CAPITOLO 15

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Fu difficile tornare a sedersi in quell'aula, sapere che era tutto cambiato in poco tempo e che difficilmente sarebbe tornato a come era prima.

Lo guardai entrare, avevo promesso a me stessa di restare tranquilla, di non saltare l'ennesima sua lezione o di non farmi cacciare per la mia disattenzione.

Chissà poi se veramente mi avrebbe cacciata...dopo quel bacio, dopo quelle flebili parole dette in un momento di eccitazione.

Mi accorsi solo che, entrando, non mi aveva neanche guardato per un secondo.

Lo aveva fatto apposta?

Fu così per tutta la lezione, e in effetti, non poteva essere un caso.

Harry mi aveva detto di aspettare anche una sua mossa, di tenermi a distanza per un po' per capire veramente dove potesse andare a finire tutta quella storia che era appena cominciata.

E se fosse finita quel giorno?

Cercai di distrarmi dai miei pensieri scrivendo degli appunti; quella lezione approfondiva alcuni argomenti che aveva già spiegato Turner prima di lui, ma che non aveva fatto in tempo a continuare.

Feci un bel respiro profondo quando la lezione terminò, nessuno sguardo, nessuna parola.

Andai in cortiletto per raggiungere Harry e alcuni suoi amici, ma quando mi vide si accorse subito che c'era qualcosa di strano.

Gli raccontai che non mi aveva guardata neanche per un secondo ma la sua risposta mi fece confondere ancora di più.

<<Bè, lo può aver fatto per due motivi>>. Con il pollice, segnò il primo motivo. <<Non voleva che ti illudessi di qualcosa e ti sta facendo capire che così come è iniziata deve finire>>.

Mimò con l'indice il secondo punto. <<Oppure, talmente ci ha pensato, che se ti avesse guardata tutti se ne sarebbero accorti>>.

Sbuffai.

Mi scoppiava la testa e solo di una cosa ero certa, amavo la sensazione del contatto umano e il destino aveva scelto per me l'unica persona sbagliata che poteva darmelo.

<<Signorina Cooper>>.

Il rettore mise in riga tutti i ragazzi attorno a me e ad Harry.

<<Rettore, mi stava cercando?>>.

Lui mi sorrise.

<<Vorrei parlarle in privato se non la disturbo>>.

Mi alzai e lo seguii camminare verso l'università.

<<Il signor Turner non sceglieva poi molti studenti a cui fare da tutor per la laurea, e in effetti, data la sua malattia, quest'anno voleva addirittura evitare di prendersi questo impegno>>.

Sorrise e salutò uno studente che stava passando, poi riprese la nostra conversazione.

<<So che lei era una di quelle persone che aveva richiesto proprio lui>>.

Annuii ricordando il giorno in cui misi la lettera per la candidatura sulla sua scrivania.

<<Bè ecco, signorina Cooper, diciamo che lei è stata l'unica che lui ha preso in considerazione prima di lasciarci>>.

Mi fermai di colpo, e rimasi a guardarlo.

<<Ora, sono venuto qui per dirle che ho parlato della situazione con il professor Moore, per vedere se lui fosse pronto anche a questa responsabilità. Purtroppo ha rifiutato l'offerta, si scusa ma ha deciso che questo compito dovrebbe essere affidato ad una persona preparata quanto lo stesso Turner>>.

Tra i due motivi che mi aveva elencato prima Harry, sicuramente avevo capito il perché mi aveva esclusa dal suo raggio visivo.

<<Dovrò pensare ad un sostituto al più presto allora>>.

Cercai di fare finta che la cosa non mi avesse colpita.

<<Sono venuto anche a proporle un sostituto di tutto rispetto. So che deve affrontare a breve un esame con Collins. Ha moltissime richieste anche lui, ma da qualche anno si fa aiutare da un assistente. Viene da Oxford e ho espressamente chiesto al professore se potesse seguirla lui>>.

Non potevo far altro che accettare l'offerta, d'altronde dovevo iniziare fin da subito a dimenticare.

<<So che non era quello che voleva per la sua laurea, è una delle migliori studentesse qui dentro. Ma le assicuro che la lascio in buone mani>>.

Annuii. <<La ringrazio molto Rettore, sicuramente sarà perfetto>>.

Ci lasciammo all'entrata dell'università, un grande portone mi divideva da quelle scale che portavano in quell'ufficio.

Respirai a fondo. Avrei voluto salire e sbraitargli contro, perché non capivo cosa fosse successo, non sapevo gestire una situazione del genere, non sapevo quale sentimento stessi provando.

<<Hey>>.

Harry corse da me mentre io stavo lasciando ogni mia forza a terra.

<<Lasciatela>>.

Sentii solo questo prima di chiudere gli occhi.

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