13- You're different now

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Niragi's pov:

Il Game a cui avevo partecipato quella sera era stato abbastanza semplice per me.
Il 3 di picche: era una gara di velocità e dato che facevo coppia con Aguni avevo vinto.

In realtà dovrei dire che Aguni aveva vinto grazie a me, insomma ero molto veloce ed atletico.

Ero seduto nella sala riunioni mentre gli altri discutevano di chissà cosa.

Non gli stavo dando retta, i miei pensieri erano occupati da una ragazza testarda ed ambiziosa.

Non era ancora tornata ed ero un po' intimorito da questa sua assenza, poco però sia chiaro.

Quando l'ho vista con quel biondo arrogante la rabbia ha preso a bollire dentro di me. Pensava davvero che fare squadra con lui fosse meglio di farla  con me?

Poi quando mi ha ignorato avevo voglia di spaccare tutto. Mi aveva letteralmente detto di non girarle più attorno ma non capiva che non potevo accontentare la sua richiesta.

Come l'uomo rincorre la perfezione, io rincorrevo lei. Senza sosta, senza fermarmi.

Ormai mi ero rassegnato all'idea di quanto mi piacesse, di quanto mi lasciasse senza parole anche semplicemente guardandomi.

La scorsa sera avevo temuto sul serio di averla persa definitivamente e mi sentivo un idiota per trattarla in quel modo, sperando che i miei sentimenti si spegnessero da un momento all'altro.

Non volevo che le accadesse qualcosa di brutto e volevo proteggerla, quelle volte non l'avevo salvata per paura di ritorsioni, ma per paura di perderla, di vivere in questo mondo di merda senza di lei che era come il diamante più luminoso di tutti.

Avevo cercato di dimenticarmi di lei ubriacandomi, andando con altre ragazze, drogandomi ma il risultato era sempre l'opposto perché niente e nessuno riusciva a farmi sentire vivo come ci riusciva lei.
-Ma lei ti odia- pensai amaramente.

Se mi fossi comportato meglio, sicuramente non mi avrebbe odiato. Mi odiavo per questo.

Poco dopo le porte della sala riunioni si spalancarono mostrando Chishiya che sorreggeva una ragazza priva di sensi. Il mio cuore perse un battito quando capì che si trattasse di lei.

Ero come paralizzato mentre li osservavo meglio, erano fradici, cosa cavolo era successo?

Chishiya avanzava con fatica verso di noi e io cercavo di frenare la voglia che avevo di andare lì e stringerla tra le mie braccia.

<<Cos'è successo?>> chiese incredulo il Cappellaio.
Vedevo lo sguardo preoccupato di Mira e Kuzuryu, come se qualcosa fosse andato storto.

Quei due non me la raccontavano giusta.
Mentre il ragazzo cercava di avvicinarsi al tavolo, Aura scivolò dalla sua presa e cadde a terra.

Mandai a fanculo tutto e mi alzai correndo verso di lei, non mi importava che gli altri mi vedessero debole volevo solo che lei stesse bene.

La presi tra le mia braccia e le accarezzai il volto in maniera preoccupata.
<<Aura? Aura mi senti?>> la chiamai cautamente mentre le scuotevo il corpo.

Lei non si svegliava ed io avevo un groppo in gola.
<<Cos' è successo?>> chiesi arrabbiato verso Chishiya mentre ancora la reggevo.

<<Il 6 di quadri ecco cos'è successo>> spiegò buttando la carta bagnata nel lungo tavolo della stanza.

<<Ha bevuto molta acqua, sinceramente non so come sia riuscita ad arrivare in superficie>>
<<Quindi tu non l'hai aiutata! L'avresti lasciata lì a morire non è vero?>> gli urlai arrabbiato.

Loving the old youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora