<<Piacere signorina Cooper, sono Liam Johnson. L'assistente del professor Collins>>.
Guardai spaesata quell'individuo mentre pensavo che stavo per rivedere Axel dopo svariate settimane.
Settimane durante le quali avevo saltato ogni lezione, settimane durante le quali ogni mio pensiero portava a lui.
Rabbia, nervosismo, gioia e dolore, si fondevano in me ogni secondo tanto che il medico che mi seguiva da anni, mi aveva chiesto di stare a riposo fin quando la mia situazione non fosse migliorata.
Le mie crisi erano inspiegabili; non c'era assolutamente nulla che non funzionasse nel mio cervello, ma la conclusione era sempre stata che inspiegabilmente, sfogavo lo stress con svenimenti nei casi gravi e con problemi di stomaco negli altri casi.
Ormai avevo accettato anche quello.
Faceva parte dell'essere me.
Convivevo da tutta la vita con mal di stomaco, casi di svenimento erano rari, ma forse lo stress causato dai sentimenti nuovi che avevo provato per Axel, avevano peggiorato il tutto.
<<Piacere Liam>>.
Gli sorrisi dopo qualche secondo.
<<So che sta per iniziare una lezione, ma la stavo cercando da una settimana e oggi il Rettore mi ha avvisato che l'avrei trovata qui>>.
Annuii.
<<Oh, mi scusi. Non sono stata molto bene e ho saltato qualche lezione>>.
Mi guardai intorno per vedere se fosse entrato qualcuno nel frattempo, ma avevo deciso di presentarmi in quell'aula con venti minuti di anticipo.
<<Non posso trattenermi per molto oggi, e sa, non seguendo solo lei non so quale altro giorno avrò a disposizione. So che la laurea è imminente ma le mancano ancora degli esami. Volevo solo fare un aggiornamento con lei circa le sue idee>>.
Sbuffai pensando al fatto che avrei dovuto di nuovo fare tardi a quella lezione se me ne fossi andata.
<<Non posso saltare anche questa lezione, so che è per la laurea ma...>>.
<<Liam Johnson>>.
Liam si girò al suono di quella voce e io lo vidi, lo guardai a fondo, repressi ogni qualsiasi tipo di sentimento.
<<Axel>>.
Non sembrava scorrere buon sangue.
<<Che ci fai tu qui? Non ti trovavi ad Oxford?>>.
Liam scosse la testa sorridendo in modo beffardo.
<<No, bè, da qualche anno sono l'assistente del signor Collins e quindi vengo qui spesso>>.
Axel mi guardò per un istante, poi guardò di nuovo il suo "amico".
<<Sto per fare lezione, perché non esci?>>.
Liam lo guardò sbalordito.
<<Avevo sentito che finalmente avevi ottenuto un lavoro, non pensavo che il signor Turner fosse così affezionato a te>>.
Axel sospirò e lo vidi stringere i pugni per la rabbia.
<<Sto uscendo signor Liam, possiamo parlare fuori se ha fretta>>.
Non volevo dare modo a quei due di rovinarmi la prima giornata dopo una lunga serie di giornate spese a vomitare e piangere.
<<No, signorina Cooper le ricordo che ha saltato parecchie lezioni e se esce adesso, potrà non preoccuparsi a rientrare. Né dopo, né mai>>.
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Neverthless
RomanceSotto la pioggia dell'Inghilterra, noncurante dei miei vestiti fradici, vedevo tutta la mia vita andare in frantumi, impotente dinanzi a ciò che il destino aveva riservato proprio a me.