35- The end

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Aprii gli occhi e notai come Niragi mi portava in braccio a mo' di sposa.
<<Dove stiamo andando?>> chiesi con voce bassa.

<<A casa, non ti fa bene stare in questo posto>> mi rispose dolcemente.

<<No, aspetta. Forse posso ricordare qualcos'altro>> tossii molto forte e respinsi un conato di vomito.

<<Assolutamente no! Ti porto dal dottor Jung>> disse in modo frettoloso.

<<Che?! No mi sento bene, fammi scendere>>

<<Non ci pensare nemmeno!>>

<<Dove sono gli altri? Fammi scendere!>>

<<Gli altri sono ancora dentro, se la sanno cavare anche da soli>>

<<Dio Niragi perché ti comporti così? Mettimi giù>>

<<Mi comporto così perché sembra non importarti nulla della tua salute!>>

<<Certo che mi importa ma è importante questa storia dell'amnesia, lo sai!>>

<<No, non ti importa per niente! Ci rimetti sempre tu quando cerchiamo di scoprire qualcosa! E indovina chi è lo stupido che si prende cura di te tra tutti?>>

<<Dato che sei uno stupido, allora lasciami andare! Nessuno ti obbliga a prenderti cura di me!>>

<<Davvero non lo capisci?>>

Il nostro tono di voce era molto alto e lui mi fece scendere, come gli avevo chiesto. Adesso eravamo l'uno di fronte l'altra e ci guardavamo con astio, entrambi volevamo avere ragione, solo dopo mi accorsi di essere dalla parte del torto.

<<Cosa dovrei capire, eh?>> chiesi con insolenza.

<<Tu non capisci! La verità è che io...io ti amo, Aura!>> mi urlò contro.

Ero immobile che lo guardavo, non solo perché mi aveva confessato i suoi sentimenti, ma anche perché quella frase era l'ultima dello strano sogno che mi tormentava ogni notte, quella che non riuscivo mai a sentire tutta.

<<Niragi...>> mi avvicinai piano a lui, come quando ci si avvicina a degli animali selvatici per non farli scappare.

<<È l'ultima frase>> dissi felice.

<<Cosa?>>

<<È l'ultima frase del sogno strano, quella che non riuscivo a completare. Era tua, per tutto questo tempo!>>

<<Seriamente?>>

<<Sì, non è fantastico?>>

<<No, dico seriamente stai pensando a quello stupido sogno mentre ti ho rivelato i miei sentimenti?>>

<<Io->> mi interruppe in maniera brusca allontanandosi di qualche passo.

<<Sei così insensibile Aura? Ti facevo una ragazza altruista ed emotiva ma a quanto pare mi sbagliavo; sei solo un' egoista!>> mi urlò contro per poi dirigersi verso l'uscita dell'edificio.

-Sei una stupida Aura, che aspetti? Corrigli dietro!- mi rimproverai da sola.
Non mi interessava delle sue parole, in quel momento era la delusione a farlo parlare, non lo intendeva sul serio.

<<Niragi, aspetta!>> cercai di correre il più veloce possibile, ma non avevo forze e lui non sembrava voler rallentare.

Riuscii ad arrivare all'uscita e mentre mi accasciavo ad un muro pericolante per riprendere fiato, notai qualcosa che stuzzicò la mia curiosità.
Una macchina: una Black Mustangs del '66, senza tettuccio e con dei sedili rossi in pelle.

Loving the old youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora