era un'aura sgradevole.

Al sorger del sole, s'udiva Veronica dar di stomaco, ininterrottamente. Jungkook preparava lei una sana colazione, la donna che non mangiava, favorendo elaborarla per conto proprio. Taehyung, d'altra parte, donava un sorriso alla sua coniuge e, simultaneamente, al giovane, ingurgitando ─ poi ─ un bicchiere di whisky.

Un venerdì, Jungkook s'era frenato dinnanzi allo studio di Taehyung, l'uomo che aveva il capo adagiato al disopra dello scrittoio, palmo attorno ad un recipiente vuoto.

«Taehyung.» chiamò, fievolmente.

Il menzionato elevò il suo sguardo, strizzando le palpebre, causa la fastidievole luce. Scrutò, in seguito, Jungkook, sorridendo.

«Ciao, amore. Non dovresti esser a lezione, ora?» domandò, intontito.

Le sopracciglia di Jungkook eran leggermente corrugate, le sue dita che s'intrecciarono nervosamente.

«Il mio professore s'è ammalato.» informò, prendendo a lusingare la spalla di Taehyung, movimento inconscio «Tu sei a posto?»

«Sono─ Sono a posto, tesoro.» replicò, issandosi ed inciampando.

Jungkook s'apprestò ad afferrarlo, sgranando i suoi occhioni.

«Taehyung─»

L'uomo carezzò il torso del giovane, esplodendo in un sonoro risolino.

«Sto bene─» incespicò, tentando di strattonarlo.

«Sei ubriaco, Taehyung. Son le dieci del mattino─»

«Sto bene.» digrignò i denti, Jungkook che tentennò, squadrandolo con preoccupazione.

Taehyung si dileguò, ed il castano lo seguì a ruota.

«Non dovresti esagerare, Taehyung.» mormorò, il nominato che trangugiò ulteriore alcol «Non─ Non adesso, non quando Veronica è incinta─»

«Lo è, corretto? È realmente incinta. L'ho notato ieri sera... una protuberanza sul suo stomaco. Il nostro bambino─» l'uomo inghiottì, sfoderando un ghigno malizioso «Sarà il nostro bambino─»

«Taehyung─» Jungkook si appropinquò, strappandogli di mano quel bicchiere «Se continui a comportarti così, peggiorerà... per te, per Veronica, per il vostro bambino─»

«Son consapevole delle mie fottute azioni, Jungkook!» si scagliò, lisciando il suo mento, le sue iridi oscure che s'irradiarono innanzi al ragazzo.

Taehyung inclinò la testa.

«Sei un incanto

Jungkook lo spintonò.

«Mangia e va' in ufficio... rischierai di esser licenziato

«Oh, non farmi la predica.» si burlò, defilandosi.

D'un tratto, Veronica sbucò in sala, con i suoi abiti da lavoro. Adocchiò il suo sposo, il quale aveva giusto concretato il suo ingresso all'interno della camera da letto, serrando bruscamente la porta.

La donna guardò Jungkook,
questi che privilegiò il silenzio.

Taehyung tornò, con indosso un completo. Abbandonò, poi, il luogo, la sua coniuge che liberò un gagliardo anelito, addentrandosi in auto.

Somebody To Love [TaeKook]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora