"M-ma..la tua lotta contro le autorità? Era l'unico motivo per cui ti sopportavo.." "La mia media,Levi. Pensi davvero che i voti elettorali cadano dal cielo?" E no,non sono fissata. "Beh,farai bene che ne trovi delle altre"conclude il prof con risolutezza.
Camminiamo silenziosi fino alla mia stanza. Il tema del progetto sono i rapporti umani.
"Ehm..cominciamo domani?"
"Certo,passo da te alle tre"
"Okay"
"..okay"
All'improvviso le mie scarpe sono diventate così interessanti..
"Mh..già"
"Eh sì!"
"Vabeh,vado"
"Sisi,ciao"
mi chiude la porta alle spalle e tiro un sospiro di sollievo,sarà una lunga collaborazione."Allora,io credo che potremmo organizzare il lavoro in letture e poi sistemarle in un cartellone o power point" propongo,spero non mi lasci concludere il lavoro da sola. Anche se verrebbe sinceramente meglio..
"Mh.." tiene una penna tra le labbra e ci soffia dentro,producendo un fastidioso rumorino,poi ogni tanto la mordicchia. Vorrei tanto prendergliela e spaccarla a metà ma mi trattengo,decisa a finire in fretta il progetto.
"Credo potremmo aggiungere anche esperienze personali,io almeno che il preside vorrebbe questo."
"In sostanza dovremmo scrivere che non ci sopportiamo?" ridacchio.
"Potrei scrivere che ti trovo noiosamente simpatica e vorrei accarezzarti con una motosega" roteo gli occhi e trattengo le risate per non dargli la soddisfazione.
"E io che vorrei baciarti con il mio pugno"
"Abbiamo forme diverse di affetto" ammette lui ridendo,mi unisco a lui.
Ah,stupido animo impulsivo. Ora si farà strane idee sul fatto che potrebbe entrare nelle mie grazie. Lecchino del cazzo,non ti risparmieró dalla prigione quel giorno solo perchè hai fatto qualche battuta carina.
"Fammi capire,hai un'allergia al gene maschile in generale o solo al mio?"
Mi irrigidisco,lui non sa nulla.
Ricomincio a scrivere evitando la sua domanda.
Lui sembra capire e non mi chiede più nulla.Oggi ci incontriamo in biblioteca.
Arriva due milkshacke e molte chiacchiere con la bibliotecaria dopo porgendomi una copia di 'Arcipelago Gulag' . Sorride.
"E questo cos'è?" domando stupita.
"Beh,mel'hanno regalato molto tempo fa e leggendo la trama profondamente storica ho pensato potrebbe piacere più a te che a me." Si gratta la nuca con la mano sinistra e poi mi accenna un sorriso . "È il mio libro preferito!" sorrido. "Grazie"dico,con una marcato accento russo. Lui ride."Credo sarebbe utile analizzare la testimonianza di una coppia che prima si odiava,così da vedere il progresso del sentimento nel rapporto tra due individui"
"Mh..mi piace sì"
"Perfetto,principessina" ridacchia stiracchiandosi.
Lo guardo sbattendo gli occhi e cercando di non piangere.
Mi tornano alla mente tantissimi ricordi e scoppio in lacrime scappando via,non prima di aver visto la sua faccia mortificata.
Arrivo sino in camera e sbatto la porta dietro le mie spalle. Mi butto sul letto e comincio a singhiozzare.
Principessina.
La voce di mio padre rieccheggia nella mia mente.
La sua voce dolce che poi si trasformó in demoniaca,in quella fatidica notte,non mi dava pace da anni.
"SASHA!"
Apre la porta affiancandosi a me e cercando il mio sguardo.
"Vattene!" singhiozzo.
"Non prima di sapere cos'hai"
"Perchè ti interessa?"mi asciugo le lacrime con la manica dell'uniforme.
"Perchè mi odi?" mi accarezza la guancia guardandomi.
La mia fermezza va in tilt,le parole mi si ingarbugliano e non emettere nulla che un debole belato.
"B-b-be-beh..."
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|La sottile linea tra amore e odio|
RomanceLei non era la classica ragazza. E lui non era il classico ragazzo. Erano così diversi dal resto del mondo che non potevano non innamorarsi. Erano matti,matti da legare. Lei dedicava la vita agli altri,senza sapere chi fosse. Lui la prendeva nel be...