Lasciai un biglietto di ringraziamento ad Axel, dicendogli che Harry mi avrebbe riaccompagnata a casa quella mattina.
Il mio migliore amico aveva trovato un caricabatterie in ospedale, così aveva potuto scrivermi che si sentiva bene e che lo stavano per mandare a casa.
Ne avevo approfittato per stare con lui senza dover chiedere di nuovo al mio professore di accompagnarmi a casa.
Era così presto che lui stava ancora dormendo quando lasciai la casa.
<<Come stai?>>.
Salii in macchina di corsa.
<<Bene, sono stati due bei pugni ma nulla di grave. Vedi che l'occhio sta già meglio?>>.
Guidava con mezzo occhio chiuso e con l'altro totalmente gonfio.
<<Scendi, guido io. Non ho voglia di lasciarci le penne perché non hai voluto aspettare la tua famiglia>>.
Lui rise ma avevo ragione, tant'è che lasciò a me la guida.
<<Dai raccontami tu qualcosa>>.
Scossi la testa mentre inserivo la marcia.
<<Lascia stare per oggi ok? Devi andare a riposarti, ed io non ho voglia di parlare>>.
Harry posò la testa al finestrino ma si ritrasse subito dato che la strada era piena di buche e lui continuava a sbattere.
<<Uffa, racconta>>.
<<Va bene. Lui non mi amerà mai perché sta aspettando una donna, probabilmente morta, ma la aspetta da anni. Non ho speranze>>.
Fui molto concisa.
<<Bene, ottimo riassunto Emma. La questione deve averti colpito molto>>.
Scoppiai a ridere.
<<Ce ne stanno succedendo molte in questo periodo. Vorrei tornare a qualche mese fa>>.
Ci fu un attimo di silenzio.
<<Davvero? Vorresti non aver incontrato Axel? Vorresti non aver mai sentito quelle emozioni?>>.
Mancava poco all'arrivo a casa.
<<Non è questo, sai che cercavo quelle emozioni da sempre. Lui però non può darmele come voglio io, e sapere che lui esiste ma che non proverà mai niente per me...bè, fa male>>.
Lui annuì. Mi stava guardando con tenerezza.
<<Almeno hai fatto bene a parlargli, così potrai metterti l'anima in pace e fare quel dannato esame domani>>.
Giusto, avevo un esame. Se lo avessi superato, la distanza tra me e i miei sogni si sarebbe ridotta notevolmente.
Accompagnai Harry in casa sua e poi andai a fare una doccia veloce a casa mia.
Passai la notte a studiare gli ultimi argomenti non ben chiari nella mia testa e la mattina dopo tutto mi sembrò più leggero, quando, risposi ad ogni domanda e fui contenta del mio voto.
Chiamai immediatamente Harry per dirgli che avevo passato l'esame e che avrei subito pensato a superarne un altro.
Avrei pensato come ultima cosa ad Axel e alla sua materia.
<<Signorina Cooper>>.
Liam era proprio davanti a me quando finii di parlare con Harry.
<<Liam Johnson, che piacere rivederla così presto>>.
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Neverthless
RomanceSotto la pioggia dell'Inghilterra, noncurante dei miei vestiti fradici, vedevo tutta la mia vita andare in frantumi, impotente dinanzi a ciò che il destino aveva riservato proprio a me.