<< Io... io non... >> balbettai.
Ero scioccata. Io, proprio io, avevo sparato a Justin!?
<< Oddio Justin! >> si inginocchiò Chaz accanto a lui dandogli qualche schiaffetto sulla faccia.
<< Dobbiamo portarlo subito in ospedale >> sussurrai.
<< Grande idea! E che gli racconteremo quando ci chiederanno cosa ha fatto? No niente, ho sbagliato, volevo uccidere il suo nemico visto che siamo un gruppo di teppisti >> disse ironicamente Ryan.
<< E allora che facciamo? >>
Ryan mi uccise con lo sguardo.
<< Tu niente, hai già fatto abbastanza >> disse prendendo Justin su una spalla.
<< Ryan non trattarla così non è colpa sua >> parlo Chaz.
<< Ah no? e di chi è la colpa? >> continuò mentre accendeva il motore dell'auto di Justin.
<< Non l'ha fatto apposta >> Ryan strinse le mani attorno al volante.
<< Beh non c'è tempo per imparare >> tutto il tragitto lo passammo in silenzio mentre le lacrime non smettevano di scorrere sulle mie guance: se gli fosse successo qualcosa per colpa mia, non me lo sarei mai perdonato. Anche se era già successo.
Sentii una mano sulla mia spalla, alzai lo sguardo e Chaz mi sorrise per tirarmi su di morale. Lo ringraziai mentalmente.
Appena arrivammo al loro covo dovemmo superare la soglia di casa in mezzo alle milioni di domande di William e Catlin.
<< Oh mio Dio! Che è successo?! >> urlo Caitlin.
<< Lasciamo a dopo le chiacchere, chiama Jake >> disse Ryan mentre posizionava Justin sul letto della sua stanza. Catlin lasciò la stanza per andare al telefono.
<< Chi è Jake? >>
<< Uno del gruppo, è lui che cura tutte le ferite, ha studiamo medicina >> mi sussurrò Chaz.
Mi avvicinai al letto nonostante gli sguardi assassini di Ryan.
Accarezzai la fronte di Justin spostando qualche ciuffo di capelli ribelli.
Rimanemmo tutti in silenzio ad osservarlo, finché suonò il campanello.
Catlin andò ad aprire per far entrare un uomo sulla trentina, moro, non molto altro...
Si mise al lato del letto e osservò Justin.
<< Ragazzi uscite un secondo per favore >> andammo tutti fuori.
Chaz teneva un braccio sulle mie spalle per darmi forza, anche se si poteva capire dai suoi occhi che aveva paura anche lui. William insisteva per capire cosa fosse successo, ma tutto quello che ottenne fu l'ira di Ryan, che diede un paio di pugni al muro per il nervoso.
Poco dopo squillò il cellulare di Chaz.
<< Dimmi... mi dispiace non posso, è successo un casino... si... gli hanno sparato... stiamo aspettando notizie... va bene vi aspettiamo qui >> attaccò.
<< Che succede? >> chiese Ryan.
<< Stanno arrivando gli altri >>In poco tempo la casa si era trasformata in un via vai di gente che, preoccupata, insisteva per vedere Justin. Finalmente uscì Jake.
<< Allora dicci, come sta? >>
<< è fuori pericolo, il proiettile è rimasto a mezzo centimetro dallo stomaco, però non so dirvi di preciso quando si sveglierà e quando tornerà in forze... >> disse Jake.
<< Cosa? E noi come facciamo senza il nostro capo!? >>
<< Dovrete darvi da fare ragazzi... >> Ryan si passò una mano tra i corti capelli.
<< Voglio sapere chi l'ha ridotto così! >> disse un ragazzo infuriato.
<< Lo vuoi sapere!? Eccola qui >> disse Ryan indicandomi. Calò il silenzio e mi trovai più di 20 occhi puntati addosso.
<< Ryan... non è stata colpa sua >> insistette Chaz.
<< Piantala di difenderla! Eccola qui, il nostro avvocato del cazzo >> disse guardandomi con disprezzo.
<< Ryan io.. >>
<< No ora parlo io, e ti consiglio di ascoltarmi bene Hope, chiaro!? Se dovesse succede qualcosa a Justin non te lo perdonerò mai >> detto questo se ne andò nella sua stanza.
