❈41. 𝑮𝒊𝒐𝒄𝒂𝒓𝒆 𝒄𝒐𝒏 𝒊𝒍 𝒇𝒖𝒐𝒄𝒐❈

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Third person pov

Cheongdam, Seoul - Villa di Lee Minho

Con gli occhi chiusi e le mani bel salde sulle spalle del suo "beneficiario", conficcó leggermente le unghie nella sua carne. L'eccitazione era troppa.

Jisung si stava impegnando al massimo per non liberare i suoi versi di completo apprezzamento. Si mordeva il labbro, ma così forte da farlo sanguinare leggermente.

Minho sorrise alla scena, sapeva di detenere il potere in quel momento. Anche se poco dopo non bastò più.
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🔞𝘼𝙏𝙏𝙀𝙉𝙕𝙄𝙊𝙉𝙀🔞 𝙋𝙍𝙀𝙎𝙀𝙉𝙕𝘼 𝘿𝙄 𝙎𝘾𝙀𝙉𝙀 𝙎𝙀𝙎𝙎𝙐𝘼𝙇𝙄 𝙀𝙎𝙋𝙇𝙄𝘾𝙄𝙏𝙀.
𝙎𝙄 𝙎𝘾𝙊𝙉𝙎𝙄𝙂𝙇𝙄𝘼 𝙑𝙄𝙑𝘼𝙈𝙀𝙉𝙏𝙀 𝙇𝘼 𝙇𝙀𝙏𝙏𝙐𝙍𝘼 𝘼𝘿 𝙐𝙉 𝙋𝙐𝘽𝘽𝙇𝙄𝘾𝙊 𝙋𝘼𝙍𝙏𝙄𝘾𝙊𝙇𝘼𝙍𝙈𝙀𝙉𝙏𝙀 𝙂𝙄𝙊𝙑𝘼𝙉𝙀.
𝙎𝙀 𝙉𝙊𝙉 𝙂𝙍𝘼𝘿𝙄𝙏𝙀 𝙇𝙀𝙂𝙂𝙀𝙍𝙀 𝙌𝙐𝙀𝙎𝙏𝙊 𝙏𝙄𝙋𝙊 𝘿𝙄 𝘾𝙊𝙎𝙀, 𝙎𝘼𝙇𝙏𝘼𝙏𝙀 𝙄𝙇 𝘾𝘼𝙋𝙄𝙏𝙊𝙇𝙊! 𝙉𝙊𝙉 𝘾𝙄 𝙎𝙊𝙉𝙊 𝙁𝘼𝙏𝙏𝙄 𝙄𝙈𝙋𝙊𝙍𝙏𝘼𝙉𝙏𝙄 𝙋𝙀𝙍 𝙇𝘼 𝘾𝙊𝙉𝙏𝙄𝙉𝙐𝘼𝙕𝙄𝙊𝙉𝙀 𝘿𝙀𝙇𝙇𝘼 𝙎𝙏𝙊𝙍𝙄𝘼.
𝙎𝙀 𝙄𝙉𝙑𝙀𝘾𝙀 𝙂𝙍𝘼𝘿𝙄𝙏𝙀, 𝘽𝙐𝙊𝙉𝘼 𝙇𝙀𝙏𝙏𝙐𝙍𝘼!
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Avvicinó il suo viso a uno dei capezzoli duri di Jisung per poi inglobarlo nella sua bocca e cominciare a succhiarlo.
Jisung ebbe una scossa infinita di piacere che non riuscì più a trattenere un gemito.

«Musica per le mie orecchie, bambolina»

«Q-quello... È il m-mio termine... A-ah! S-stronzo»

Minho vide scorrere poco, ma non insignificante, sangue dalle labbra del membro dei Red Venom. Sorrise e si avvicinó per leccarlo via e successivamente ribaciarlo.

Il maggiore posizionó le mani sull'elastico dei boxer di Jisung, ovviamente senza fermare i movimenti della sua mano.

«Ah! L-lo voglio» disse, staccandosi bruscamente. Anzi sussurró, talmente flebilmente, da non accorgersene.
Peccato che qualcuno lo aveva sentito forte e chiaro.

«Che cosa vuoi?» chiese Minho all'orecchio, continuando a sussurrare. Improvvisamente si staccó per liberarsi anche lui della maglia.

«N-no...»

«Avanti dillo» incitó, abbassando sempre di più i boxer.
Jisung sapeva che non aveva più via di scampo, così accontentó l'altro. Non poteva più scappare dal suo destino.

«S-scopami Lee Minho» disse. Minho iniziò a ridere. Prese Jisung dal fondoschiena e lo portò vicino al divano dello scantinato. Era leggermente malandato, ma pulito e soprattutto utile.

Lo fece stendere lì e poi si avvicinó alle sue labbra. I respiri si mescolavano.

«Certamente -disse passando un dito sul labbro sanguinante di Jisung- E vedere che la causa di questo è mia, mi gratifica maggiormente»

Si alzó e si tolse i pantaloni per poi posizionarsi sopra Jisung e sovvrastarlo, tenendosi su con la braccia per non schiacciarlo.

Jisung non poteva non soffermarsi su quelle, sulle braccia. Muscolose il giusto, definite e con le vene ben visibili.

~Lui non è piú il mio nemico in questo momento. È il ragazzo più sexy e provocante che io abbia mai visto nella mia vita~

Dopo aver pensato a ciò si avvicinó per baciare ancora il membro dei Black Blood, ma quest'ultimo si allontanó. E lo fece ancora un paio di volte.

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