18- Still standing

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Mi trovai davanti al Game Arena, era un labirinto fatto di siepi. Il passaggio era aperto da due cancelli battuti di ferro, molto alti che sembravano quasi regali. Il sentiero per entrare all'inizio era dritto e largo, ma sapevo che una volta addentratosi in esso si sarebbe trasformato diventando un groviglio intricato di siepi e vicoli ciechi.

Presi un profondo respiro e ad occhi chiusi mi incamminai verso il centro della struttura.
Dopo aver camminato un po', arrivai al centro del labirinto; era uno spazio circolare abbastanza grande, il suolo era coperto di ghiaia bianca che ad ogni passo scricchiolava, emettendo un fastidioso rumore, vi era un tavolino sul quale erano disposti i telefoni e c'era anche qualcos'altro lì sopra che non riuscivo ad identificare a quella distanza.

Mi avvicinai e misi a fuoco l'oggetto...Un fucile.
-Merda!- pensai iniziando a dare vita agli immaginari più spietati è pessimistici.
C'erano già altre persone lì, delle ragazze e dei ragazzi, un uomo robusto e poi...e poi una signora con due bambini.
Quel mondo era tanto crudele da rinchiudere anche delle creature così innocenti e gentili.
Li guardai sconcertata mentre prendevo il telefono per registrarmi.

<<Le iscrizioni sono ufficialmente concluse.
Game: Nascondino
Difficoltà: 9 di cuori
Regole: un player casuale sarà il cercatore. I player restanti dovranno nascondersi da lui per non farsi trovare. Il cercatore, una volta trovati i player, dovrà sparargli e togliergli la vita.
Se il cercatore non ucciderà tutti i player entro lo scadere del tempo sarà per lui Game Over.
Se i player verranno trovati moriranno.
Il giocatore provvisoriamente incaricato di essere il cercatore è il numero 662002, Aoki Aura.
Tempo limite: 1 ora.
Game start!>>

-Cosa? No, non sacrificherò tutte queste vite solo per salvare la mia- pensai scuotendo la testa in segno di negazione.
<<Io mi rifiuto>> dissi ad alta voce sedendomi a ridosso del muro fatto di siepe.
Avevo la testa bassa e i gomiti sulle ginocchia cercando di accettare il mio destino.
Tutto ciò andava contro la mia filosofia di vita, non avrei mai potuto farlo.

<<Ma sei stupida o cosa? Potresti benissimo vincere avendo il ruolo del cercatore!>> disse l'uomo robusto lanciandomi l'arma hai piedi.
<<È il ruolo più difficile>> dissi non prendendo l'arma ma studiandola solamente.
<<Non lo è affatto, vieni a cercarci ed uccidici! Se fossi stato io al tuo posto avrei già vinto!>>
<<Dici sul serio signor...?>>
<<Nako>> mi rispose prontamente.

<<Signor Nako, sarebbe capace di uccidere nove persone, tra cui due bambini, a sangue freddo? È sul serio così egoista da uccidere tutte queste persone per salvare solo la sua vita?
Li conosce? Sa cosa vogliono dalla vita, cosa gli piace mangiare, chi sono le persone che amano?
Sa qualcosa su di loro? Può giudicare le loro vite inferiori alla sua neanche conoscendole?
Se può fare tutto questo allora non è umano>> dissi io alzandomi e guardandolo negli occhi, iniziando ad irritarmi leggermente.
<<Farei questo e altro per sopravvivere!>>

<<Anche io la pensavo così, mi sbagliavo.
Tutte le vite hanno lo stesso valore ma c'è chi ha vissuto di meno di se stessi, c'è qualcuno che deve ancora trovare il primo amore, che deve scegliere che lavoro fare da grande, che deve cucinare il suo primo pasto da solo.
Ci sono dei bambini che non hanno ancora vissuto tutto ciò e sicuramente non li priverò di tutto questo a costo di morire io stessa>>
<<Sono solo stronzate! Sei solo tu che non hai il coraggio di farlo!>> urlò spazientito.

Guardi i due bambini che stringevano le mani della mamma guardandolo con paura, di nascosto gli feci cennò di scappare via e loro due così fecero seguiti da tutti gli altri.
Stavo temporeggiando, volevo che tutti si nascondessero, avevo un piano.

Loving the old youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora