Somebody To Love [TaeKook]

23.

È un incubo, quando tutto intorno è in costante caduta.

Taehyung non sapeva dove terminasse il suolo, o dove s'avviasse il cielo, non sapeva dove si trovassero i suoi piedi, o dove arrivassero le sue braccia.

Aveva le vertigini, la gola arida.

Ma, in quel momento, ed in quel luogo, sentiva di esser sicuro riguardo una cosa.

Inciampò, addentrandosi in casa, con mente stagnante d'immagini accantonate.

Jungkook.

Metter da parte il giovane s'era rivelato inconcludente, poiché questi era tornato, inducendolo a palesare ciascun suo timore.

"Sei un patetico, Taehyung".

«Ah, Taehyung! Sei qui!» esordì una voce, l'uomo che elevò ─ gradualmente ─ il suo sguardo, adocchiando Veronica, con il suo lungo abito rosso «La mia terapeuta m'ha suggerito di svolgere attività tranquille... dunque, ho optato per un lavoro a maglia.» informò, con una curva in viso, esibendo ago e indumento cucito «Non è adorabile? Al nostro bambino, calzerà a pennello─»

Veronica si gelò, le sue orbite che si strabuzzarono.

Taehyung era in lacrime.

«Cosa succede?» domandò, approssimandoglisi.

Ma, ancor prima che avesse l'occasione di muoversi ulteriormente, il nominato crollò al suolo, cingendola saldamente.

Seppur disorientata, la donna ricambiò.

«Taehyung─» citò, cortesemente.

Non desiderava esser rude con lui,
non più.

Quel bimbo in grembo l'aveva scagionata dal suo passato, dai suoi vizi.

Rammemorava ininterrottamente la sua mamma, ed il suo esser magnanima e premurosa.

Veronica s'era comportata da ingrata... ma, aveva ─ oramai ─ imparato dai suoi errori.

«Mi d-dispiace─» tartagliò Taehyung, scuotendo il capo.

«Per quale─ No, Taehyung... sei a posto.» mormorò, carezzando la sua chioma «Non piangere.»

«Veronica─»

«Il tuo impiego è faticoso, ne sono consapevole.» lo interruppe.

«Veronica─» ritentò, abbracciandola con vigore.

«Non preoccuparti per la gravidanza... sono in salute, ora. Sì, son stata abbastanza male─»

«Lo amo, Veronica.» confessò Taehyung.

La menzionata si ghiacciò.

L'uomo prese a dimenarsi, Veronica che seguitò a reggerlo.

«Sono innamorato di lui.» aggregò, con tono scarsamente udibile «Mi dispiace, mi d-dispiace─»

La sua compagna si distanziò, squadrandolo.

«Come?» chiese, con voce strozzata.

Taehyung mirò la superficie, con occhioni lucidi.

«Sono follemente innamorato di lui...
è un peccato, ne sono conscio. Ma, non ho potuto farne a meno. Ogni giorno, fingevo di non esser─ di non esserne innamorato, eppure─» la osservò, colpevole «Mi dispiace...»