L'ottavo sogno fu... particolarmente distinto.
Avere costantemente Taehyung come il protagonista assoluto dei suoi pensieri era troppo, poiché l'uomo ─ ora ─ stava persino impadronendosi del suo subconscio.
Jungkook aveva cominciato a pensare a lui in modo differente.
Sì, era intelligente, istruito, colto, eloquente... ma, era anche smisuratamente bello, così bello da permettere alla sua fantasia di giocare lui qualche peculiare trucchetto.
Jungkook s'era addormentato intorno alle dieci di sera. Rosie era rannicchiata contro il suo petto e, nell'istante in cui era precipitato in un sonno abissale, stava... facendo l'amore con lei, si potrebbe dire.
L'intero sogno era caotico.
Appariva ─ per certi versi ─ astratto, come se ciascun particolare di esso stesse dissolvendosi gradualmente. Lo scenario era completamente candido, sbiadito, accecante agli occhi di Jungkook. Quest'ultimo guardò in basso e vide Rosie, sdraiata al disotto. Era nuda, e il ragazzo si rese conto che le stava stringendo i fianchi, mentre la penetrava con cura. I suoi gemiti erano silenziosi, non vi erano suoni che abbandonavano le sue labbra.
Proseguì con ritmo cadenzato, che presto si tramutò in seccante. Ma, d'improvviso, la sua testa venne colmata da una sinfonia di gemiti, voci, segnali, fino a che Rosie non fu più lì.
Era Taehyung.
E la frequenza di Jungkook incrementò, le spinte divennero maggiormente accelerate, la luce bianca che ─ al contrario ─ aveva ora assunto una tonalità più morbida e calda, dalle sfumature aranciate.
I loro volti si trovavano a un soffio di distanza, e Jungkook solo contemplò la sua pelle caramellata e le sue iridi color nocciola, le quali lo scrutavano con affetto. Questi si chinò, premendo il suo orecchio sulla guancia di Taehyung, sino a quando i suoi gemiti non furono l'unica melodia che poté udire, sino a quando le sue grida non intrisero l'ambiente, intanto che seguitava a spingere al suo interno come mai prima d'allora, e poi─
«Jungkook!»
La vista del nominato si stralunò, il suo cuore che scalpitava con forza, la sua erezione ben evidente, oramai. Drizzò lo sguardo, notando Rosie accomodata in parte a lui, con il palmo posato sulla sua coscia.
«Stai bene?»
«I-io...» iniziò col dire Jungkook, spostando con rapidità la mano di Rosie e inghiottendo la vergogna, il senso di colpa, l'orrore di aver sognato qualcosa di così raccapricciante «Sto b-bene.»
«Sembri agitato.» proferì dolcemente Rosie, e Jungkook s'immobilizzò.
«Ti ho già detto che sto─» la donna lo interruppe di colpo, approssimandosi a lui e schioccandogli un delicato bacio sulla fronte.
«Lascia che me ne occupi io...» mormorò, le dita di Jungkook che abbrancarono le lenzuola sgualcite.
Annuì fievolmente, morendo d'imbarazzo nell'attimo in cui Rosie scostò le coperte, accorgendosi del suo rigonfiamento. Dunque, la sua compagna si avviò, la mente di Jungkook che ─ frattanto ─ vagava. Un'esplosione di mero piacere lo sormontò prontamente, liberando lievi ansimi come risposta.
Non comprendeva per quale motivo avesse sognato un simile panorama.
Un conto era limitarsi a semplici baci... ma, fare l'amore...
Forse, necessitava di qualche medicinale... perlomeno, questo era ciò che suggerivano i dottori, specie quando si avevano determinati pensieri omoerotici.
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Somebody To Love [TaeKook]
Fiksi Penggemar[TRADUZIONE ITALIANA] COMPLETA 🦋 Innamorarsi di un altro uomo, negli anni '50, era un avvenimento che né Taehyung, né Jungkook, in 𝒏𝒆𝒔𝒔𝒖𝒏𝒂 occasione avrebbero immaginato, poiché entrambi sposati con due mogli meravigliose. Oppure, la sto...