Mi sentii umiliata, spaventata, ma soprattutto colpevole.
Aveva ragione, era solo colpa mia.
<< Non dargli retta Hope, è arrabbiato non sa quello che dice >>
<< No Chaz ha ragione >> abbassai lo sguardo per evitare tutti i ragazzi che mi guardavano con disprezzo << scusami >> lo lasciai con gli altri ed entrai da Justin.
Mi sedetti accanto a lui sul letto e scoppiai in un pianto silenzioso.
<< Ti prego Juss, scusami! Ti giuro che non volevo colpirti, ma... non ho mai preso in mano una pistola! Non voglio giustificarmi, ma ti scongiuro svegliati! I tuoi ragazzi hanno bisogno del loro capo.. e io ho bisogno del mio ragazzo. Abbiamo tutti bisogno di te >> lo guardai immaginando che aprisse gli occhi e mi dicesse che era tutto ok, ma non fece nulla. Rimase immobile, gli occhi chiusi e il viso rilassato come se stesse dormendo.
Ad un certo punto sentii un ticchettio, uno squillo. Era il suo cellulare. Era arrivato un messaggio.
Lo estrassi dalla tasca dei suoi pantaloni con mano tremante e anche se non avrei dovuto farlo, lessi il messaggio.
Era di un certo Paul.
" Stanotte alle 4 alla taverna. La stessa erba dell'altra volta, sono pronto a pagartela il doppio"
Rabbrividii. E ora? Che avrei dovuto fare?
Justin avrebbe dovuto dare quest'erba a Paul, ma chi l'avrebbe fatto?
Aprii il suo cassetto senza sapere cosa fare. Frugai un po' tra le varie scatoline e trovai una bustina di erba, con sopra un bigliettino: Paul.
Non esitai a metterla in borsa.
Justin era finito in quello stato per colpa mia, avrei dovuto rimediare in qualche modo no?
E ora che Ryan e tutti i suoi ragazzi mi guardavano sotto una cattiva luce, spettava a me fargli cambiare idea. Ma dov'era questa taverna?
Uscii dalla stanza e mi diressi in cucina, dove trovai William.
<< Hey.. >>
<< Hey, anche tu ce l'hai con me? >> scosse il capo.
<< No, so che non l'hai fatto apposta e Ryan ha esagerato a dirti quelle cose davanti a tutti >>
<< Ha ragione, è colpa mia >>
<< Tutti sbagliamo >>
<< Si ma questi errori non si possono riparare >>
<< Si riprenderà >>
I<< Lo spero... posso chiederti una cosa? >> mi guardò curioso.
<< Certo dimmi >>
<< Quali sono tutti i posti in cui vi nascondete? >> girai intorno alla domanda.
<< Beh ce ne sono tanti...c'è questo covo, c'è il magazzino, la taverna... >>
<< La taverna? >> mi finsi incuriosita.
<< Si è un vecchio negozio abbandonato nella periferia. Accanto al vecchio cinema >> mi spiegò.
<< Oh... scusami William ci vediamo, devo fare una cosa >> uscii dalla cucina sotto il suo sguardo perplesso.# ore 3 a.m.
Controllai l'orologio di Chaz che segnava le 3 in punto.
Dopo l'accaduto mi aveva pregato di rimanere a dormire lì, nonostante gli sguardi di Ryan.
Mi alzai cercando di fare meno rumore possibile, mi infilai le scarpe, visto che mi ero messa sotto le coperte vestita per fare prima, il giubbotto, la borsa, con dentro una pistola, e uscii di casa chiudendo la porta pianissimo.
Il freddo della notte si intrufolò nel mio giubbotto penetrandomi nelle ossa; mi strinsi di più nel mio giubbotto e continuai a camminare verso la Taverna seguendo le indicazioni che mi aveva dato William poco prima...
Arrivai davanti al vecchio cinema. Sinceramente avevo un po' paura di essere lì, da sola, a quell'ora della notte, ma dovevo farlo. Tutto pur di riacquistare la fiducia dei ragazzi e di Justin.
