Prologo.

451 21 3
                                    

Bip bip.
No,ti prego. Allungo la mano e la agito in giro per spegnere quell'oggetto demoniaco.
Bip bip.
Aaaaah non possono essere già le sette.
Bip bip.
Prendo il cuscino e lo sbatto sulla sveglia,che tace all'istante.
Mi ributto sul letto e fisso il soffitto,troppo stanca per capacitarmi del pandemonio incombente.
"SASHAAAAA"
"Ahh le mie orecchieee" mi butto sotto le coperte come se avessero appena avvisato di un prossimo bombardamento. "Lina ti prego lasciami altri cinque minuti" mugolo da sotto il cuscino. "Sasha tu non hai capito,tra cinque minuti devi essere lavata,vestita e seduta sul tuo banco in classe"
"Cosa?!" Mi alzo di colpo facendo cadere tutti i cuscini notando la sua faccia infastidita. "Non potevi dirlo prima scusa?!" La sento sbuffare prima di cominciare una frenetica lotta contro il tempo. In tre minuti mi sono lavata la faccia,ho domato i miei capelli,mi sono vestita e ho ingurgitato del latte quasi acido. Mi infilo un po' di libri in cartella e corro all'impazzata verso la classe. Niente male come prima mattina dell'anno. Mi siedo al primo banco e comincio a mettere in fila le penne. "Nessun cambiamento durante le vacanze neh Kroskij?" Levi. Levi Girard. Possibile che ogni parola che dica mi faccia venire voglia di prenderlo a pugni?
"Meglio,dato che ero già perfetta" spento.
"Già,una ragazzina montata che ambisce al parlamento ma che finirà per strada a chiedere la carità,chi non la vorrebbe"
Assottiglio gli occhi. Vuole giocare pesante? E pesante sia.
"Sempre meglio che essere uno stronzo con una lista infinita di scopate alle spalle"
"A beh-"
"Ragazzi" il professore ci divide evitandomi di spaccargli quel prezioso visino. Si siede sulla cattedra e sospira cominciando a spiegare.

|La sottile linea tra amore e odio|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora