CAPITOLO 24

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"Professor Moore, se ancora si ricorda di me, questo sarebbe il mio numero"

Il nostro primo messaggio fu quello.

"Cooper, ce ne hai messo di tempo"

Avevo aspettato la sera, non volevo essere petulante e non sapevo bene cosa scrivere.

"Ti sono mancata?"

Dietro quello schermo non mi fu difficile azzardare un pochino.

"Diciamo che avrei molta voglia di rivederti. Che ne dici di venire qui?"

Non avevo la macchina, non l'avrei chiesta ad Harry per andare a divertirmi con il professore.

"Non ho la macchina, mi dispiace. Dovrai aspettare"

Non mi rispose per un bel po'.

"Perché non scendi?"

Mi affacciai dalla finestra del piano di sopra che dava sul piccolo giardino, così vidi la sua macchina parcheggiata sotto casa.

Scesi in un batter d'occhio, anche perché non volevo che qualcuno passasse e che si accorgesse della sua presenza.

<<Bene, signorina Cooper, dove vorrebbe andare?>>.

Sorrisi.

<<Perché mi guardi così?>>.

Mi disse mentre accese la macchina.

<<Perché pensavo che volessi portarmi a casa tua>>.

Lui si girò verso di me, mi squadrò e poi continuò a guardare la strada.

<<Vorresti andare a casa mia?>>.

Cosa avrei dovuto dirgli esattamente?

Se avessi risposto di sì sarei sembrata meno innocua di quello che ero, e se avessi risposto di no, tutto il mio corpo mi avrebbe rimproverata.

<<Questa è una scelta difficile>>.

Rise un pochino.

<<Emma, non pensare troppo. Dimmi solo cosa vuoi fare, a me andrebbe bene qualsiasi cosa>>.

Sbuffai, pensando che non poteva proprio essere così.

<<Non possiamo fare molto, non credi? Non puoi portarmi in un bar a prendere da bere, non in questa città almeno. Non puoi portarmi a fare una passeggiata come tutti i ragazzi normali. Non possiamo fare granché>>.

Mi vide mentre, delusa, abbassai lo sguardo.

<<Mi dispiace di questa situazione. Hai ragione, non ci sono molte cose che possiamo fare. Volevo solo che non pensassi che ecco, io...>>.

Misi le gambe sul sedile e mi girai a guardarlo.

<<Andiamo lissù>>.

Indicai un posto tra le montagne.

<<Lì non può vederci nessuno>>.

Axel girò appena possibile e, nonostante la strada non fosse delle migliori, arrivò proprio nel punto che avevo indicato prima.

La luna era bellissima, anche se faceva troppo freddo per restare fuori.

<<Avremmo dovuto portare qualcosa da mangiare>>.

Annuii, poi mi abbandonai a guardare le stelle.

<<Sei romantica Cooper, chi lo avrebbe mai detto?>>.

Scoppiai a ridere e gli diedi un finto pugno sulla spalla.

<<Tu sei romantico?>>.

Si rabbuiò.

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