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Che Kisaki volesse spargere voci false su di me non avevo dubbi, certamente. Ma che tutti gli credessero senza prima pensare e collegare ogni faccenda, questo no, non potevo minimamente accettarlo.
Fuori. Fuori dalla Toman.
Era ridicolo.
Avrei dovuto registrare ogni cosa per avere delle prove concrete e farmi credere? Era questo che serviva a quei smidollati? Credevo che la Toman fosse basata sulla fiducia.
Non avevo mai pensato che io non avessi la minima colpa, ma tutto ciò che avevo fatto lo feci per una buona causa.Ma cosa importava ormai? Dopotutto la situazione non sarebbe cambiata più di tanto. Più ci pensavo, più mi rendevo conto che Kisaki mi aveva teso una trappola. Baji è morto perché io non ho detto nulla a Mitsuya, ma se fosse stato al contrario, allora quest'ultimo avrebbe fatto una brutta fine.
Questo vuol dire che sarei stata cacciata e mi sarei ritrovata in questa situazione ugualmente.Mi stavo impegnando tanto a far credere a me stessa che fossero tutti un branco di falliti e che la loro esistenza non fosse importante per me, ma finivo sempre per ricredermi. Mi sarebbero mancati, a dir la verità, ma dovevo andare avanti. In più, ricordarmi che non mi avevano creduta, non diminuiva la rabbia che celava dentro di me, ma tutto il contrario. Mi trovavo in mezzo a due sentimenti contrastanti.
Quando andai via, dopo la riunione, Mitsuya mi seguì. Non riuscivo nemmeno a immaginare che cosa volesse, dopo tutto ciò che era successo. Probabilmente sapeva delle intenzioni di Mikey e non aveva neanche provato a ribattere; d'altronde, come poteva se era d'accordo con lui? Mi considerava una traditrice ormai?
«Non credevo che...»
«Che mi avrebbe buttata fuori? Non essere ridicolo, piuttosto, dimmi che hai sostenuto la sua idea di cacciarmi via ingiustamente. Ci crederei di più.» lo interruppi, dicendogli ciò che probabilmente non voleva sentirsi dire.
«‘Ingiustamente’?» domandò, alzando un sopracciglio, in disaccordo con ciò che avevo detto.
«Hai sentito bene. I-n-g-i-u-s-t-a-m-e-n-t-e.» gli feci lo spelling, come se questo fosse ciò che mi aveva chiesto.
«Come puoi dire una cosa del genere dopo aver quasi messo nei pasticci tutti noi? Sai che significa per me la Toman?» mi chiese, seccato.
«Sai quanto mi interessa.» borbottai.
«Hah?»
«Cosa vuoi che mi interessi della Toman? A me interessa di te! Credevi davvero che avrei permesso che ti accadesse qualcosa?» mi impazientii.
«No, non intendo questo, un attimo.»
«Ah no, Mitsuya non intendeva questo? Avresti preferito mettere in salvo gli altri piuttosto che pensare a te stesso, no? Allora dovresti capirmi. Dovresti capire che non avrei mai potuto scegliere che tu fossi fatto fuori per una stupida sciocchezza.» gli spiegai quindi, sperando che questa volta potesse capirmi, altrimenti avrei perso la pazienza.
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𝐉𝐔𝐒𝐓 𝐀 𝐋𝐎𝐎𝐊 || Takashi Mitsuya
FanfictionYuriko Hori ha sempre ammirato Mikey, considerato 'invincibile'. Crede così di poter diventare come lui e si è messa in testa di buttarsi in mezzo ai conflitti senza pensare alle conseguenze e ai pericoli. Mitsuya le starà sempre accanto per ogni in...