❈53. 𝑮𝒊𝒗𝒆 𝒎𝒆 𝒂 𝒌𝒊𝒔𝒔, 𝒇𝒊𝒓𝒔𝒕❈

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Third person pov

Cheongdam, Seoul - Villa di Lee Minho

La missione precedente era stata portata a buon termine e anche la situazione tra Minho e Jisung si era riappacificata.
Nonostante il piccolo battibecco avuto dopo la missione, finalmente si erano scoperti i veri sentimenti di Minho verso Jisung.
Non era stato del tutto un male, dopotutto...

Ma altre situazioni erano pronte a sorgere come quella che stava accadendo proprio tra Chan e Felix.

«Non me frega proprio un cazzo!» disse Felix irato per poi andarsene via dal salotto per potersi ritirare in camera sua.

«E dai Felix, torna qua» disse Chan esasperato per poi seguire l'altro.

Raggiunse la zona delle camere da letto e senza nemmeno bussare entró nella stanza di Felix e Jisung.

«Che stai facendo qua! Vai via!» disse Felix offeso mentre aveva le braccia conserte.

«Come on, Felix. You know I love it when you speak English with that absolutely adorable accent of yours» disse Chan con un sorriso intenerito per poi abbracciare il viola da dietro, visto che gli stava rivolgendo le spalle.

«Guarda un po'. Non stavi dicendo questo poco fa! -esclamó Felix, ancora arrabbiato. Nel mentre stava provando invano a sciogliere l'abbraccio a dir poco asfissiante che gli stava regalando il più grande- Let me go!»

«If you want me to let you go, you have to give me a kiss first»

«I'll never get you a kiss, TRAITOR!» disse Felix, gonfiando le guance.
Chan ridacchió leggermente intenerito dalla scena.

Erano tutte e due dei pericolosissimi criminali e soprattutto molto ricercati, ma era ormai chiaro che quando erano da soli, entravano nel loro mondo e diventavano due persone completamente diverse.

Lo dimostra anche il motivo del perché stessero litigando in questo momento.
In poche parole prima erano in salotto che parlavano tranquillamente fino a quando non giunse Minho.
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[Qualche minuto prima...]

«That's what I say too. How can someone be so stupid?!» disse Felix per poi iniziare a ridere, seguito a ruota da Chan.

A quel punto fece il suo ingresso Minho e non appena sentì parlare inglese, gli fece tornare alla mente una questione. Sorta proprio durante la missione nella quale Felix si ferì.

«Senti ragazzino dai capelli viola. A me non frega un cazzo che tu parli spesso inglese e sinceramente in casa puoi farlo quando ti pare, in missione non lo parli! Sono stato chiaro?!» disse Minho ricordando che lingua avesse continuato a parlare imperterrito durante l'ultima missione compiuta.

«Ma... Ma così all'improvviso?» chiese Felix, non capendo il motivo dell'esortazione del moro.

«Sì»

«Ehy Minho, calmati» cercò di dire Chan.

«Calmati?! Tu dovresti valutare la situazione più conveniete durante le missioni»

«Beh, in effetti Minho ha ragione...» pronunciò sommessamente Chan.

«CHE COSA?!» chiese a gran voce Felix, girandosi verso Chan che appena incontró lo sguardo dell'altro, spalancò gli occhi.

«Bene!» esclamò Minho per poi andarsene, oltrepassando la porta del seminterrato.

«Chan?!» chiese Felix. Pian piano stava iniziando a incazzarsi.

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