Capitolo 4

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Dopo l'enorme shock conseguito dal trauma dell'aver perso ciò che più rendeva felice il piccolo Omega, anni di sofferenze portando a modificare anche il suo stato fisiologico... Ecco che un'altra fonte di shock lo colpì nuovamente.

Successivamente ad eventi traumatici, le persone vengono colpite da reazioni totalmente differenti, chi mantiene uno stato di shock per giorni, chi crolla in lacrime, chi si lascia crogiolare dalla disperazione... E poi c'era Izuku, che di normale era una persona dolce e premurosa, con un sorriso pronto ad essere regalato alle persone. Ma in quel momento...

In quel momento era una vera furia.

Ormoni carichi di rabbia iniziarono ad espandersi, obbligando Inko a fuggire dalla cucina e Eijirou a scattare nella sua direzione, con il proprio quirk attivato.
La sua pelle si indurì terribilmente, mentre chiudeva in una morsa, talmente stretta da essere quasi soffocante, il corpo del verdino che aveva cominciato a rilasciare in maniera incontrollata fulmini verdi e fruste nere.

Ognuno reagisce a modo proprio e in maniera incontrollata, nessuno poteva prevedere quale tipo di reazione sarebbe scaturita fuori.

"Iz.. uk...u...". L'Alpha rosso ringhiò a denti stretti, mentre stringeva il corpo del minore tra le braccia forti, sentendo il dolore del One for All che veniva rilasciato involontariamente, scalfendo la sua spessa corazza.

"Kac... Kacchan....". Un rantolo uscì fuori dalla gola di Izuku, che rimaneva immobile con lo sguardo perso nel vuoto, la braccia lasciate morte lungo i fianchi, in uno stato di trans talmente inquietante che avrebbe potuto far tremare le ossa anche ad All Might in persona.
Sembravano occhi senza vita, mentre dentro di sé c'era un uragano attivo. Aveva male ovunque, ogni suo organo faceva talmente male da farlo piegare, ma rimaneva comunque immobile, come se fosse un corpo vuoto, senz'anima.

"Oi, Deku! Che ne dici, andiamo al fiume?".

Mani intrecciate, odore di caramello e legna bruciata...

"Mi piace il tuo odore, nerd".

Occhi con le fiamme imprigionate al loro interno, e lo spirito di un vero Alpha che veniva rilasciato.

"Tch, non puoi niente contro di me".

Braccia forti, pronte a sorreggere il mondo intero.

"Io sarò il migliore".

"Kacchan...". Un mantra colpiva le orecchie del rosso, che sigillò gli occhi preso dal dolore interno. Poteva solo immaginare cosa stesse provando quel povero eroe...
Aver sofferto per così tanto tempo la scomparsa del suo amico, del suo... alpha.

"Dove... È...?". Iniziò a ringhiare, gonfiandosi sotto alle braccia del maggiore, che cercava di resistere a quel dolore che gli stava sprigionando addosso.
Le fruste lo avvolsero, legandosi alle braccia e al busto, iniziando a stringere la presa su quel corpo così massiccio.

"Dove è...?". Ripeté, non avendo ottenuto risposta, scrollandosi di dosso quell'abbraccio.
Le pupille occuparono l'intero spazio dell'iride, facendo svanire quel dolce verde che trasmetteva serenità, rendendo il suo sguardo nero ed oscuro.

"IN... INKO! PRENDI... PRENDI ERI!". Eijirou gridò, non staccando il contatto visivo dal verdino che non sembrava neppure più lui.

Con un verso animalesco, Izuku scaraventò il corpo del rosso addosso ad una delle credenze, piegando e spezzando le assi di legno e facendo crollare a terra delle pentole, dando vita ad un frastuono metallico.

"DOVE È KACCHAN?!". Ringhiò prepotentemente, facendo vacillare per un secondo lo sguardo rosso di Eijirou, che per un momento gli mancò il respiro dovuto al grosso colpo che aveva ricevuto.
Ma non poteva mollare... Doveva farlo riprendere, farlo tornare in sé.

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