Mi preparai di malavoglia per la sera che mi aspettava... una cena con Fred, il giudice del quinto piano che mi faceva la corte da quando ero andata a lavorare lì. Fino a poco tempo prima mi avrebbe fatto piacere uscire con un collega di lavoro, mentre ora mi sembrava solo di uscire con un uomo troppo grande per me.
Avevo cambiato idea su di lui?
No, avevo cambiato il modo di vedere le cose, ed ero cambiata io.
Justin mi aveva cambiata... per la seconda volta nella mia vita.
Una volta al liceo, e adesso. Non so spiegare perché, ma per qualche strano motivo il mio carattere era destinato a cambiare ad ogni apparizione di Justin.
A scuola, da piccola ragazza indifesa ero diventata un'adolescente sicura di me stessa, che non si faceva mettere i piedi in testa da nessuno e non si vergognava di essere al centro dell'attenzione, mentre adesso, da giovane avvocato, ero tornata quella bambina con un'irrefrenabile voglia di fare tutte le cose che mi ero persa della mia giovinezza.
Il suono del campanello mi fece scendere dalla mia nuvoletta di pensieri.
Andai ad aprire convinta che fosse Fred, anche se era abbastanza presto, e invece mi trovai davanti Ryan, che entrò seguito da Chaz. Subito dopo Cait mi salutò mentre trascinava dentro William... e la porta fu chiusa da Justin.
<< MI spiegate che ci fate qui? >>
<< Hey hey non ti scaldare, siamo passati per un salutino >> disse Ryan come se fosse una cosa ovvia.
<< Ma se vi ho lasciato un'ora fa! >>
<< E allora? Non vuoi stare un po' con i tuoi amichetti del cuore? >> sentii Justin ridere.
<< Ok basta ragazzi, Hope siamo venuti perché ci vorrà un po' di tempo prima di organizzare in nuovo covo... ci chiedevamo se.. >> spalancai gli occhi.
<< Ma dico siete impazziti!?!? No no e poi no! >> incrociai le braccia al petto.
Ryan fece il broncio...
Chaz battè le palpebre per sembrare tenero..
Justin fece gli occhi da cucciolo.
<< Ragazzi non potete stare da me! Sarete presto ricercati in tutt'America, non posso rischiare così tanto, e ora fuori da casa mia che ho un appuntamento >> dissi aprendo la porta per farli uscire.
<< Dai Hope, sarà solo per poco tempo! Ti prometto che non faremo alcun danno! Staremo zitti zitti, nessuno si accorgerà di noi >>
<< Justin ti ho detto di no >> mi fece di nuovo gli occhi dolci.
<< è inutile che mi guardi così, sono irremovibile >><< E questa è l'ultima >> disse William poggiando la valigia vicino alle altre, nel salone.
Non chiedetemi niente vi prego, so solo che adesso staranno per un po' a casa mia.
<< Bene dobbiamo organizzarci per dor... >> fui interrotta dal campanello.
<< Cazzo mi ero scordata di Fred! >> dissi correndo ad aprire.
<< Buonasera >> disse con un sorriso a 38594 denti.
<< Ciao Fred >> sorrisi appena.
<< Questi sono per te >> disse porgendomi un mazzo di fiori.
<< Grazie non dovevi... >> dissi prendendoli e poggiandoli sul tavolo della cucina.
Fortunatamente Justin e gli altri erano saliti di sopra appena avevano sentito il campanello, pensando che fosse la polizia.
<< Andiamo? >>
<< Certo, aspettami fuori, prendo la giacca e arrivo >> uscì, e mentre mi infilavo la giacca scese Justin.
Mi guardò serio per un secondo, poi scoppiò a ridere..
<< Shhhh sei matto potrebbe sentirti! >> sussurrai.
<< Scusa ahahahah non ce la faccio ahahahah >> disse tenendosi la pancia.
<< Mi spieghi cosa ti fa tanto ridere? >>
<< Ma l'hai visto? Ahahahahah sembra un 90enne! Ti ha portato pure i fiori ahahah nemmeno mia nonna lo fa più >>
<< è una dimostrazione del fatto che gli interesso >> dissi sorridendo.
<< Sarà, ma io i fiori li ho sempre regalati ai morti >> disse guardandoli con disprezzo.
<< Smettila >> risi << devo andare >> feci per uscire, ma mi fermò per un braccio e mi riportò dentro.
<< Nooo >> fece il broncio << resta con me >> disse cingendomi i fianchi.
<< Vorrei, ma ho un appuntamento >>
<< Ah brava preferisci l'appuntamento con quello a me? >> fece il finto offeso.
<< Quanto sei scemo, ebbene si, perché lui è un galantuomo >>
<< Te lo do io il galantuomo >> disse prima di baciarmi... quando si staccò...
<< Poi dimmi se bacia meglio lui >>
<< Cosa ti fa pensare che lo bacerò? >>
<< Se non lo fa è uno sfigato >> ridemmo insieme.
<< Devo andare, si preoccuperà... >>
<< E facciamolo preoccupare no? >> scossi il capo e uscii di casa lasciandogli un ultimo bacio a stampo.
Fred mi aspettava appoggiato alla sua macchina, con il mio sportello aperto.
<< Oh eccoti! Iniziavo a preoccuparmi >>
<< Scusami, non trovavo il cellulare >> inventai una scusa...
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Manette a forma di cuore. (Justin Bieber)
FanficIo: amore, hai mai pensato a cosa vorresti fare dopo il liceo? J: sinceramente no, non ci ho mai pensato, tu?? Io: pensavo di fare l'avvocato Rise J: Allora io sarò il delinquente, così saremo uniti per sempre Pensavo fosse una battuta, chi l'av...