Entrai nell'edificio accanto, che come mi era stato detto, era un supermercato che poi era andato fallito. Entrai dalla porta cigolante e vidi seduto all'interno un ragazzo. Altri, agli angoli, pomiciavano senza pudore. Riportai la mia attenzione su quel ragazzo.
Si alzò, forse aspettandosi Justin, poi quando vide me si rimise a sedere.
Mi avvicinai a lui.
<< Sei Paul? >> dissi cercando di assumere il tono di voce più sicuro che potessi avere.
Alzò lo sguardo verso di me.
<< Tu chi sei? >>
<< Mi ha mandato Justin >> presi l'erba dalla borsa.
<< Non poteva venire lui? >> disse tirando fuori un mazzetto di soldi dalla tasca.
<< Aveva altri impegni >> dissi afferrando i soldi e porgendogli la bustina che mise subito in tasca.
<< Che tipo di impegni? >>
<< Affari >> misi i soldi in borsa.
<< Beh, digli di mandare più spesso i suoi dipendenti se sono tutti carini come te >> sorrisi fingendomi onorata del complimento.
<< Devo andare >>
<< Ciao >> disse allontanandosi.
Wow, era stato facile, pensavo peggio.
Un momento! Avevo appena spacciato erba o mi sbagliavo!?
Feci un gran sospiro di liberazione.
Feci per uscire quando sentii un fischio dietro di me.
<< Hey bellezza sei nuova? >> mi girai e mi trovai davanti un ragazzo.
<< No >> cercai di mantenere la calma.
<< E perché non ti ho mai vista? >>
<< Forse perché non guardi bene >> calma Hope, respira...
<< Adesso vedo bene, e vedo una bellissima ragazza >> disse avvicinandomi a lui.
<< Hey.. lasciami >>
<< Oh, perché? Dai divertiamoci un po' >> cercò di fare il simpatico.
Senza pensarci due volte il mio ginocchio finì tra i suoi "gioielli" facendolo finire a terra. Scappai via terrorizzata. Corsi per tutta la strada del ritorno e ripresi fiato solo una volta rientrata nel covo. Cercai di respirare regolarmente per non svegliare gli altri, ma il mio tentativo fu vano visto che erano tutti seduti sul divano.
<< Hope! Ma dove cazzo sei stata!? Mi hai fatto prendere un colpo! >> disse Chaz abbracciandomi.
<< Scusami >> riuscii a dire solo questo.
<< Ma dove sei andata? >> mi chiese William.
<< Da nessuna parte... >>
<< Hope... >> sbuffai.
<< E va bene.. tieni >> gli porsi il mazzetto di soldi che mi aveva dato Paul.
Li guardo con gli occhi sbarrati.
<< Ma... >>
<< Dove li hai presi? >> finalmente Ryan parlò.
<< Ho saputo che Justin doveva dell'erba a un certo Paul e ho pensato di andare io al posto suo >> dissi sorridendo.
<< Ah perfetto, ora cerca di togliersi i sensi di colpa >>
<< Ryan! >> lo rimproverò Chaz.
<< No Chaz lascia stare. Non importa. Ryan, sai che ti dico? Fai come ti pare! Anche io son preoccupata per Justin ok? E ti assicuro che sto molto peggio di te sapendo che è colpa mia. Ma non per questo devo smettere di aiutarlo. Anzi. Ho rischiato quasi lo stupro per portare quella roba e se non ti è piaciuto cazzi tuoi. Non mi serve che tu mi loda, voglio solo che Justin non rimanga indietro con i suoi affari >> poggiai la pistola sul tavolo e me ne andai nella stanza di Justin sotto lo sguardo stupito di tutti. Controllai se ci fossero altri messaggi ma fortunatamente il telefono non aveva squillato nell'ora in cui ero stata fuori. In cosa ero andata a cacciarmi, povera me...
Appoggiai la testa al braccio di Justin e mi addormentai augurandogli la buonanotte.
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Manette a forma di cuore. (Justin Bieber)
FanficIo: amore, hai mai pensato a cosa vorresti fare dopo il liceo? J: sinceramente no, non ci ho mai pensato, tu?? Io: pensavo di fare l'avvocato Rise J: Allora io sarò il delinquente, così saremo uniti per sempre Pensavo fosse una battuta, chi l'av...