Capitolo 15

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"K-Kacchan! L-lasciami!".

I rubini freddi lo osservarono, andando a creare un cipiglio sul volto del piccolo Katsuki.
Ma ormai piccoli non lo erano più, l'anno dopo avrebbero iniziato le medie, e stavano lasciandosi alle spalle la loro vita fanciullesca.

"Ti stai prendendo gioco di me, non è vero, ah?! Deku, rispondimi!".

"N-Non... So d-di cosa tu stia p-parlando!".

I canini pronunciati del biondo sbucarono fuori, mentre l'ira stava crescendo a dismisura, lasciando percepire l'odore di nitroglicerina che stava quasi soffocando Izuku talmente era intensa.
Era un bambino irascibile, ma con il verdino era sempre stato permissivo e docile, in maniera quasi ambigua per gli occhi esterni.

Eppure, dopo che Izuku aveva iniziato a maturare, con l'arrivo dei primi calori, sua madre lo aveva tenuto maggiormente sott'occhio, avendo visto qualche atteggiamento fin troppo succube da parte del verdino.
Non aveva mai provato a rifiutare alcun tipo di tenerezza tra i due, ma dovevano comprendere anche l'età troppo minima, e dovevano pensare anche al futuro.
Due bambini che sognavano la carriera da eroi, non potevano abbandonare tutto.

Quindi, la donna dai capelli verdi, si era presa la briga di non permettere più che si vedessero per conto loro, da soli.

Ed al biondino esplosivo, non andava proprio bene questa decisione a lui sconosciuta.

"Sei solamente un MerDeku, fifone e che non fa altro che piangere! Hai paura del confronto, ah?! Oppure ti senti superiore a me?!".

I grandi occhioni verdi di Izuku iniziarono a riempirsi di lacrime, mentre la mano che gli teneva il polso iniziò a scottare brutalmente.
Non era mai successo che Katsuki gli facesse male, ma dopo quel periodo di distacco la brutalità aveva preso il sopravvento.

L'Alpha che era in lui, la dominanza perennemente presente e altissima lo portava a reagire in malo modo, con cattiveria. Il pensiero che il suo Omega potesse scappare, gli faceva bollire il sangue nelle vene.

"K-Kacchan... F-Fa m-male!". Il più piccolo si liberò di scatto dalla sua presa, osservando come l'alone rosso iniziò a propagarsi, mostrando la pelle leggermente ustionata dal quirk del biondo.
I rubini osservarono quel segno, sentendosi quasi morire, ma il danno era fatto, e dannato il suo orgoglio... Non disse niente che potesse migliorare la situazione.

"Sei un inutile Omega... Non vedevi l'ora di liberarti di me, ah?! Tu non sei superiore a me, un quirkless... Una nullità. Vedi di non bloccarmi la strada, sei uno stupido sassolino...".

Da quando era bambino, il coraggio non gli era mai mancato. Nonostante la facilità con cui uscivano le lacrime dai suoi occhi, rimaneva con la testa alta, perché rincorreva con tutto sé stesso il grande sogno che aveva...

Ma in quel momento, era terrorizzato, mentre correva verso la sua stanza.

Avete presente i momenti di puro terrore? Quelli che gelano il sangue e graffiano le ossa?
Che sembra che tutto sia rallentato, ogni movimento, ogni respiro?

Lui stava correndo, ma il tempo sembrava non scorrere correttamente, mentre il respiro si era rarefatto nei suoi polmoni, e graffiava per uscire dalla sua gola.

Le due persone che avevano messo la luce nella sua vita, due opposti...
Due suoi amori.

Perché nonostante le vicissitudini, il passato, i ricordi, erano parte del suo cuore.

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